Come si possono tradurre concetti e definizioni dell’arte contemporanea nella Lingua dei Segni? Il contributo di un dizionario dedicato
Come rendere l’arte contemporanea accessibile alle persone sorde è sempre stato un punto di dibattito nel panorama internazionale dell’eliminazione delle barriere architettoniche, sensoriali e cognitive nei musei e nelle istituzioni culturali. Un po’ per pigrizia delle stesse e un po’ per la difficoltà nel tradurre in lingua dei segni concetti astratti e simbolici come quelli trattati in queste forme d’arte. A provare a mettere una pezza alla problematica ci ha pensato il Castello di Rivoli, primo Museo d’Arte Contemporanea aperto in Italia, che lo scorso 18 dicembre ha festeggiato il suo 40° compleanno. Come? Con il Dizionario di Arte Contemporanea in Lingua dei Segni Italiana (LIS), presentato in passato anche a New York.
Cos’è il Dizionario di Arte Contemporanea in LIS
Il Dizionario di Arte Contemporanea in LIS è nato dalla collaborazione tra il Castello di Rivoli e l’Istituto dei Sordi di Torino ed è stato pubblicato nel 2010 dalla Umberto Allemandi edizioni con testi in italiano e in inglese: il libro è simbolicamente accompagnato dal sottotitolo “Il silenzio racconta l’arte”, dichiarazione di intenti delle due organizzazioni. Si tratta di un vero e proprio dizionario contenente molti concetti legati al mondo dell’arte contemporanea tradotti per la prima volta nella Lingua dei Segni Italiana: oltre alle definizioni scritte dei singoli termini, le pagine contengono infatti le immagini con la corretta e sequenziale articolazione dei segni. Questi ultimi sono stati creati appositamente e sono accompagnati dalla loro spiegazione scritta.
Com’è fatto il Dizionario di Arte Contemporanea in LIS
Il Dizionario di Arte Contemporanea in LIS è suddiviso in tre sezioni. In apertura, troviamo un dialogo sull’argomento tra le diverse personalità che hanno contribuito alla sua realizzazione: parliamo di Anna Somers Cocks del giornale “The Art Newspaper”, di Luciano Candela dell’Unione Ex Allievi Sordi, di Enrico Dolza dell’Istituto dei Sordi di Torino, di Brunella Manzardo ed Anna Pironti del Castello di Rivoli e della cultural advisor ed art project manager Catterina Seia.
In seguito è stato riassunto il percorso di ricerca, basato su principi di formazione continua e peer education. Partendo da un corso base di LIS, gli interlocutori hanno partecipato ad una serie di visite guidate sperimentali al Castello di Rivoli e non solo sull’arte contemporanea. Dopo un periodo intenso di incontri e interviste con un gruppo di persone sorde segnanti, il processo di creazione linguistica ha portato alla definizione della terminologia e dei relativi segni. Gli stessi sono stati poi documentati fotograficamente e pubblicati nella parte principale del Dizionario, contenente 80 concetti sull’arte contemporanea.
I concetti del Dizionario di Arte Contemporanea in LIS
I concetti contenuti nel Dizionario di Arte Contemporanea in LIS appartengono a diversi settori dell’arte contemporanea come correnti artistiche, tecniche e materiali utilizzati. Di seguito, proponiamo un breve estratto del volume con alcuni dei termini principali, corredati dalla loro articolazione in lingua dei segni italiana.
