Scadenze fiscali di gennaio 2025: quali sono?

Con l’inizio del nuovo anno è fondamentale organizzare gli impegni fiscali. Gennaio segna l’inizio di importanti scadenze fiscali da non trascurare: nel presente articolo analizzeremo le principali date da ricordare per assicurarsi di essere in regola con i pagamenti previsti per questo primo mese dell’anno.

In questo articolo scoprirai:

Quali sono le date delle scadenze fiscali di gennaio 2025?

Vediamo subito quali sono le date più importanti del calendario delle scadenze fiscali di gennaio 2025 secondo lo scadenziario ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. La tabella che segue riporterà nel dettaglio gli adempimenti fiscali necessari, al fine di consentire a tutti i contribuenti di pianificare le scadenze del prossimo mese:

13 gennaio

Entro il 13 gennaio è necessario inviare la comunicazione agli uffici delle Amministrazioni dello Stato che effettuano il conguaglio, ai sensi dell’art. 29, comma 2, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, riportando le somme corrisposte, l’importo dei contributi e le ritenute effettuate.

15 gennaio

Il 15 gennaio sono previste altre scadenze importanti, tra cui la comunicazione al pensionato riguardo l’accoglimento o il rifiuto della richiesta di pagamento rateale del canone TV. Inoltre, si deve provvedere alla comunicazione da parte dei sostituti d’imposta dell’intenzione di prestare assistenza fiscale.

16 gennaio

Entro questo giorno i condomini, in qualità di sostituti d’imposta, devono versare tramite modello F24 telematico le ritenute effettuate sui corrispettivi pagati nel mese precedente per contratti di appalto, opere o servizi legati all’attività d’impresa.

Anche i soggetti che operano nel settore dell’intermediazione immobiliare o gestiscono portali telematici per locazioni brevi sono tenuti a versare la ritenuta del 21% sui canoni o corrispettivi incassati o pagati nel mese precedente.

Infine, sempre il 16 gennaio, scade il termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi per i titolari di partita IVA che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170mila euro e hanno beneficiato della proroga.

20 gennaio

Le scadenze fiscali di questo giorno includono la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi al canone TV. Questi ultimi devono essere inviati per quanto riguarda l’addebito, l’accredito, la riscossione e il riversamento nel mese precedente.

Entro la stessa data, gli enti pensionistici e gli enti pubblici devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati anagrafici dei soggetti per i quali è stato predisposto il pagamento rateale del canone TV. Inoltre, per chi è soggetto al regime speciale IVA MOSS, è prevista la trasmissione telematica della dichiarazione delle operazioni effettuate nel trimestre precedente, accompagnata dal versamento dell’IVA dovuta.

31 gennaio

I cittadini che non possiedono un apparecchio televisivo e sono titolari di un contratto di energia elettrica residenziale devono presentare una dichiarazione sostitutiva per attestare che, nelle abitazioni a loro intestate, non è presente alcun apparecchio TV, né da parte loro né dei componenti della loro famiglia anagrafica. La dichiarazione può anche confermare che, oltre agli apparecchi per i quali è stata presentata la cessazione dell’abbonamento radio-televisivo, non vi sono altri televisori nelle abitazioni.

Inoltre, i soggetti registrati al nuovo Sportello Unico per le Importazioni (IOSS) sono tenuti a trasmettere telematicamente la dichiarazione IVA IOSS relativa alle vendite a distanza di beni importati, con valore intrinseco inferiore a 150 euro. La dichiarazione deve includere, per ogni Stato membro di consumo, l’imponibile, l’aliquota e l’imposta dovuta per le cessioni di beni effettuate.

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