Intelligenza Artificiale e “dati aperti” per monitorare e proteggere il territorio

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Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha assunto un ruolo cruciale nel rafforzamento della sicurezza urbana. In Sicilia, diversi comuni hanno avviato progetti innovativi nel 2024, sfruttando l’IA per monitorare e proteggere il territorio.

 

Intelligenza Artificiale

Nonostante i progressi, l’implementazione dell’IA nei sistemi di sicurezza genera problematiche tecniche e legali significative. La protezione dei dati personali, la trasparenza degli algoritmi e la necessità di competenze specializzate sono le questioni cruciali che negli ultimi anni vengono dibattute.

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Come la necessità che le istituzioni locali, regionali e nazionali collaborino con università e centri di ricerca per formare professionisti qualificati e sviluppare soluzioni etiche e sostenibili.

Piano Triennale Transizione Digitale 2024-26

Inoltre, l’integrazione dell’IA nelle infrastrutture di sicurezza richiede investimenti significativi. La Regione Siciliana, attraverso il Piano Triennale della Transizione Digitale 2024-2026, ha stanziato fondi per supportare questi progetti, riconoscendo l’importanza della digitalizzazione per lo sviluppo economico e sociale dell’isola.

Progetti e iniziative che si pongono l’obiettivo non solo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche per rafforzare la posizione strategica dell’isola nel Mediterraneo, con rilevanti implicazioni geopolitiche.

 

 

 

I Progetti per la sicurezza nei Comuni siciliani con IA

 

Nel 2024, numerosi comuni siciliani hanno intrapreso un percorso di trasformazione digitale, implementando sistemi di sicurezza basati sull’intelligenza artificiale. Ecco alcuni dei progetti più significativi.

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Palermo: “Il Grande Fratello” per il monitoraggio della città

 

A Palermo, ad esempio, è stata inaugurata nel settembre 2023 una Control Room di Sicurezza presso il Comando di Polizia Municipale. Questo centro integra telecamere intelligenti e sensori per monitorare in tempo reale la città, migliorando la sicurezza pubblica e la gestione del traffico.

Il “Grande fratello” in azione a Palermo: dopo la sperimentazione permetterà di prevenire crimini

 

Il funzionamento 

 

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Control Room Palermo

La sala multimediale della polizia municipale, dotata di sistemi che permettono un approccio multilivello, è collegata con le centrali operative delle altre forze dell’ordine e interverrà sia sulla mobilità che su sicurezza e tutela dell’ambiente.

La piattaforma che la supporta è georeferenziata e web-based, consentendo agli operatori di monitorare e gestire una vasta gamma di servizi, dalla mobilità alla sicurezza, dai rifiuti al monitoraggio ambientale

Dalle immagini estrapolate, vengono fuori le informazioni più disparate, come le targhe dei veicoli, di cui possono essere tracciati i tragitti, l’abbandono di rifiuti, andando a ritroso per capirne la provenienza, oppure bloccare sul nascere incendi colposi o dolosi.

Control Room Palermo

Il sistema si basa su una rete di sensori e tecnologie AI per raccogliere, elaborare e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale.

Questi dati provengono da mappe tematiche, telecamere, spire virtuali, sensori distribuiti per il territorio e archivi georeferenziati. Il cuore del sistema è rappresentato dagli algoritmi di intelligenza artificiale, che permettono di rilevare automaticamente eventi anomali e attivare le procedure di intervento.

 

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Sicurezza e pianificazione urbana: un cambio di paradigma per la gestione della città 

 

Ogni segnalazione che arriva alla Control Room genera un fascicolo digitale che raccoglie tutte le informazioni necessarie per intervenire sull’evento in questione.

Questo dossier viene condiviso con gli operatori sul campo, consentendo di elaborare strategie di intervento in maniera più rapida ed efficiente.

La Control Room di Palermo non si limita alla gestione operativa degli eventi quotidiani, ma rappresenta anche uno strumento strategico per la pianificazione urbana.

Grazie all’analisi dei dati e all’uso di cruscotti direzionali integrati, la piattaforma supporta le decisioni della pubblica amministrazione, offrendo una visione complessiva dello stato di salute della città e aiutando a pianificare interventi a lungo termine.

