preoccupazioni per le piccole e medie imprese toscane


Grande preoccupazione per le conseguenze che i dazi americani avranno sull’economia italiana in generale, e su quella Toscana in particolare, è stata espressa da Luca Tonini presidente di Cna Toscana. “Per la Toscana il mercato americano è sempre stato un riferimento, non per nulla nel 2024 le esportazioni verso questo paese sono incrementate del 12,3% – continua Tonini – La preoccupazione è che ad avere le maggiori ricadute saranno proprio le piccole imprese artigiane che negli ultimi anni si sono aperte con forza, anche con l’aiuto delle associazioni di categoria, verso l’internalizzazione”.

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Secondo Tonini la nostra regione rischia di “essere fra le più colpite, ed è un vero peccato perché, nonostante la crisi del settore moda, i dati Irpet ci dicono che nel 2024 la Toscana è stata una delle poche regioni che ha incrementato la propria percentuale di esportazioni rispetto all’anno precedente con il 13,8%”. Cna Toscana e Cna nazionale auspicano una rapida mossa del Governo italiano nell’ambito della sua autonoma “business diplomacy” e una maggiore ragionevolezza del presidente Donald Trump e del suo staff.

“Prima che i dazi sprigionino i loro effetti – aggiunge Tonini – abbiamo qualche settimana di tempo da sfruttare. Se questo sforzo non portasse risultati speriamo in una reazione coesa dell’Unione Europea che agisca in maniera unitaria nei confronti degli Stati Uniti, cercando di attutire i colpi della politica americana. In ogni caso la sfida sarà quella di cercare nuovi mercati, azione che Cna sta già portando avanti con numerose iniziative esplorative”.

Confartigianato: “Un tavolo per l’export e per la difesa delle piccole e medie imprese”  

Gli Stati Uniti sono stati, come si apprende da un report di Confartigianato, negli ultimi anni un mercato di riferimento anche per le micro e le piccole imprese, in particolar modo alimentari, moda, legno, metalli, per un valore di circa 17,9 miliardi di euro.

“La mossa dell’attuale amministrazione Usa – spiega Serena Vavolo, presidente di Confartigianato Imprese Firenze – segna un giro di boa nell’economia mondiale. Bisogna fin da subito adottare provvedimenti protettivi verso le nostre piccole e medie imprese artigiane. Di fronte a un’offensiva di dazi così concentrata e così forte, che avrà effetti a caduta su tutto il circuito mondiale, il sismografo delle borse registra i primi contraccolpi, dovremo saperci costruire nuovi mercati e nuovi sbocchi per prodotti artigiani di valore. La nostra proposta, che rivolgiamo anche alle Istituzioni cittadine, è quella di attivare un tavolo per l’export e per la difesa delle piccole e medie imprese così da coordinare una risposta adeguata”.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Fiom Cgil Toscana: “Non possiamo rischiare un’ondata di licenziamenti come col Covid”

“Anche le guerre commerciali purtroppo generano morti e feriti, non è pensabile che in una crisi di questa portata le istituzioni restino ferme. Ci si difende non con altri dazi ma tutelando l’occupazione di chi lavora: non possiamo rischiare una ondata di licenziamenti, da parte di chi governa serve subito uno stop ai licenziamenti come fu fatto al tempo del Covid, per i settori più colpiti dai dazi come l’automotive, che in Toscana conta circa 7mila addetti, e come gli accessori moda, che ne contano circa 5mila – afferma Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Toscana – Oltre a ciò, le imprese devono mettere in campo investimenti e rinnovare i Contratti: solo questa può essere la strada per sopravvivere e rilanciarsi”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura