presentata oggi la finale fra Tamai e Codroipo

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Sarà la finale di coppa Italia di Eccellenza, come da tradizione, ad aprire il nuovo anno solare del calcio dilettantistico regionale. Domenica, alle 15 sul campo di San Vito al Tagliamento, saranno Tamai e Codroipo a contendersi lo scettro della manifestazione vinta, nelle ultime tre edizioni, dal Brian Lignano. Finale inedita, senza dubbio, con le due formazioni che mai si sono affrontate prima nella manifestazione: il Tamai ha sollevato una sola volta nella sua storia il trofeo (stagione 1992-93, vittoria 3-1 sul Ronchi a Fagagna), mentre per il Codroipo si tratta della prima finale assoluta. Arbitrerà la gara Marco Zorzon della sezione di Trieste, coadiuvato dagli assistenti Luca Correra di Trieste e Alessandro Genova di Udine, unitamente al quarto ufficiale Dzenan Meskovic di Gradisca d’Isonzo. Prima della gara sarà cantato l’inno nazionale italiano da Chiara Lo Presti, cantante professionista che nel corso della sua carriera ha preso parte a molteplici concorsi canori, con il Comitato regionale della Lega Nazionale Dilettanti che ha scelto come partner la “Cooperativa sociale Futura”, associazione che crea e promuove opportunità di inclusione per persone adulte con disabilità fisica e/o mentale o comunque in situazioni di difficoltà.


Ilaria Minutti, vicepresidente della Cooperativa sociale Futura, sottolinea come “per noi sia molto importante vedere come lo sport abbia un attenzione verso la collettività e un’associazione come la nostra che si occupa di creare opportunità di inclusione sia sociale che lavorativa per persone con disabilità. Spero che le due società possano visitare la nostra sede e guardare da vicino a quello che facciamo, ringraziandole per quanto anche loro svolgono nello sport, simbolo di grande valore legante per la società”.

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Elia Verardo, presidente del Tamai, è carico. “Siamo mancati da questa competizione per una ventina d’anni, ma perché fortunatamente militavamo in categoria superiore. E’ un trofeo importante, a cui teniamo, consci sarà molto difficile conquistarlo trattandosi di una partita secca senza appello. Avremo di fronte una squadra forte e organizzata, ma indubbiamente quest’anno la coppa era l’obiettivo primario della nostra società. Siamo in finale, orgogliosi di prendere parte alla gara più difficile e bella di tutta la stagione”.


Anche Marco Nardini, presidente del Codroipo, punta a vincere. “Emozione, tanta emozione. Per la prima volta, dopo 105 anni di storia, raggiungiamo questo prestigioso traguardo e siamo soddisfatti. E’ veramente bello essere qui, a maggior ragione contro una squadra storica della nostra regione come il Tamai. Siamo in corsa su due fronti, in linea con i nostri obiettivi: abbiamo chiuso bene l’anno solare e ora speriamo di aprire ancora meglio il nuovo provando a centrare il primo vero traguardo stagionale che ci siamo posti”.


Per Stefano De Agostini, allenatore dei pordenonesi, “è’ bellissimo aver riportato il Tamai ad una finale di coppa Italia: è già bellissimo giocarla, ma farlo qui dopo 30 anni è qualcosa di meraviglioso. Ovviamente c’è un perché nei 30 anni di assenza, con tanta serie D in mezzo: ci è sfuggita due anni fa perché abbiamo avuto dei problemi fisici nella semifinale di ritorno contro il Chions ed è bello poter vivere questa atmosfera. Non è assolutamente il riscatto del nostro girone di andata, visto che nella corsa dei 100 metri non ho mai visto assegnare le medaglie a chi è primo dopo mezza gara. Conta quello che sarà a maggio dopo l’ultima partita, per cui adesso dobbiamo solo continuare a credere in quello che facciamo per cercare di arrivare più in alto possibile”.


Fabio Pittilino, tecnico del Codroipo: “C’è orgoglio nell’esserci, anche se è evidente ci piacerebbe fare l’ultimo passo. Per noi questa gara rappresenta una partita storica, la prima nella lunga storia del club, quindi cercheremo di regalare una soddisfazione alla società, ma anche a tutta la comunità. Per me è la terza finale, con il bilancio in perfetta parità avendone vinta una e persa l’altra, ed è una gara che si prepara facendo le cose giuste senza stravolgere niente. Conterà la testa, essere lucidi e godersela fino in fondo: ai miei giocatori ho detto che bisogna uscire dal campo avendo dato tutto e senza avere rimpianti”.

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