 

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Catania: il Progetto SECESTA-VIASAFE

 

Anche la Città Metropolitana di Catania ha puntato sull’innovazione sociale e tecnologica, per migliorare la qualità della vita dei catanesi e la competitività sul territorio siciliano.

A Catania è stato sviluppato il progetto SECESTA-VIASAFE realizzato grazie a un finanziamento di 350.000 euro provenienti dal Programma Operativo FESR Sicilia 2014/2020. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Osservatorio Etneo, ha svolto un ruolo centrale nella progettazione e implementazione delle soluzioni tecnologiche.

 

 

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Iniziato nel 2018, con l’obiettivo di ottimizzare e validare le soluzioni tecnologiche sviluppate, nonché di implementare le applicazioni sul territorio etneo, in particolare per la gestione della ricaduta di cenere vulcanica e la sicurezza della mobilità.

 

Un Impatto Concreto sulla Mobilità e sulla Sicurezza

 

Un progetto che mira all’ottimizzazione e validazione di una rete di sensori per il monitoraggio della caduta di cenere vulcanica dall’Etna, interessando sia le aree urbane che suburbane.

Cenere Etna

La collaborazione con una ditta specializzata nel trattamento di rifiuti speciali ha permesso di elaborare un protocollo per il riciclo delle ceneri vulcaniche. Questo sistema innovativo, oltre a ridurre significativamente i costi di gestione, offre un’opportunità per trasformare un problema ambientale in una risorsa.

Il progetto ha già prodotto risultati tangibili. Sono stati realizzati prototipi e nodi sensoriali ingegnerizzati per monitorare il fenomeno della ricaduta di cenere.

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Questi strumenti consentono di raccogliere dati precisi sulle caratteristiche della cenere vulcanica, come volume e tipologia del materiale depositato.

Tali informazioni vengono integrate con modelli predittivi per anticipare l’entità e l’area di ricaduta durante le eruzioni.

 

 

Etna

Un risultato particolarmente rilevante è rappresentato dall’installazione di una rete di sensori nella parte meridionale dell’Etna, progettata per garantire l’operatività dell’aeroporto di Catania e la sicurezza delle arterie stradali strategiche.

Grazie a questa rete, i messaggi di allerta generati automaticamente vengono trasmessi agli enti gestori delle infrastrutture, permettendo una gestione rapida e mirata delle emergenze.

 

 

Il sistema utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti, individuare condizioni anomale e prevenire situazioni di pericolo.

 

Un’App al Servizio della Comunità

 

L’app per smartphone sviluppata nell’ambito del progetto rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa semplificare la vita dei cittadini.

Tramite l’applicazione, gli utenti possono ricevere aggiornamenti sulla viabilità e segnalazioni in tempo reale riguardo alla ricaduta di cenere.

Inoltre, l’app consente alle autorità di coordinare meglio le operazioni di pulizia e manutenzione delle strade.

 

 

Un Modello per il Futuro della Mobilità Sostenibile

 

Il progetto SECESTA-VIASAFE non è solo una risposta alle esigenze del presente, ma anche una visione per il futuro. La combinazione di tecnologie avanzate, collaborazione istituzionale e sensibilità ambientale offre un modello replicabile in altri contesti caratterizzati da fenomeni naturali estremi.

In un territorio unico come quello etneo, dove la natura e le attività umane convivono in un delicato equilibrio, SECESTA-VIASAFE rappresenta un esempio virtuoso di come la tecnologia possa essere messa al servizio della comunità. La gestione della cenere vulcanica non è solo una questione di sicurezza, ma anche di sostenibilità e innovazione.

Progetti come questo dimostrano che la Sicilia può essere un laboratorio a cielo aperto per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate, con un impatto positivo su scala locale e globale.

 

 

Il progetto FAST -Piccoli Comuni di Formez PA per i Comuni della Sicilia

 

Il progetto “FAST Piccoli Comuni” (Fornire Affiancamento e Supporto per la Transizione digitale e amministrativa dei Piccoli Comuni), promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica e realizzato da Formez PA, mira a supportare i comuni italiani con meno di 5.000 abitanti nel processo di digitalizzazione e innovazione amministrativa.

