Camera dei Deputati: sei ministri al Question time, Crosetto: “Nessun accordo con SpaceX”

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Sei ministri oggi al Question time alla Camera, tra cui Guido Crosetto che ha risposto a un’interrogazione di Avs su SpaceX. 

SpaceX, Crosetto: “Da governo e Difesa nessun accordo con società”

“Ricordo che la presidenza del Consiglio dei Ministri ha smentito che siano stati firmati accordi con il governo e la società Space X, anche la Difesa non ha approvato alcun accordo a riguardo”, ha detto Crosetto. “Le nostre forze armate sono spesso chiamate ad operare a tutela degli interessi nazionali, oggi più che mai, anche a grande distanza dall’Italia – ha aggiunto il ministro -, e non sempre in presenza di adeguati servizi o infrastrutture. L’anno appena concluso ha visto missioni dal Pacifico all’Africa Medioriente, ponendo in essere attività che richiedono comunicazioni affidabili, sicure, continue con connettività nonché servizi di posizionamento, e navigazione”. Il ministro Crosetto ha spiegato che “in ambito nazionale, a livello militare, detti servizi vengono erogati grazie a sistemi in orbita stazionaria che sono affidabili ma offrono una copertura geografica e banda limitata. Ne consegue che la Difesa è interessata, anzi obbligata forse, a integrare tale capacità con quelle fornite da satelliti in orbita bassa che offrono maggiore continuità di copertura, minor tempo di latenza. In merito l’autorità delegata per lo spazio ha dato mandato all’ASI di avviare uno studio teso a sviluppare tali servizi esplorando ogni possibile soluzione presente al mondo”.
 

Cecilia Sala, Tajani: “Orgoglioso del lavoro di squadra”

Sulla liberazione di Cecilia Sala “sono orgoglioso del grande lavoro di  squadra che ha portato a questo risultato. Il governo, a cominciare dal presidente del Consiglio, e dal sottosegretario Mantovano, la diplomazia, l’intelligence e il Parlamento che ho voluto coinvolgere fin dall’inizio, hanno tutti lavorato nella stessa direzione per portare a casa in tempi brevi la nostra connazionale”. Così il ministro  degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, durante il question time alla Camera dei deputati ha risposto a una interrogazione sulle iniziative in sede internazionale e Ue per la stabilizzazione politica e il rilancio economico  della Siria.

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Siria, Tajani: “Venerdì in missione a Damasco”

“Venerdì andrò a Damasco per incontrare le autorità siriane”, ha inoltre reso noto il ministro Tajani. “Annuncerò un primo pacchetto di interventi di cooperazione allo sviluppo”, ha detto. “Il governo è pronto a fare la sua parte per il processo di transizione che deve essere pacifica e inclusiva”, ha sottolineato.

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha risposto a una interrogazione sulla compatibilità del progetto di autonomia differenziata con il principio di equità nell’erogazione dei servizi sanitari sul territorio nazionale (Onori – AZ-PER-RE).

Autonomia, Calderoli: “Non mette a repentaglio l’unitarietà del diritto alla salute. Il coordinamento dei dati spetta esclusivamente allo Stato

“Non si vede come l’autonomia differenziata possa mettere a repentaglio la raccolta e gestione dei dati” relativi  alla tutela della salute nel nostro Paese “o l’unitarietà del diritto  alla tutela della salute, così come declinato attraverso i Lea”. Lo ha detto il ministro delle Regioni Roberto Calderoli al Question time  della Camera. “Al contrario, l’autonomia differenziata rappresenta un potenziamento  delle facoltà delle regioni di modulare la propria organizzazione dei servizi sanitari nel rispetto dei medesimi LEA che sono determinati a  livello statale, con l’obiettivo di una maggiore efficienza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie”, ha sottolineato  Calderoli. “Tutto ciò non toglie che il Governo e le Regioni siano impegnati per  il costante miglioramento complessivo del sistema sanitario, ivi compresa la raccolta dei dati, in modo da cogliere positivamente le sfide poste nel tempo da molteplici fattori, tra cui in primis demografia, tecnologia e finanza pubblica”, ha aggiunto il ministro. 

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha risposto a una interrogazione – rivolta alla ministra per la Famiglia – sulle iniziative in materia di educazione sessuale e affettiva, con particolare riferimento all’adeguatezza delle campagne di informazione (Ravetto – Lega); a una interrogazione – rivolta al ministro della Salute – sulle iniziative urgenti in merito al recente decreto ministeriale in materia di definizione delle tariffe relative all’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, con particolare riferimento all’impatto economico sulle strutture private accreditate (Faraone – IV-C-RE).

Scuola, Ciriani: “Aumento fondo diritti non a educazione sessuale”

