Si affacciano positive al giro di boa della seduta le Borse europee, che hanno recuperato le perdite della mattina. Gli acquisti sulle materie prime (+2% l’Eurostoxx di settore) controbilanciano la debolezza di retail e auto
Si affacciano positive al giro di boa della seduta le Borse europee, che hanno recuperato le perdite della mattina. Milano sale dello 0,3% con il Ftse Mib a 35.206 punti, Parigi avanza dello 0,34%, Londra dello 0,5% come Amsterdam, resta indietro Francoforte che si avvicina alla parità (-0,07%). Gli acquisti sulle materie prime (+2% l’Eurostoxx di settore) controbilanciano la debolezza di retail e auto, mentre gli investitori mantengono il focus sul tema delle politiche commerciali che adotterà la prossima amministrazione Usa (Donald Trump si insedia il 20 gennaio) e sulle banche centrali. Le minute della Fed alimentano le incertezze sulle prossime mosse, mentre il bollettino della Bce conferma il rallentamento dell’inflazione ma anche i rischi per la crescita. Sembra intanto allentarsi la tensione sull’obbligazionario sia negli Usa che in Europa, ma fa eccezione la Gran Bretagna dove prosegue il sell-off e con il rendimento del decennale che ha toccato il top dal 2008, il che ha spinto la sterlina ai minimi da 14 mesi contro il dollaro sotto quota 1,23. Lo spread BTp/Bund è in rialzo a 117 punti. Oggi, come noto, Wall Street sarà chiusa.
Wall Street chiusa per le commemorazioni del presidente Jimmy Carte, Borse europee in ordine sparso
Deboli anche le Borse europee, che confermano le incertezze
degli investitori già viste nella seduta asiatica. Arretrano Parigi (-0,27%) e
Francoforte (-0,18%), tengono Londra e Amsterdam sulla parità . Il mercato si interroga sulle prossime mosse delle banche centrali: ieri sono stati pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Fed, da cui è emerso il timore dei banchieri per un aumento dell’inflazione, nel 2025, dovuto alle politiche del prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Timori legati anche alle attese sul tema dazi, che ieri ha pesato sui mercati europei. Il quadro si mostra quindi incerto e oggi la seduta sarà priva di dati macro di rilievo e di Wall Street, chiusa in ricordo dell’ex presidente Jimmy Carter. Segnali di miglioramento sono arrivati, sul fronte macro, dalla Germania, con la produzione industriale a +1,5% e buone indicazioni dall’export.
Piazza Affari
Sull’azionario milanese, corre Prysmian (+4%) con le prospettive di crescita negli Stati Uniti. Si muovono in ordine sparso le banche con Mps che avanza dell’1,26% e Bper Banca che perde lo 0,57%. Maglia nera per St (-0,7%) in un quadro di debolezza del settore tech, mentre secondo indiscrezioni gli Usa avrebbero allo studio ulteriori restrizioni per l’export di chip per l’Ai. Fuori dal listino principale, Lottomatica perde il 3%, dopo il collocamento del 9,5% del capitale a sconto del 5,2% sul prezzo di chiusura di ieri. Qui i titoli in tempo reale.
Non si ferma la corsa del dollaro, petrolio e gas in calo
Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza e spinge nuovamente l’euro sotto quota 1,03 a 1,029 (da 1,034 ieri in chiusura). Poco mosso il dollaro/yen a 158,16, mentre la divisa unica incrocia quella giapponese a 162,85 (da 163,34). Scende del 2% a 93.200 il Bitcoin. Lieve calo per i prezzi del greggio, con la debolezza dell’economia cinese che pesa e con il calo delle scorte negli Usa che controbilancia. Il Wti è a 73,5 dollari (-0,10%) mentre il Brent scambia a 76,1 dollari (-0,09%). Scende dello 0,8% a 45,19 euro al MWh il prezzo del gas europeo ad Amsterdam.
Btp, rendimento in salita al 3,72% con lo spread Btp Bund a quota 118 punti
Partenza con ulteriore salita sopra quota 3,7% per il rendimento del
Btp decennale benchmark (riferimento) e in generale per i titoli
governativi dell’Eurozona. Il titolo italiano, che già ieri era passato da 3,63% a 3,68%, rende il 3,72% mentre il pari scadenza tedesco si porta al
2,54%. Il differenziale si allarga leggermente toccando i 117 punti dai 116
della chiusura precedente. I titoli sovrani, osservano gli analisti di Unicredit, sono rimasti sotto pressione nella seduta di mercoledì, pur in assegna
di un motivo scatenante, con il Bund che ha toccato i massimi di rendimento
dal luglio scorso a 2,55% e anche i BTp hanno parzialmente sofferto anche se
supportati dalla «domanda stellare» arrivata per i collocamenti dei
nuovi benchmark. Ieri le emissioni del BTp decennale e del BTp Green a 20 anni (le prime del 2025) si sono concluse con richieste complessive per 270 miliardi di euro e una emissione effettiva pari in totale a 18 miliardi. Qui l’aggiornamento in tempo reale.
Vendite in Asia: Tokyo perde circa l’1%
Le Borse asiatiche chiudono in calo dopo il dato sull’inflazione in Cina e gli ulteriori timori per la crescita economica. Sotto i riflettori restano le minacce di Donald Trump di una guerra commerciale, con l’imposizione di nuovi dazi. In flessione Tokyo (-0,94%). Debole Hong Kong (-0,05%) e Seul
(+0,03%), in flessione Shanghai (-0,45%) e Mumbai (-0,41%), sale Shenzhen
(+0,36%).
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