 

Comuni Partecipanti e Ambiti di Intervento

Nella sua fase iniziale, il progetto ha coinvolto 285 piccoli comuni selezionati attraverso una manifestazione di interesse.

 

Il progetto si articola in diversi ambiti, tra cui:

Ambito A: Supporto alla transizione digitale, con l’obiettivo di implementare progetti e soluzioni digitali nei comuni partecipanti.

Ambito C: Miglioramento delle attività amministrative mediante l’introduzione di tecnologie informatiche, inclusa l’intelligenza artificiale.

 

In Sicilia, 12 sono i Comuni hanno aderito al progetto nell’Ambito C: Alimena, Bivona, Cesarò, Comitini, Floresta, Francavilla di Sicilia, Gallodoro, Graniti, Marianopoli, Mineo, Montevago e Torrenova.

I comuni partecipanti hanno avviato l’implementazione di microprogetti focalizzati su:

Gestione documentale: Digitalizzazione dei processi di gestione dei documenti per aumentare l’efficienza amministrativa.

Servizi al cittadino: Introduzione di chatbot e assistenti virtuali per facilitare l’accesso ai servizi comunali.

Formazione del personale: Programmi di aggiornamento per i dipendenti comunali sulle nuove tecnologie e sull’uso dell’intelligenza artificiale.

L’obiettivo è velocizzare la burocrazia e facilitare la transizione digitale, guidando i funzionari nella compilazione di moduli, richieste o atti amministrativi.

L’intelligenza artificiale offre un terreno ricco di opportunità per la pubblica amministrazione: promette di inaugurare un cambiamento epocale nelle modalità di interazione fra la PA e i cittadini, migliorare l’efficienza operativa con risposte sempre più rapide e precise, semplificare le procedure burocratiche suggerendo soluzioni innovative.

 

Giovanni Anastasi – Formez

Il Presidente del FormezGiovanni Anastasi, nel corso di un intervento in un convegno sul ruolo e gli impatti dell’AI nella PA italiana, organizzato da Ambrosetti Salesforce, che si si è svolto a ottobre 2024 a  Roma alla presentazione dei principali risultati emersi dal confronto del gruppo di lavoro sul ruolo e gli impatti dell’Intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione italiana ha descritto la situazione attuale affermando che “le tecnologie legate all’AI hanno ulteriormente abbassato la barriera di ingresso di natura tecnologica: la conoscenza dei processi e delle organizzazioni fa la differenza, così come l’approccio multidisciplinare. E’ necessario agire in ottica prospettica e con un diffuso coinvolgimento delle risorse, al fine di generare un valore pubblico inclusivo e sostenibile”.

Un esempio dell’uso della tecnologia applicata per facilitare la gestione amministrativa è il progetto Formez ‘Fast piccoli comuni’ ha sottolineato ancora Anastasi – tramite il quale è stata realizzata una piattaforma basata sull’Intelligenza artificiale per aiutare i Comuni nella redazione degli atti amministrativi”.

Anastasi ha aggiunto che “una delle priorità del Formez è, inoltre, contribuire a realizzare patrimonio comune di quanto si sta realizzando e si realizzerà al fine di migliorare il rapporto tra costo e beneficio delle soluzioni innovative, facilitando la condivisione di assets e opportunità tra soggetti pubblici e, di conseguenza, il percorso trasformativo in atto”.

Durante il convegno si è parlato delle criticità dell’applicazione delle nuove tecnologie e, in particolare, dell’Intelligenza artificiale. Si è poso l’accento soprattutto sull’importanza della comunicazione fra le varie Pubbliche amministrazioni, in modo che possano crescere e stare al passo con i tempi con la stessa velocità.

La  “IA” come opportunità di alfabetizzazione del sistema e necessità di una visione delle amministrazioni. Ma anche come opportunità per nuove figure professionali che stanno emergendo e che emergeranno in futuro e sulle grandi possibilità lavorative che si prospettano per le nuove generazioni.

Il progetto FAST – Piccoli Comuni è a valere sul PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e mira a fornire affiancamento e supporto per la transizione digitale e amministrativa dei Piccoli Comuni. FAST è promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica e gestito da Formez, si rivolge a 285 piccoli Comuni selezionati con una Manifestazione di interesse.

