domande entro il 18 aprile


Imprese e professionisti hanno tempo fino al 18 aprile per presentare la domanda per la concessione di contributi per la certificazione della parità di genere. È prevista l’assegnazione di un contributo massimo per ciascun soggetto pari a 12.500 euro, variabile in relazione alla dimensione aziendale, sotto forma di servizi: spese per il rilascio della prima certificazione, assistenza tecnica e accompagnamento sotto forma di voucher per tutoraggio e supporto tecnico-gestionale. Come si presenta l’istanza?

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Saldo e stralcio

 

Fino al 18 aprile 2025 imprese e professionisti, in possesso di partita IVA, possono presentare la domanda per la concessione di contributi per la certificazione della parità di genere.

Avviso pubblico e dotazione finanziaria

Requisiti e procedure sono stabiliti dal secondo Avviso pubblico diffuso l’11 febbraio 2025 che definisce i criteri e le modalità per la concessione dei contributi per:

– servizi di assistenza tecnica e accompagnamento, forniti sotto forma di tutoraggio;

– servizi di certificazione della parità di genere.

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L’Avviso è finanziato con una dotazione di 2.534.597,07 euro, di cui:

a) 569.451,82 euro destinati ai contributi per i servizi di assistenza tecnica e di accompagnamento alla certificazione della parità di genere, sotto forma di voucher;

b) 1.965.145,25 euro destinati ai contributi per servizi di certificazione della parità di genere.

Beneficiari e requisiti

I contributi per i servizi di certificazione possono essere fruiti dai soggetti che al momento della concessione dei contributi e sino alla erogazione dei servizi, siano in regola con l’assolvimento degli obblighi contributivi attestati dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).

Inoltre, alla data di presentazione della domanda i richiedenti devono presentare i seguenti requisiti:

a) essere micro, piccole o medie imprese come definite dall’Allegato 1 del

b) avere in pianta organica almeno un dipendente;

c) essere titolari di partita IVA attiva;

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d) avere sede legale e operativa in Italia o domicilio fiscale in Italia se titolari soltanto di partita IVA;

e) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, né sottoposti ad una delle procedure individuate dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza;

f) non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 della vigente normativa antimafia (D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e smi)

g) non avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;

h) essere in regola con la presentazione del “Rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile” (per le sole imprese che occupano più di cinquanta dipendenti);

i) essere in regola con le assunzioni previste dalla legge 12 marzo 1999, n. 68 recante “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e smi, in materia di collocamento mirato ai disabili;

j) non svolgano attività descritte nell’Allegato 1 dell’Avviso, nel rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo”;

k) abbiano compilato e concluso positivamente il test on line di autovalutazione presente sul sito internet certificazioneparitadigenere.unioncamere.gov.it.

Assegnazione dei contributi

È prevista l’assegnazione di un contributo massimo per ciascun soggetto pari a 12.500 euro, variabile in relazione alla dimensione aziendale, sotto forma di servizi di certificazione della parità di genere. L’importo comprende tutte le competenze e le spese per il rilascio della prima certificazione sostenute dall’OdC. L’importo massimo per i servizi agevolati, per singola impresa, è comunque di 10.245 euro al netto di IVA, determinato sulla base dei tempi di audit previsti dal documento internazionale IAF MD 05.

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Sono inoltre previsti contributi per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento sotto forma di voucher per tutoraggio e supporto tecnico-gestionale, con il supporto per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022, per la personalizzazione di documenti/strumenti del Sistema di Gestione della Parità di Genere, per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici. Per tali attività sono previste fino a 4 giornate di assistenza con un contributo massimo di euro 1.639,34 al netto di IVA.

Le aziende in possesso della certificazione della parità di genere possono avvalersi di un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in base a quanto disposto dalla legge 5 novembre 2021, n. 162. In particolare, l’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna impresa.

Inoltre, il possesso della certificazione può essere valutato con favore nella partecipazione alle gare di appalto pubbliche con l’attribuzione di un maggior punteggio prestabilito dalle stazioni appaltanti.

Invio della domanda

La domanda di contributo deve essere compilata on line (Allegato 3 – Modulo Dichiarazioni) ed inviata esclusivamente per via telematica (a pena di inammissibilità) con gli allegati elencati dall’Avviso in argomento, firmati digitalmente.

Il sistema genera un file PDF che viene inviato via e-mail e che deve essere firmato digitalmente dal legale rappresentante, i contributi sono concessi con procedimento a sportello, in ordine cronologico di presentazione delle domande, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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