Modifiche sulla Legge 104: ecco cosa cambia, pazzesco!

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Con l’inizio del 2025, sono diventate effettive alcune modifiche relative alla Legge 104, testo normativo che ha rivoluzionato l’approccio alla vita lavorativa per chi si trova a dover assumere il ruolo di caregiver di una persona con gravi problemi di salute. Se stai leggendo queste righe, vuol dire che hai sentito parlare di questi cambiamenti e che ti interessa saperne di più.

Quando si ha a che fare con il tema delle modifiche normative, spesso subentra il timore di non riuscire a destreggiarsi tra i vari contenuti burocratici. Proprio per evitarti tutto questo, abbiamo creato la guida che puoi leggere nelle prossime righe, dove abbiamo raccolto, cercando di puntare sul massimo della semplicità.

Avere diritto alla Legge 104 vuol dire, di base, aver già affrontato diversi ostacoli nella vita. Ecco perché, per evitare brutte sorprese, è il caso di rimanere sul pezzo per quanto riguarda i propri diritti. Leggendo la guida delle prossime righe, potrai scoprire numerose informazioni utili al proposito e preziose per te e per i tuoi familiari.

Chi ha diritto alla Legge 104?

Prima di entrare nel vivo delle modifiche recenti – piccolo spoiler: hanno carattere sperimentale e riguardano alcune province italiane – vediamo a chi spetta la Legge 104. Questa legge, inserita in Gazzetta Ufficiale il 5 febbraio 1992, è dedicata a coloro i quali hanno a che fare con problematiche di salute a livello fisico, psichico, sensoriale e motorio, talmente gravi da mettere a serio rischio la loro partecipazione a tutte quelle situazioni sociali che sono alla base dell’uguaglianza tra le persone.

Grazie alla Legge 104 è possibile, sulla base del livello di compromissione della salute, accedere ad agevolazioni e a permessi sul lavoro che sono riservati pure ai familiari caregiver. Per quanto riguarda la questione dei parenti, è bene ricordare che, sulla base della situazione normativa attuale, permessi e agevolazioni sono estesi pure ai parenti e agli affini di terzo grado nei casi in cui i genitori, il coniuge o la persona con cui il soggetto è in unione di fatto hanno compiuto 65 anni o sono affetti da patologie invalidanti.

Come poco fa accennato, con l’inizio del 2025 il Governo Meloni ha reso effettivi a livello sperimentale alcuni cambiamenti che hanno uno scopo su tutti: semplificare diverse procedure inerenti una legge che ha rivoluzionato sì la gestione delle problematiche di salute e l’inclusione ma che, molto spesso, ha diversi aspetti che possono rivelarsi complessi.

Legge 104: cosa cambia nel 2025?

Vediamo ora quali effettivi cambiamenti hanno interessato, con l’inizio del 2025, la Legge 104. In via sperimentale, con l’inizio di quest’anno, sono stati introdotti dei mutamenti riguardanti in maniera specifica l’accertamento dei livelli di invalidità civile. Entrando nel dettaglio, ricordiamo che è stata sancita l’eliminazione delle cosiddette visite di rivedibilità.

Con il mese di gennaio di quest’anno, è stato introdotto il cosiddetto Progetto di Vita, che si pone lo scopo di accompagnare, passo dopo passo, la vita delle persone interessate dalla Legge 104. Tra i principali punti di riferimento di questi mutamenti, è il caso di chiamare in causa il Decreto Legislativo 62/2024.

Questo testo normativo ha previsto l’introduzione della valutazione di base nel novero dei procedimenti unitari e multidisciplinari aventi lo scopo di accertare l’esistenza di una condizione di disabilità. Il processo di valutazione, che a partire dal 1° gennaio dell’anno prossimo verrà gestito dall’INPS, prevede ora un’unica visita a carattere collegiale, nel corso della quale gli esperti si basano su criteri formalizzati dall’OMS.

Indennità mensile Legge 104 e Progetto di Vita: ecco cosa sapere

Visti i cambiamenti che, in questo inizio 2025, hanno investito la Legge 104, è naturale farsi domande in merito all’entità economica dell’indennità mensile. A partire dal 1° gennaio di quest’anno, i soggetti aventi diritto ai benefici previsti dalla Legge e residenti nelle province dove è stata messa in atto la sperimentazione, ricevono un bonus pari a 850 euro mensili, somme provenienti dai fondi del PNRR.

A questo punto, è naturale chiedersi quali siano queste province. Ecco l’elenco: Brescia, Catanzaro, Forlì-Cesena, Firenze, Frosinone, Perugia, Trieste, Sassari. Di cosa si parla, invece, quando si chiama in causa il già citato Progetto di Vita? Come poco fa accennato, si tratta di un vero e proprio strumento di accompagnamento.

Il suo scopo è arrivare a eliminare e a prevenire le problematiche che impediscono, per i soggetti che hanno diritto alla Legge 104 e per i loro familiari, di vivere al massimo l’inclusione sociale. La sua elaborazione spetta a quella che, a livello tecnico, viene definita come unità di valutazione multidimensionale. Quest’ultima è formata da diversi soggetti, tra i quali è presente anche la persona con disabilità e il suo caregiver. Non mancano eventuali assistenti sociali e operatori sanitari designati dalla locale azienda sanitaria.

Quali agevolazioni sono previste con la Legge 104?

Parliamo ora delle agevolazioni previste a chi ha diritto alla Legge 104, ricordando che, tra le principali, figura la possibilità di detrarre le spese sanitarie sostenute per i disabili. Inoltre, in caso di necessità di acquisto di beni necessari alla gestione delle problematiche di salute della persona disabile, è possibile accedere all’IVA agevolata al 4%.

Da non dimenticare è la possibilità di accedere a bonus per l’acquisto dell’auto, per l’eliminazione di barriere architettoniche in casa e l’esenzione dal pagamento del bollo auto. Il soggetto disabile può infine usufruire di permessi lavorativi retribuiti al 100%. Lo stesso vale per il familiare che se ne prende cura.



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