BUSTO ARSIZIO – Raccolta differenziata all’83,4%, Busto Arsizio prima tra le grandi città della Lombardia. Per Agesp Spa «un risultato eccezionale», a un anno dall’introduzione del sacco azzurro e alla vigilia del debutto della nuova Tarip, la tariffa puntuale dei rifiuti. «I dati ci danno ragione» sostiene l’amministratore unico Francesco Iadonisi. «Non tutto è perfetto ma metteremo in campo le azioni per migliorare». Intanto sono in partenza le lettere a tutte le famiglie per annunciare le novità della Tarip, gestita direttamente da Agesp e non più dal Comune, mentre con il mese di gennaio 2025 nella sede di via Marco Polo, con accesso da via Pepe, aprirà il nuovo sportello dedicato alla tariffa puntuale.
Il boom della differenziata
Sotto l’albero di Agesp in via Marco Polo è arrivato il «grande risultato» del dato, aggiornato al 31 ottobre 2024, della raccolta differenziata dei rifiuti schizzata all’83,4% in città, alla luce della “rivoluzione” del sacco azzurro chippato. «Eccezionale, se teniamo conto delle attività inserite per la raccolta puntuale e di tutti i problemi che ci sono stati, tra cui la ribellione ostinata di quei cittadini che non hanno recepito l’iniziativa – spiega Gianfranco Carraro, direttore generale della società partecipata del Comune di Busto Arsizio – raggiungere quella percentuale vuol dire che molte persone, al di là delle polemiche, hanno risposto alle novità. Ma è come la media del pollo di Trilussa: c’è chi si è impegnato oltre la media e chi ha mantenuto le proprie abitudini».
Merito ai cittadini diligenti
E l’AU Iadonisi precisa: «Non abbiamo rivoluzionato, solo chiesto una maggiore attenzione ai cittadini nella raccolta dei rifiuti e i dati ci stanno dando ragione». Si dice orgoglioso il sindaco Emanuele Antonelli, che in una nota parla apertamente di «un percorso che, seppur in parte controverso, ci restituisce in questo scampolo di fine anno risultati in realtà molto più positivi di quanto previsto – il mio ringraziamento va sicuramente a quella parte diligente di cittadinanza che, non senza sacrifici, ha saputo cogliere la bontà dell’iniziativa. Rivolgo un ringraziamento anche ad AGESP e ai miei uffici intemi, con i quali la società ha impostato l’iter che ha condotto a questo traguardo ed ha condiviso, altresì, le novità andranno a caratterizzare il nuovo anno».
Ora arriva la Tarip
Ora la “rivoluzione” del sacco azzurro arriva al secondo step, quello del passaggio da Tari a Tarip, da tributo a tariffa, varato settimana scorsa in consiglio comunale, con Agesp che dal 1° gennaio 2025 subentrerà all’ufficio tributi del Comune nella gestione e nella riscossione delle “bollette” dei rifiuti. «Per l’utenza, di fatto, non cambierà nulla» garantiscono i vertici di Agesp. La nuova tariffa andrà in continuità con la “vecchia” Tari, ma sarà emessa – in tre tranche – dalla società partecipata. «Abbiamo “ereditato” le banche dati dal Comune e compiuto uno sforzo per “imparare” una nuova attività, in cinque mesi per formare il personale e attrezzarci – sottolinea Carraro – ora per noi si apre un business nuovo e ci facciamo le ossa per poi poter riproporre il percorso, dal 2026, con altre amministrazioni comunali». A partire da Venegono Superiore, già in rampa di lancio per la Newco dei rifiuti: lì Agesp dal 1° gennaio avvierà in via transitoria la gestione della raccolta e del centro multiraccolta.
Sacco azzurro: la retromarcia
Tornando alla Tarip di Busto, per la massima chiarezza nei confronti dei cittadini, Agesp sta iniziando la spedizione di oltre 40mila lettere a tutte le utenze per annunciare le novità 2025 sul fronte della raccolta dei rifiuti. A partire dal ripristino della raccolta settimanale del sacco azzurro – «noi eravamo propensi a lasciarla solo nei mesi estivi» ammette il DG – e dai nuovi orari di esposizione stabiliti dal consiglio comunale, oltre che dall’invito a riempire i sacchi dell’indifferenziato fino all’orlo in vista della nuova tariffa puntuale, che conteggerà il numero di conferimenti. «Anche il 2025 sarà un anno di transizione – rivela Carraro, riferendosi al fatto che per l’anno che viene la Tarip non si pagherà ancora sulla base del principio “chi più inquina più paga” – nelle fatture avviseremo gli utenti se stanno attuando un comportamento virtuoso o meno virtuoso, in modo che sappiano che dal 2026 risulteranno avvantaggiati o penalizzati a seconda di quanti sacchi azzurri stanno conferendo».
Le novità 2025
Le altre novità relative al servizio sono lo sportello amministrativo Tarip di via Pepe 31, con accesso solo su appuntamento, che presto sarà affiancato da un nuovo distributore dei kit della raccolta differenziata. Diventerà solo su appuntamento anche l’accesso allo sportello Agesp di via Canale «per evitare le code sotto il sole del passato», mentre i kit extra-dotazione con il nuovo anno potranno essere ritirati in via Canale e ai distributori senza doverli pagare in anticipo ma con addebito nella successiva fattura Tarip. «Tutto per rendere più semplice la vita al cittadino» fa notare il direttore Carraro, spalleggiato dalla responsabile del settore igiene ambientale Claudia Colombo. Confermata infine la gratuità del servizio dei sacchi rossi per i pannolini, pannoloni e rifiuti sanitari, che viene utilizzato da circa 8000 utenze, quasi una famiglia su cinque.
Il cruccio: gli abbandoni
Insomma, «un 2024 di traguardi e risultati» quello da cui si congeda il DG di Agesp Spa, mentre l’amministratore unico Iadonisi guarda avanti fiducioso al 2025 targato Tarip: «Nelle prime settimane qualche inciampo o arrangiamento ci potrà essere ma a regime daremo tutte le risposte che la cittadinanza si aspetta». Resta il cruccio per le lamentele social sui rifiuti abbandonati e sui “disservizi” che continuano ad arrivare, in controtendenza con i dati sulla raccolta differenziata. «Per le segnalazioni ci sono i canali ufficiali, non possiamo rincorrere le notizie sui social – parla chiaro Iadonisi – ancora percepisco poco il messaggio che la colpa di certe situazioni è del maleducato, ci vorrebbe più sensibilità verso un’educazione civica». E Carraro rivendica: «A volte non siamo perfetti, ma succede a Busto Arsizio come in ogni città di queste dimensioni. Cerchiamo di fare il nostro meglio, senza mai nasconderci dietro un dito».
Busto, da gennaio 2025 il sacco azzurro sarà raccolto tutte le settimane. Ok dalla giunta
busto arsizio agesp tarip – MALPENSA24
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