Cilento Accuvato e la nuova vita di Ivan, da commercialista a guida escursionistica

Salerno, Campania – Nel cuore del Cilento, ad Albanella – l’etimologia del nome di questa città in provincia di Salerno deriva probabilmente dall’unione di Alba ed Ellas, ovvero “la greca alba” –, si è scritta una storia di coraggio e cambiamento. Protagonista indiscusso di questa vicenda è Ivan Agostino, un giovane cilentano che fino ad alcuni mesi fa conduceva la vita lavorativa di un normale commercialista.

Dietro la scrivania e i numeri si nascondeva una profonda insoddisfazione: «Sentivo che qualcosa mancava», ricorda Ivan ricordando quel periodo della sua vita. «Mi piaceva ciò che facevo, ma avevo l’impressione di vivere in una gabbia dorata, lontano dalle cose che contavano e contano davvero per me: la mia terra, la mia libertà e la storia». Cilento Accuvato nasce in quel momento, dalla passione per l’escursionismo sia in bici che a piedi e dalla voglia di scoprire, perché “dietro ogni angolo accuvato, che nel dialetto cilentano vuol dire nascosto, possiamo scoprire la bellezza”.

Ivan racconta di aver chiesto a sè stesso come immaginava il proprio futuro e se vedeva nel suo lavoro una persona soddisfatta; la risposta non ha tardato ad arrivare e ben presto è partito per il cammino di Santiago. «Il cammino non è stata solo una via di fuga dal lavoro, che non volevo più fare, ma anche l’occasione per riprendere a respirare. 45 giorni, 930 chilometri a piedi, di cui 830 in sandalo: l’esperienza più forte e bella di tutta la mia vita».

IL RICHIAMO DELLA TERRA E LA GENESI DI CILENTO ACCUVATO

«Di ritorno da Santiago io e Dario, un ragazzo conosciuto durante il cammino, siamo andati in Puglia nella masseria di Elena, una pellegrina con la quale abbiamo stretto amicizia. Mentre stavo facendo un’escursione in bici sono stato investito e durante la TAC, nel più completo silenzio, sono scoppiato a piangere e ho cominciato a pensare a cosa voleva fare Ivan da grande». Continuare a essere insoddisfatto, continuare a scappare o lottare per i propri sogni? «Ho chiuso lo studio, ho abbandonato la professione e ho proceduto alla cancellazione presso l’ordine dei commercialisti. Ero finalmente felice».

Seguire i propri sogni è un concetto che va ben oltre il semplice fare ciò che si desidera. Trovare un equilibrio tra ciò che si ama, ciò che si è capaci di fare e ciò che può dare un senso alla propria vita è la questione principale. Uscire dalla propria comfort zone, affrontare sfide e superare ostacoli, sebbene a volte sia difficile, favorisce la crescita personale e aiuta a costruire una vita pregna di significato, dove ogni passo è fatto con consapevolezza.

«La cessazione della mia attività lavorativa è stato un processo tanto lungo, quanto doloroso», racconta Ivan ripercorrendo un momento cruciale della sua vita. «Dopo anni di studio e lavoro incessante, avrei voluto chiudere in un battito di ciglia tutto ciò che avevo costruito ed ero stato, ma anche questo processo mi ha aiutato a capire quanto lenta sia la costruzione di sé».

Questo passaggio tanto necessario quanto impegnativo traghetta l’ex commercialista cilentano verso una nuova vita e una nuova attività che lo rispecchia perfettamente: «Cilento Accuvato è un progetto in continua mutazione proprio come lo sono io. Cilento Accuvato è il mio più grande alter ego: non un semplice progetto lavorativo, ma un vero e proprio disegno», spiega ancora Ivan.

PER CHI SOGNA DI CAMBIARE

«Dopo il lockdown da Covid, appena è stato possibile ho preso la mia mountain bike e sono andato nella all’Oasi Trentova Tresino; lì ho scattato e sotto consiglio di mia sorella Martina ho cominciato a pubblicare alcuni scatti. Da lì l’idea, anche grazie al sostegno di mio fratello Rocco, di fondare Cilento Accuvato», continua Ivan. Sfide, soddisfazioni, difficoltà, un progetto che non si limita alla semplice mansione di guida ambientale escursionistica in un territorio dove tutti si riempiono la bocca di chiacchiere. «Cilento Accuvato crede nel Cilento, crede nella sua purezza, nella sua semplicità, nella sua autenticità».

Lo sviluppo di un turismo sostenibile e le caratteristiche di questa regione la rendono particolarmente adatta a questo tipo di approccio. Ciò che rende il Cilento lento è la mancanza di investimenti nelle zone interne, nelle infrastrutture, nelle tradizioni locali, nell’educazione ambientale. «Il Cilento andrebbe rivalutato! Si dovrebbero finanziare maggiormente le attività per un turismo a 360°, non solo estivo e non solo fatto di villeggianti, ma di veri e propri pellegrini», continua Ivan.

La destagionalizzazione di cui tanti parlano ha bisogno di attività commerciali che credano in essa. «Il Cilento ha ancora tante aree da scoprire, ancora accuvate. Cilento Accuvato ha come obiettivo quello di far conoscere questa terra non solo dal punto di vista storico, enogastronomico e balneare, ma anche da quello naturalistico, con le sue baie e aree rurali dove non è insolito guardare il litorale stando a 2000 metri sul livello del mare».