 

 

Il progetto FAST con l’azione dell’ambito A, supporta e accompagna i Comuni con meno di 5000 abitanti nel processo di innovazione e trasformazione digitale, in linea con quanto indicato nel PNRR, nel Piano “Italia digitale 2026” e nel Piano Triennale per l’informatica.

Il progetto, al 30/04/2024, ha raggiunto oltre il 40% dei Comuni target e ora che le task force sono ormai operative e consolidate proseguono le attività sul territorio.

  • 122 Comuni coinvolti
  • 113 Assessment digitali realizzati
  • 136 Piani di lavoro approvati
  • 148 Microprogetti avviati
  • 78 Microprogetti conclusi

 

“Privacy Tour 2024”: campagna di sensibilizzazione sulla protezione dei dati e l’uso consapevole delle tecnologie

 

L’11 e 12 aprile 2024, Messina e Catania hanno ospitato la prima e la quinta tappa del “Privacy Tour 2024”, un’iniziativa organizzata dal Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, per portare i temi del valore dei dati, dell’educazione al digitale e all’uso consapevole delle nuove applicazioni tecnologiche a cominciare dall’intelligenza artificiale, nei centri più piccoli e al Sud.

 

Privacy Tour 2024

 

Il progetto che vanta numerosi soggetti pubblici e privati fra gli aderenti, è un evento divulgativo itinerante

L’idea è partita dal lancio del “Manifesto di Pietrarsa” con cui il Garante si è posto l’obiettivo di educare  5 milioni di bambini ad essere consapevoli del valore dei loro dati.

Pasquale Stanzione

All’evento di lancio del “Privacy Tour” il Collegio del Garante ha organizzato per la prima volta nella sua storia una adunanza plenaria al di fuori della sede di piazza Venezia a Roma.

Le tappe in giro per l’Italia coinvolgono rappresentanti istituzionali, accademici, imprese, giornalisti ed esperti che si sono confrontati su privacy e sicurezza nel mondo digitale, con particolare attenzione all’uso dell’IA nei sistemi di sicurezza urbana.

 

privacyIl progetto e le tappe del simbolico “pulmino” lanciato dal Garante mirano a promuovere attività ed eventi nei piccoli comuni e nel Sud, dove le persone potrebbero avere avuto meno possibilità di confrontarsi sui temi della privacy.

L’obiettivo è quello di scongiurare il rischio di nuovi “divide” culturali tra chi conosce opportunità e rischi della società digitale e sa come difendersi, e chi queste conoscenze non le possiede.

 

Data-Highway: dati “aperti” strategici per il settore turistico e culturale siciliano

 

Il progetto Data-Highway, è finanziato dal POC Sicilia 2014-2020, punta a trasformare i dati aperti in una risorsa strategica per la Sicilia.

Il progetto Data-Highway è promosso dall’Assessorato regionale dell’Economia, con l’obiettivo di valorizzare i dati aperti per potenziare il settore turistico e culturale siciliano.

 

Data-Highway

Il progetto ha l’obiettivo di produrre valore nella filiera del Turismo e dei Beni Culturali in Sicilia in modo tangibile e sostenibile grazie all’uso degli Open Data, contribuendo all’aumento della competitività delle imprese coinvolgendole nel processo di creazione e uso della conoscenza.

Lo scopo tecnologico del progetto è quello di sviluppare, validare, dimostrare in ambito industriale e promuovere il pilota di un’infrastruttura permanente a scala regionale per la creazione, l’accesso, la condivisione ed il riuso di Open Data FAIR, cioè trovabili, accessibili, interoperabili e riusabili, e a “5 stelle”, cioè arricchiti semanticamente in ossequio al paradigma dei Linked Data e “federati” con altri Linked Open Data già disponibili nel resto del nostro Paese e a livello Europeo.

L’infrastruttura consisterà in una federazione di archivi digitali multi-disciplinari arricchiti secondo le specifiche del web semantico ed osservanti il paradigma dei cosiddetti Linked Data e dei servizi software per l’analisi degli Open Data generati dal progetto e/o necessari alle implementazioni dei casi d’uso validanti.

