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GALLARATE – «Spazi nuovi, multifunzionali, confortevoli e inclusivi», le parole del sindaco Andrea Cassani. «Se i ragazzi vivono in una bella scuola, la rispettano», ha aggiunto Giuseppe Carcano, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale. «La scuola dà ritmo alla vita sociale, crea comunità», il commento del prevosto don Riccardo Festa. «Un momento importante per Gallarate e per la provincia di Varese», ha chiosato il presidente a Villa Recalcati, Marco Magrini. Sono alcuni degli interventi emersi dalla tavola rotonda convocata questa sera – 13 marzo – a Palazzo Broletto per fare il punto su Grow29, il progetto del nuovo polo scolastico che cambierà volto ai rioni di Cajello e Cascinetta con un investimento complessivo da 18,5 milioni di euro. Un’opera apprezzata da tutti i presenti. Tranne gli ambientalisti, che hanno fatto sentire la loro voce con tanto di protesta alla fine dell’incontro.
Il Grow29 che piace
Un momento di confronto con l’obiettivo di «fare chiarezza sulle azioni che costituiscono il senso del progetto Grow29», ha detto Cristiana Rogate, presidente Refe che ha moderato la tavola rotonda. «Valutando gli impatti e i cambiamenti sui fenomeni che caratterizzano Gallarate». Cassani ha precisato che è «un intervento che sottolinea la volontà dell’amministrazione di puntare sulla riqualificazione dei rioni, rendendoli protagonisti della Gallarate di domani». Guarda l’intervista:
Da remoto, anche un messaggio da parte del governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Grow29 porterà un impatto positivo all’intera area urbana. Regione ha creduto fin dall’inizio in questo ambizioso piano: abbiamo apprezzato la sostenibilità dell’iniziativa. Ancora una volta ha vinto il modello lombardo e hanno operato il buon senso e il buon governo».
Il tavolo
Don Festa ha concentrato il suo intervento sul lavoro nel Sociale svolto dalle parrocchie e da Caritas, però rendendo «omaggio» alle scuole: «Si sta progettando una struttura molto importante. C’è, oggi, la preoccupazione legata all’erogazione di servizi che devono creare comunità. Perché è necessario ritrovarsi e stare insieme. La scuola dà questo ritmo». Per Carcano, «le esigenze delle nuove generazioni sono cambiate: chi entra in una scuola nuova e bella, poi se la porta dietro per tutta la vita. E questo nuovo plesso permetterà di realizzare una didattica moderna e inclusiva, che guarda anche all’educazione all’ambiente e allo sport».
Magrini ha parlato di «promozione della qualità urbana, un modello da prendere d’esempio per le altre città e per il territorio provinciale: Gallarate è un’area cruciale». Presente anche il Parco del Ticino, rappresentato dal presidente Ismaele Rognoni. Che ha colto l’occasione di «un’ambizioso progetto come Grow29» per ribadire le azioni di compensazione ambientale previste con il piano di rigenerazione urbana: «Rinnovo il nostro impegno nel garantire una gestione attenta e sostenibile del territorio, nel dialogo preventivo e costruttivo tra le istituzioni e la cittadinanza, per assicurare uno sviluppo equilibrato e rispettoso dell’ambiente». Al tavolo anche Giacomo Mazzarino, dirigente di Camera di Commercio: «Pensare che realizzare una nuova scuola sia fondamentale, è bellissimo. Potrebbe rispondere alle esigenze locali».
I presenti. E la protesta
Ad assistere alla presentazione del progetto numerose realtà del territorio. Carabinieri, polizia locale e polizia di Stato. Ma anche 3SG, le forze politiche gallaratesi – sia di minoranza che di maggioranza – e gli esponenti della giunta.
Presenti anche gli ambientalisti, riuniti nel comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate“. La loro contrarietà alla realizzazione del polo scolastico è ben nota. E questa sera si sono presentati con un cartello appeso alla giacca che recitava “State cementificando il futuro di Gallarate“.
Appena prima della fine dell’incontro, poi, hanno fatto sentire la propria voce in segno di protesta. Portando a chiudere il tavolo tra lamentele e critiche. Guarda il video:
Il progetto
A presentare i dettagli del piano è stato il primo cittadino. Ricordando che «il nuovo polo scolastico sarà a emissioni quasi zero, alimentato con fonti rinnovabili, con spazi moderni per una didattica innovativa e di qualità, in linea con le più attuali visioni pedagogiche e didattiche». L’ampio giardino esterno da 5.250 metri quadrati ospiterà «spazi per la didattica all’aperto e 760 metri quadrati di orti didattici, che saranno curati dagli studenti per approfondire le materie agricole». Sarà dotata di una palestra interna e sarà collegata alla Cittadella dello sport e verrà realizzato il nuovo anello ciclopedonale, oltre al sottopasso che collegherà le Azalee con il polo scolastico.
Le scuole da recueprare
Sul futuro delle attuali scuole dei quartieri, è stato fatto un riepilogo degli obiettivi. Il plesso dell’infanzia di Cajello di via Liberazione sarà riqualificato e ospiterà un nuovo servizio dedicato all’accoglienza e all’ascolto delle famiglie. Un centro ricreativo per anziani verrà invece realizzato nella scuola dell’infanzia di via Pradisera, che sarà riqualificata dal punto di vista energetico. A Cascinetta, nella primaria di via del Lavoro, è invece previsto il FabLab, un punto di unione tra scuola e mondo del lavoro per i giovani under 35. Ci saranno laboratori di formazione e spazi di co-working con circa 10 postazioni. Fino a un centro di formazione e orientamento al lavoro. Ma anche un centro ricreativo per l’infanzia.
Grow 29, dalla Regione 2,4 milioni di euro in più per la rigenerazione di Cajello e Cascinetta
gallarate progetto grow29 protesta – MALPENSA24
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