L’incidente nella ditta di famiglia. Oggi la veglia di preghiera, i funerale venerdì mattina
Nel suo lavoro era salito tante volte su macchinari di ogni tipo, fin dai tempi in cui era ragazzo e aiutava il padre nell’azienda di famiglia. L’ultima volta, mentre svolgeva una semplice operazione su un muletto, gli è stata fatale. Ed è morto sotto gli occhi terrorizzati del figlio.
Roberto Zanoletti aveva compiuto 56 anni proprio lunedì, viveva con la moglie Clara e aveva due figli, Cristiano (che lavorava appunto con lui) e Letizia. Era titolare dell’impresa di famiglia fondata nel 1967 dal padre Paolo, deceduto un anno fa, il 12 gennaio. La «Zanoletti selciatori» è specializzata nella realizzazione di pavimentazioni esterne in pietra e lavora in tutto il Nord Italia anche per le strade dei centri storici: nell’autunno di due anni fa si era occupata anche di rifare alcune vie di Clusone.
Impresario e sportivo
Roberto Zanoletti, padre di due figli, era molto conosciuto per l’azienda di cui era titolare, fondata dal padre
Ieri mattina intorno alle 11 l’imprenditore ha deciso di effettuare la pulizia esterna della parete vetrata che sovrasta l’ingresso dell’azienda, che si trova in via Albricci, una strada a fondo chiuso della zona industriale a ridosso della statale. Mentre il figlio si trovava con lui nel piazzale, ha posato sulle forche di un muletto uno dei tanti cestelli di legno che nell’azienda vengono utilizzati per immagazzinare il materiale e ci è salito imbracciando una idropulitrice. Il muletto lo ha poi sollevato fino a un’altezza di sei metri.
Quello che è successo a questo punto, mentre era in corso l’intervento sul lato sinistro dell’edificio, è al centro delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Clusone. L’imprenditore può avere perso l’equilibrio durante la manovra, può avere avuto un malore, oppure ha acceso l’idropulitrice mentre si trovava a una distanza troppo ravvicinata dalla finestra e il violento getto dell’acqua può avergli fatto perdere l’equilibrio. Ma chi si trovava nel piazzale lo ha visto cadere dal cestello, precipitando sulla pavimentazione del piazzale. I presenti hanno dato l’allarme al 118 ma i sanitari dell’ambulanza dei Volontari della Presolana non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.Â
Insieme ai carabinieri sono arrivati sul posto anche i tecnici della Sicurezza sul lavoro dell’Ats, ma i primi accertamenti sono stati complicati dal fatto che i testimoni dell’incidente si trovavano in stato di choc.
Una volta terminati gli accertamenti la salma è stata dissequestrata e intorno alle 17 è stata spostata nella chiesina di San Luigi che si trova a fianco della Basilica di Clusone e nella quale è stata allestita la camera ardente (era l’ultima chiesina rimasta libera perché in questi giorni in paese sono avvenuti diverse decessi di persone anziane). «Siamo tutti frastornati dalla notizia — commenta il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini — perché, proprio per la sua attività , la famiglia è da sempre molto nota in paese. Lui poi era uno molto buono, non l’ho mai sentito parlare male di qualcuno». Roberto Zanoletti era stato in passato tesserato con la squadra di sci di fondo del Corpo forestale e negli ultimi tempi era diventato un grande appassionato di cicloturismo.
Oggi alle 18 si svolgerà una veglia di preghiera nella chiesina, mentre il funerale sarà celebrato venerdì mattina alle 10 nella Basilica di Clusone.
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