La piattaforma sviluppata utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare e strutturare enormi quantità di dati, facilitando la creazione di soluzioni innovative che stimolano la crescita delle imprese locali. I dati aperti vengono utilizzati per ottimizzare l’accesso alle informazioni turistiche e culturali, rendendo più competitiva la regione.

L’uso dell’IA consente di creare servizi personalizzati e predittivi per turisti e aziende locali, migliorando l’efficienza e la sostenibilità delle risorse.

 

 

2089_opendata701L’infrastruttura è mirata a rendere la Sicilia più accessibile e dinamica, migliorando i servizi e favorendo l’interazione tra pubblico e privato. Questo stimolerà la crescita economica e sociale della regione, offrendo un accesso strutturato e affidabile ai dati relativi alla Sicilia.

 

Il progetto è finanziato con 3,47 milioni di euro dal Programma Operativo 2014-2020 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) della Regione Siciliana, nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC Sicilia) 2014-2020 – Asse 1 “Sostenere la competitività e la trasformazione digitale sostenibile, e innovativa” Azione 1.1.1 “Investimenti qualificati per lo sviluppo e il potenziamento della capacità di ricerca e innovazione” – Completamento graduatoria Azione 1.1.5 del PO FESR Sicilia 2014/2020, ha come obiettivo di rafforzare l’attrattività turistica, migliorare l’esperienza del visitatore e promuovere la Sicilia a livello internazionale.

 

Altri progetti siciliani

 

Siracusa: Il progetto Smart City e Smart Mobility punta a ottimizzare il traffico urbano e ridurre l’inquinamento grazie all’uso di sensori intelligenti e tecnologie per la gestione ecologica dei trasporti.

Caltanissetta e Gela: Sono stati sottoscritti Patti per l’attuazione della sicurezza urbana, che prevedono l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree maggiormente connotate da degrado e illegalità, utilizzando tecnologie avanzate per il monitoraggio del territorio.

 

Importanza dell’IA in chiave geopolitica nel Mediterraneo

 

Un capitolo a parte merita la posizione strategica della Sicilia al centro del Mediterraneo conferisce all’isola un ruolo cruciale nelle dinamiche geopolitiche regionali in termini di innovazione e nuove tecnologie per la sicurezza.

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L’implementazione di tecnologie avanzate, come l’IA, nelle infrastrutture di sicurezza rafforza la capacità della Sicilia di monitorare e gestire flussi migratori, traffici illeciti e altre minacce transnazionali.

Inoltre, l’isola ospita basi militari e stazioni di ascolto che, grazie all’IA, possono migliorare le operazioni di sorveglianza e difesa.

 

Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Oggi riveste un’importanza cruciale il collaborare e adottare una strategia multidisciplinare per affrontare le complessità legate alla cybersicurezza e all’intelligenza artificiale verso una maggiore salvaguardia del Mediterraneo allargato.

Questi campi, fondamentali per l’avanzamento tecnologico, rappresentano anche fonti di rischi emergenti e sottolineano la necessità di creare infrastrutture digitali robuste, capaci di proteggere efficacemente sia i cittadini che le infrastrutture vitali in Sicilia.

 

 

Altre innovazioni nell’uso dell’IA diventate strategiche e urgenti a livello geopolitico sono quelle per incorporare tecnologie avanzate nelle politiche climatiche nel Mediterraneo.

Questi strumenti avanzati offrono una visione più chiara di quando e dove si verificheranno gli impatti del cambiamento climatico, gettando le basi per la pianificazione adattiva e l’attuazione delle misure di mitigazione.

 

startupL’adozione di sistemi di IA per la sicurezza contribuisce anche alla sovranità digitale dell’Italia e dell’Europa.

Con l’aumento del traffico dati globale che transita attraverso il Mediterraneo, la Sicilia può diventare un hub tecnologico strategico, garantendo la resilienza e la sicurezza delle reti di comunicazione.

 

 

Ma già da ora un dato finale è chiaro: è proprio sulle nuove tecnologie e sul ruolo dell’intelligenza artificiale che si sta emergendo all’orizzonte un “nuovo ordine mondiale” nei prossimi anni e, in cui l’Italia e la Sicilia, non possono e non devono restare indietro.



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