I 500mila euro destinati al Fondo per la salute sessuale e riproduttiva non saranno utilizzati per introdurre l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Lo ha confermato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, durante il question time alla Camera che ha spiegato: nel corso dell’esame della legge di Bilancio “è stato approvato un emendamento, presentato da parlamentari di opposizione, che prevede un incremento di 500mila euro del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, per l’anno 2025, al fine di promuovere, nell’ambito dei piani triennali dell’offerta formativa, interventi educativi e corsi di informazione e prevenzione rivolti a studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, relativamente alle tematiche della salute sessuale e dell’educazione sessuale e affettiva”. “Nell’ambito della stessa Legge di bilancio – prosegue – è stato approvato da questa Assemblea un ordine del giorno che impegna il Governo a impiegare tali risorse per fornire moduli formativi rivolti agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, per aggiornare sui contenuti per interventi educativi e corsi di informazione e prevenzione, prioritariamente riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all’ambito della prevenzione delle infertilità. Ciò coerentemente sia con la disposizione approvata sia con le finalità del fondo che l’emendamento incrementa”. “Il Governo – aggiunge – si conformerà dunque alle deliberazioni parlamentari, certo di interpretare, attraverso un’attenzione specifica al tema dell’infertilità maschile e femminile, l’esigenza che l’emendamento rappresenta per incrementare l’informazione circa il tema della salute sessuale e riproduttiva. La somma stanziata non avrebbe del resto consentito iniziative a più ampio spettro, e la scelta dei proponenti dell’emendamento di attribuirla al fondo per le Pari Opportunità non consente, anche in ipotesi, attività dirette nelle scuole e interventi nell’organizzazione scolastica, di pertinenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito e delle relative voci di bilancio, alle quali la norma approvata non fa alcun riferimento”.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha risposto a una interrogazione sulle iniziative per contrastare il fenomeno dell’analfabetismo digitale, con particolare riferimento all’introduzione dell’insegnamento dell’informatica nelle scuole, anche attraverso l’utilizzo della piattaforma Syllabus (Lupi – NM(N-C-U-I)M-CP). 

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Scuola, Valditara: “Al centro azione Mim promozione del digitale”

“Al centro dell’azione del MIM vi è la promozione dello sviluppo dell’innovazione e la diffusione delle competenze digitali sia tra i docenti che tra il personale della scuola di primo e secondo ciclo di istruzione, che tra gli studenti di tutto il territorio nazionale”, ha detto Valditara. “In questa prospettiva si collocano le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che riconoscono  la cittadinanza digitale come parte integrante del curriculum formativo in linea con i cambiamenti sociali e tecnologici che stanno definendo il concetto stesso di cittadinanza – ha proseguito il ministro – il concetto di cittadinanza digitale non si limita all’uso corretto della tecnologia ma abbraccia un insieme di competenze cognitive, sociali ed etiche che consentono agli individui di partecipare attivamente e responsabilmente alla vita digitale”. “Non di meno il Ministero dell’Istruzione ha investito ingenti risorse nell’ambito del Pnrr per la formazione sulla didattica digitale e sullo sviluppo delle competenze digitali – ha spiegato ancora il ministro Valditara – oltre 800 milioni per la formazione digitale del personale scolastico per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti  e oltre 2 miliardi e 100 milioni di euro per la trasformazione delle aule didattiche in ambienti innovativi, in ambienti digitali. Per la formazione di docenti, e per la formazione di tutto il personale scolastico il Mim si è dotato di una specifica piattaforma denominata “Scuola Futura“, è stato creato un sistema di formazione continua per docenti e personale scolastico, attraverso la piattaforma, con percorsi formativi multipli sull’educazione digitale, le metodologie didattiche innovative, la formazione sul multilinguismo, e con un catalogo di offerta che ad oggi è pari ad oltre 60mila percorsi formativi destinati ad oltre 650mila docenti e personale scolastico”. “La piattaforma “Scuola futura” costituisce ad oggi la più grande piattaforma europea di e-learning per i docenti. Sono attualmente oltre un milione le iscrizioni ai percorsi formativi da parte dei docenti e del personale scolastico del sistema formativo nazionale italiano gestiti da questo sistema”, ha aggiunto il ministro. “Infine, al fine di promuovere l’alfabetizzazione e l’educazione digitale in tutta Italia – ha concluso – in particolare tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie, è in procinto di essere approvato in Senato il disegno di legge sull'”Istituzione della Giornata nazionale della cittadinanza digitale””.

 

Infine, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha risposto a interrogazioni sulle iniziative normative per prevedere la sospensione dei termini relativi ad adempimenti contributivi a carico dei liberi professionisti nei casi già previsti per gli adempimenti tributari (De Bertoldi – Misto); sui ritardi della pubblicazione dei dati relativi all’assegno di inclusione (Barzotti – M5S); sulla nomina del dottor Mario Pepe a presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Scotto – PD-IDP); sulle iniziative per consolidare l’aumento dell’occupazione, in particolare nel Mezzogiorno (Bignami -FDI).

Assegno di inclusione, Calderone: “Sui dati nessun ritardo, monitoraggio continuo”

L’assegno di inclusione (Adi) e il supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) sono stati “un importante cambio di rotta” rispetto alle misure previste in passato, ha detto il ministro Calderone. I due strumenti “stanno dimostrando la loro efficacia, si è inteso contrastare in modo diretto povertà, fragilità e marginalizzazione sociale mediante misure volte a fornire l’opportunità di un autonomo inserimento stabile nel mondo del lavoro, consentendo di creare e sviluppare un set di competenze funzionali a garantire la professionalità dei beneficiari”. In merito alle preoccupazioni circa il ritardo relativo alla pubblicazione dei dati sullo stato di attuazione del beneficio economico, Calderone ha chiarito che “non si tratta di ritardo, poiché i dati in questione emergono dal primo report dell’osservatorio dell’Inps dedicato a queste nuove prestazioni. Essendo l’Adi in vigore dal primo gennaio 2024, e pertanto in fase di prima attuazione, è assolutamente coerente con la necessità di implementare la misura e di costruire dashboard di monitoraggio avanzate”. L’attività di monitoraggio e attuazione dell’Adi è svolta in “maniera sistematica e continuativa” da parte del ministero, ha aggiunto Calderone, sottolineando che “la struttura competente del dicastero ha messo in atto un’apposita strategia di monitoraggio e contrasto alla povertà anche attraverso l’implementazione di specifiche dashboard”. I dati aggiornati, ha concluso il ministro del Lavoro, “sono già oggetto di monitoraggio e controllo. Entro la fine di gennaio saranno pubblicati i dati del secondo semestre 2024 e il riepilogo annuale”.



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