L’Ecosistema Nord-Ovest dei semiconduttori passo strategico per il futuro del settore | Regione Piemonte | Piemonteinforma


Il rafforzamento dell’industria dei semiconduttori, la garanzia di una fornitura energetica sostenibile e il potenziamento delle nostre capacità richiedono un impegno comune. Siamo convinti che investire in tecnologia e risorse umane sia la strada giusta per garantire una crescita solida e duratura”.

“Continuiamo a collaborare consapevoli che su settori strategici come semiconduttori e microelettronica la nostra leadership in futuro dipenderà anche dall’essere in grado di complementarci tra cluster e filiere regionali e fare squadra istituzionale – ha sostenuto l’assessore Guidesi – Oggi il settore non è in una contingenza positiva, ma proprio per questo è il momento di mettere le basi per un futuro strategico”.

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Il consigliere delegato Piano ha sottolineato che “la microelettronica non è soltanto una tecnologia abilitante, ma una leva di sviluppo economico che, come macroregione, abbiamo il dovere di rafforzare in un’ottica di filiera per ridurre la dipendenza dai mercati asiatici e americani . L’obiettivo è quello di far squadra tra istituzioni, imprese e centri di ricerca per creare una catena virtuosa che possa fornirci un vantaggio in termini di competenze”.

Le priorità: competenze, investimenti e politiche pubbliche

L’evento di Torino è diventato così un’occasione per discutere le soluzioni concrete a queste sfide. Sono infatti stati affrontati temi cruciali come la formazione delle risorse umane, l’innovazione tecnologica e il supporto pubblico necessario per stimolare gli investimenti nel settore. Le aziende hanno sottolineato la necessità di formare tecnici di produzione, ingegneri hardware e software, e la richiesta di incentivi per agevolare l’accesso a risorse economiche destinate a progetti di ricerca e sviluppo. La presenza di aziende internazionali ha dimostrato che l’interesse verso il Nord-Ovest Italia non è solo nazionale, ma globale.

La filiera dei semiconduttori del Nord-Ovest

Complessivamente, è composta da oltre 1.200 imprese: 534 in Piemonte, 622 in Lombardia, 69 in Liguria.

Piemonte 534 imprese mappate: 181 in scope (7 Grandi Imprese, 19 Medie Imprese e 155 Piccole Imprese); Valore della produzione: circa 1,7 miliardi di euro (24,3% del mercato totale); Imprese distribuite principalmente a Torino (133) e Novara (17), seguono Cuneo, Alessandria, Vercelli, Biella, Asti, Verbano Cusio Ossola; focus industriale su general equipment, hardware, general tools; ricerca concentrata su materiali, processi produttivi, sensori, ottica e sistemi embedded; centri principali PoliTo, UniTo, INRIM, INFN Torino, Fondazione Links, Università Piemonte Orientale. Più di 300 ricercatori coinvolti.

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Lombardia 622 imprese mappate: 146 core (48 grandi player, 49 PMI, 49 startup), 426 fornitori upstream, 50 attori downstream, collaborazioni con 81 centri (PoliMi, UniPv tra i più attivi), 61,9% delle imprese in provincia di Milano.

Liguria 69 imprese mappate: 45 sedi attive, 60 unità locali, 306 addetti; attori principali: Istituto SPIN del CNR, Il Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova, la sezione (locale) dell’INFN, ASG Superconductors; fabbricazione componenti elettronici; commercio all’ingrosso di componenti elettronici; 24 sedi attive, 37 unità locali, 54 addetti; Genova come polo principale.

Un sistema in evoluzione

In preparazione al convegno, è stata condotta una consultazione che ha coinvolto un centinaio di aziende del settore, distribuite tra Piemonte, Liguria e Lombardia.

I risultati hanno evidenziato un interesse diffuso per lo sviluppo dell’ecosistema regionale, confermando la presenza di un tessuto imprenditoriale variegato: dalle microimprese con meno di 10 dipendenti a realtà consolidate con centinaia di lavoratori, e un fatturato annuo che varia da alcune centinaia di migliaia a decine di milioni di euro.

