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Nel mirino le barriere protettive e i soccorsi
MILANO, 31 DIC – Maurizio Salvadori, padre di Luca,
il pilota 32enne deceduto lo scorso settembre mentre gareggiava
a Frohburg, in Germania, in una gara di superbike dell’Irrc,
l’International Road Race Championship, fa causa agli
organizzatori della corsa motociclistica. Salvadori lo ha
annunciato in un video postato su Youtube sul canale del figlio,
che conta su oltre 600mila iscritti, puntando il dito
soprattutto sulle barriere protettive che sono saltate via
all’impatto con la moto, aprendo un varco verso delle balle di
fieno contro cui Luca è andato a sbattere. Secondo il padre
“bastava porre le protezioni in verticale, parallele alla pista,
per evitare la tragedia”.
Salvadori attacca anche gli organizzatori e i soccorritori,
visto che subito dopo l’incidente “l’unica loro preoccupazione
era ripristinare la pista per riprendere la corsa”. Durante
l’interrogatorio con la polizia “uno degli organizzatori,
definendo superfluo l’intervento delle forze dell’ordine, ha
definito ‘normale amministrazione’ l’incidente mortale di Luca.
Persone così – afferma – devono essere allontanate da ruoli di
responsabilità della gare”.
Quello giudiziario “è un percorso lungo, difficoltoso e molto
costoso”, anche perché “mi risulta che sia la prima volta che in
caso di incidente mortale venga intentata una causa. Ma è mio
dovere farlo. Deve cambiare qualcosa perché certe cose non
succedano più” conclude.
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