- Arte concettuale: il segno dapprima rappresenta in modo iconico l’attività intellettuale, la cui intensità è valorizzata dallo sguardo concentrato. Successivamente si inserisce il segno LIS ARTE che restringe il significato al solo dominio dell’arte;
- Astrattismo: le mani articolano inizialmente il segno LIS FORMA, a seguire la mano sinistra aprendosi individua un punto dello spazio davanti al segnante che rappresenta il piano del reale. Da qui parte la metafora visiva “sparire”, articolata dalla mano destra. Il suo movimento dal piano del reale verso la spalla suggerisce un piano altro dalla realtà;
- Carboncino: inizialmente il segno rappresenta con entrambe le mani in movimento un blocco piccolo e compatto di un materiale generico; si evolve quindi con la mano destra nell’articolazione del segno LIS NERO. La combinazione dei due segni indica convenzionalmente il carboncino;
- Cubismo: le due mani si incontrano a formare uno spigolo verso la spalla sinistra, si riaprono e si uniscono nuovamente sulla destra e lo stesso movimento viene ripetuto all’altezza del petto a destra. L’incontro e l’allontanamento delle mani rimanda alla frammentarietà dei volumi scomposti nei diversi punti di vista;
- Espressionismo: inizialmente le mani si muovono all’altezza del petto, alternandosi ad evocare un turbamento interiore. La mano destra successivamente sale verso la spalla a suggerire il percorso dall’interno all’esterno, ovvero l’interiorità che viene trasmessa e resa visibile (nell’opera). Lo sguardo segue questo percorso verso il visibile ed enfatizza l’emozione;
- Installazione: la mano sinistra chiusa identifica un corpo intorno a cui si definisce lo spazio, rappresentato dalla mano destra che articola il numerale tre. La rotazione della mano destra intorno alla sinistra evoca il rapporto tra l’oggetto e l’ambiente;
- Performance: la mano destra orientata verso il corpo segnante e in movimento identifica strettamente la sua persona con il protagonista della performance. A seguire, l’uso di entrambe le mani in movimento, da segnante verso l’esterno e viceversa, esprime l’interazione con un ipotetico pubblico;
- Pop art: il segno LIS DIFFONDERE si apre in avanti e verso l’esterno a dare l’idea di ampiezza della diffusione. Le mani successivamente si chiudono a rappresentare la lettera “P” dell’alfabeto manuale, contemporaneamente la bocca assume la configurazione “O”. Il segno va così letto con una triangolazione visiva. A POP po’ seguire il segno ARTE, già esistente nel lessico LIS.
- Video arte: il segno inizia con la rappresentazione di una superficie di videoproiezione, co le due mani che si allontanano. Mentre la mano sinistra rimane ferma nella posizione finale, la mano destra conclude l’articolazione con il segno LIS ARTE.
L’accessibilità del Castello di Rivoli
L’impegno per l’accessibilità del Castello di Rivoli va avanti da molti anni. Dal 2007, infatti, grazie al suo Dipartimento Educazione sono stati attivati diversi progetti in collaborazione con le associazioni che si occupano di persone con disabilità. In particolar modo, la sinergia con l’Istituto dei Sordi e con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino ha portato alla realizzazione di allestimenti accessibili sia per le collezioni permanenti che per le mostre temporanee, oltre alla realizzazione del Manifesto della Cultura Accessibile a Tutti. Per un ulteriore approfondimento su questi progetti, vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato.
I festeggiamenti per i primi 40 anni del Castello di Rivoli
La filosofia che guarda all’accessibilità per tutti e tutte del Museo di Arte Contemporanea è stata confermata anche durante i festeggiamenti per i primi 40 anni del Castello di Rivoli. Lo scorso 19 dicembre, infatti, si è svolta una suggestiva performance poetica di Nicola Della Maggiora utilizzando il “Visual Vernacular”, forma d’arte visuale della comunità sorda.
Il “Visual Vernacular”, teorizzato dall’attore teatrale sordo Bernard Bragg, utilizza la lingua dei segni ed altri elementi artistici come la poesia per raccontare storie in modo “cinematografico”: il performer, infatti, resta al centro della scena rappresentando attraverso segni, gesti ed espressioni facciali tutti i personaggi, le azioni e i punti di vista. In questo modo, lo spettatore risulta pienamente coinvolto nella narrazione, come se fosse al cinema. Per ulteriori approfondimenti sul Visual Vernacular, vi invitiamo a consultare questa pagina e questa.
Per info:
potete saperne di più sulle attività del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli visitando il sito ufficiale
Marco Berton
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