Le aziende operano in diversi segmenti della filiera, dall’assemblaggio e packaging di chip, all’automazione industriale, alla progettazione di circuiti e sistemi elettronici, fino alla produzione di dispositivi semiconduttori, come quelli di potenza. Le collaborazioni sono un elemento chiave di questo ecosistema: circa il 64% delle aziende intervistate ha già instaurato partnership attive con altre imprese o centri di ricerca, operando a livello regionale, nazionale, europeo o internazionale. Queste sinergie rappresentano un vantaggio competitivo fondamentale in un settore che richiede innovazione continua e capacità di risposta rapida alle trasformazioni tecnologiche.

Fabbisogno di competenze e importanza della formazione

Uno dei temi centrali emersi dalla consultazione riguarda il fabbisogno di nuove competenze. La maggior parte delle aziende ha evidenziato la necessità di rafforzare il proprio organico e investire in attività formative, in particolare per tecnici di produzione, ingegneri hardware e software. Inoltre, il 40% degli intervistati ha segnalato la necessità di potenziare le funzioni di supporto, come amministrazione e marketing, attraverso nuove assunzioni.

La formazione è quindi vista come una leva imprescindibile per colmare il gap tra le competenze attuali e quelle richieste dal mercato in rapida evoluzione. Il Piemonte, in qualità di presidente dell’Esra, sarà al centro di questo processo, confermandosi capofila del cambiamento – pronto a guidare la trasformazione del settore in Europa e a mettere in luce le eccellenze locali e a lavorare per garantire che le esigenze delle imprese siano ascoltate e che l’Europa possa mettere a disposizione le risorse necessarie per sostenere il settore. La raccolta delle proposte costituirà un prezioso strumento per orientare le decisioni a livello europeo e per garantire che le risorse vengano investite nelle aree di maggiore necessità, trasformando il Nord-Ovest in un hub di innovazione e competitività. Le aziende sottolineano l’urgenza di implementare corsi di specializzazione e programmi di aggiornamento, coinvolgendo scuole, università e centri di ricerca, per garantire che il capitale umano sia adeguatamente preparato ad affrontare le sfide tecnologiche future. Questo investimento nelle persone, oltre a rafforzare la competitività del settore, contribuirà a rendere il nostro sistema produttivo sempre più autonomo e capace di competere a livello globale.

Il ruolo degli incentivi pubblici

Il settore dei semiconduttori, definito da molti come il “petrolio del futuro”, richiede investimenti importanti per mantenersi al passo con l’innovazione tecnologica.

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Dalla consultazione è emerso che circa il 40% delle imprese è pronta a compiere investimenti strategici per l’acquisizione di nuove tecnologie, l’espansione della capacità produttiva e lo sviluppo di progetti di ricerca in soluzioni di automazione e testing avanzato, mentre il 60% non prevede investimenti immediati, evidenziando così la necessità di un supporto pubblico mirato. Le aziende richiedono fondi, incentivi e prestiti a condizioni favorevoli, nonché agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche, per potenziare gli impianti e sostenere l’innovazione. Il supporto pubblico, inoltre, è considerato essenziale per favorire il networking e lo sviluppo di partnership strategiche, che possano creare sinergie e facilitare l’accesso a infrastrutture tecnologiche e strumenti abilitanti, come laboratori condivisi e centri di prototipazione.

Un ecosistema che guarda all’Europa

Il Piemonte, in qualità di presidente dell’Esra (Alleanza europea dei semiconduttori), sarà al centro di questo processo, confermandosi capofila del cambiamento, pronto a guidare la trasformazione del settore in Europa e a mettere in luce le eccellenze locali e a lavorare per garantire che le esigenze delle imprese siano ascoltate e che l’Europa possa mettere a disposizione le risorse necessarie per sostenere il settore.

La raccolta delle proposte costituirà un prezioso strumento per orientare le decisioni a livello europeo e per garantire che le risorse vengano investite nelle aree di maggiore necessità, trasformando il Nord-Ovest in un hub di innovazione e competitività.



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