le pagelle degli uomini di Andreoletti

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difficile da pignorare

 


Le pagelle dei giocatori del Padova dopo la vittoria contro il Caldiero nella ventunesima giornata del campionato di Serie C girone A. 

PADOVA (3-4-2-1) 

Fortin 6,5; Faedo 6,5, Delli Carri 6,5, Perrotta 6; Kirwan 7, Fusi 6, Crisetig 6,5, Villa 7 (dal 32′ s.t. Favale s.v.); Cretella 6 (dal 23′ s.t. Spagnoli 6), Russini 7 (dal 23′ s.t. Capelli 5,5); Bortolussi 6 

PANCHINA Voltan, Carniello, Crescenzi, Bianchi, Granata, Montrone, Beccaro

ALLENATORE Andreoletti 7

Fortin 6,5 – Aggiornamento del libro delle statistiche con la dodicesima partita in campionato senza subire gol. Bene, per non dire benissimo. Poi c’è il solito intervento superbo in grado di indirizzare al meglio la sfida. A 21 anni appena compiuti freddezza e controllo dei nervi da veterano. 

Faedo 6,5 – Presente in ogni situazione difensiva, nel finale la sua zazzera bruna svetta su ogni pallone alzato dal Caldiero. Favoloso in alcune chiusure nel primo tempo, allacciato alla partita in tutti i momenti. Sta sfruttando l’assenza di Belli al meglio. Si sgancia poco, ma dietro è granitico. Sta tornando al top come all’inizio della sua esperienza patavina. 

Delli Carri 6,5 – Nel primo tempo avanza in modalità Beckenbauer e non trova la palla giusta per Bortolussi solo per la chiusura provvidenziale di Florio. Pragmatica e stile convivono felicemente nel suo gioco, definitivamente maturato nel corso di questi mesi. Giusto per non farsi mancare nulla, voilà l’apertura per Russini che fa decollare la sfida. Difensore totale. 

Perrotta 6 – Il meno appariscente del trio, ma ampiamente in linea con gli altri. Non ha bisogno delle maniere forti su Marras, controlla senza patemi Scappini e Cazzadori. Qualche grattacapo in più con Zerbato, ma dalle sue parti è difficile passare sempre e comunque. 

Kirwan 7 – Quindicesimo marcatore stagionale per Andreoletti, prima gioia personale per il leader emotivo e caratteriale della squadra. L’aveva detto a chiare lettere post Trento che “voeva el gol” ed è arrivato puntuale. Un piattone destro al volo di pregevole fattura tecnica e grande potenza. Mani di Crespi piegate, di corsa a raccogliere l’abbraccio di compagni e tifosi. Meglio di così…

Fusi 6 – Meno appariscente di altre sfide, un pizzico più impreciso, ma non va sotto la sufficienza. Il motivo? Senso pratico ai massimi livelli, puntualità nella zona nevralgica del gioco per aiutare Crisetig e dare respiro alla manovra con i suoi affondi. Sfiora il gran gol nel primo tempo, nella ripresa c’è in tutte le ripartenze. 

Crisetig 6,5 – Intelligenza calcistica superiore per questi livelli, architetto brillante, che bada al sodo prima di ogni cosa. Il Padova se lo gode, anche se farebbe tanto comodo a qualche squadra in Serie B. Poco male, se lo cose continueranno così ci giocherà l’anno prossimo con la camiseta del Padova. Peccato Cretella non materializzi in gol il suo assist all’alba del secondo tempo. 

Villa 7 – Incontenibile nei primi 45′. Macina chilometri da maratoneta, dispensa giocate e cross a getto continuo. In connection con Russini è spesso e volentieri ingestibile per il Caldiero. Marras viene sverniciato a cadenza regolare, l’ex Pelagatti non lo regge. L’arcobaleno per il piattone destro di Kirwan è meritato, nonché il terzo passaggio vincente della sua stagione, dopo i due preziosissimi di Lecco. (Dal 32′ s.t. Favale s.v.)

Cretella 6 – Inizia la gara saltando quattro uomini nella stessa azione in un momento di onnipotenza tecnica di primissimo ordine. Poi si muove ad elastico tra mediana e trequarti con intelligenza e sensibilità. Crisetig lo vuole ringraziare nella ripresa, ma il numero 11 tira debole. Un vero peccato. Colpisce la traversa da corner, come posseduto dallo spirito di Palanca, e chiude la gara con un tiro dal limite che va oltre la curva sud. Da tutto tutto a niente niente, andata e ritorno. (Dal 23′ s.t. Spagnoli 6 – Coglie un giallo evitabile, ma regala una palla solo da spingere in rete a Capelli).

Russini 7 – Andreoletti lo mette in campo per svuotare l’area del Caldiero e lui esegue. I soliti tagli sinistra-centro spesso letti in ritardo da Pelagatti, costringe al miracolo Crespi prima del tacco con cui illumina l’azione del gol di Kirwan. Una giocata difficile da immaginare, riproducibile solo da un calciatore di classe superiore come lui. 33,3% del gol è anche suo. (Dal 23′ s.t. Capelli 5,5 – Ok, non è in condizioni fisiche perfette, ma può e deve fare di più sull’invito di Spagnoli a 15′ dalla fine).

Bortolussi 6 – Gobetti è balbettante difensivamente, ma stavolta l’ariete marchigiano non ne approfitta. Un pallonetto un po’ pretenzioso intorno al 60′ dopo essere sfuggito di pura potenza fisica al controllo difensivo veronese, tanti varchi aperti per Cretella, Russini, Fusi e chiunque avesse voluto buttarsi in avanti. Generoso. 

ALLENATORE Andreoletti 7 – Speriamo un giorno, non troppo lontano, possa scrivere il libro di questa stagione incredibile. Aggettivi esauriti dopo 57 punti in 21 partite con tanto di migliore difesa della C. Dato “molto italiano”, ma che fa bene agli occhi dei suoi ragazzi e mette in soggezione gli avversari. Fa bene a tirare le orecchie al gruppo sul tema concretezza e dintorni, perché in partite così in bilico la beffa è sempre dietro l’angolo.

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CALDIERO (3-5-2)

Crespi 6; Pelagatti 5, Gobetti 5 (dal 16′ s.t. Mazzolo 5,5), Nessi 6; Marras 5,5 (dal 33′ s.t. Lanzi s.v.), Filiciotto 6 (dal 39′ s.t. Cissé s.v.), Gattoni 6, Florio 6, Baldani 6; Cazzadori 5,5 (dal 33′ s.t. Zerbato s.v.), Scappini 5 (dal 16′ s.t. Quaggio 5,5)

PANCHINA Vanti, Aldegheri, Furini, Pelamatti, Riahi, Mondini, Molnar

ALLENATORE Soave 5,5



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