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A Lanzarote, tanto parla dell’artista canario più famoso al mondo. Architetto visionario ma anche pittore, scrittore, pioniere dell’ecologismo e insaziabile cercatore di suggestioni. César Manrique era originario dell’isola, e tanto le diede negli anni della sua appassionata ricerca creativa, compresa la caratura di destinazione culturale, dove fioriscono idee e avanguardie. Il suo atelier e gli spazi da lui progettati sono un richiamo irresistibile per gli appassionati d’arte, così una coinvolgente rivelazione per i viaggiatori curiosi, che scoprono quella che era una personalità intrigante e poliedrica, in perfetta simbiosi con l’isola. È facile intuire cosa ispirasse l’artista: la sua terra. Una musa bruna e brulla, ombreggiata da sparute palme canarie che sembrano dipinte in un paesaggio lunare, puntellata da cactus tanto belli da farne un giardino come un’oasi paradisiaca, e da vigneti rasoterra, protetti da alveari di muretti bassi a riparo dai venti. Isola di vulcani attivi e di paesini dalla vita lenta e rilassata, di spiagge spettacolari che alternano scogli nero pece a nastri di sabbia dorata, di parchi naturali modellati dalla lava e dal magma, eruzioni di appena 300 anni fa! Per la straordinaria bellezza, Lanzarote è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO, e circa il 40% del suo territorio è tutelato e regolato da divieti che preservano il territorio e i suoi incredibili paesaggi.
Anche la vicina Fuerteventura, la seconda isola più grande dell’arcipelago, è una destinazione che incanta e affascina allo stesso tempo, complici la natura selvaggia che si rivela una propaggine del Sahara, con dune di sabbia dorata che spaziano nel Parco di Natural de Corralejo. Bellissime le spiagge pettinate dai venti dove praticare surf e windsurf, e le baiette riparate, dove l’acqua è calma e cristallina, perfette per immergersi in una dimensione di pace e relax. E ancora grotte che si inabissano in mondi ipogei e monti dalla forma conica, che rivelano una genesi vulcanica, alture perfette da dove guardare le stelle: Fuerteventura è tra le tre Riserve Starlight delle Canarie. Tindaya è nota per essere considerata la montagna sacra, per la bellezza quasi reverenziale e per custodire un vero e proprio tesoro: qui si possono ammirare 300 incisioni rupestri podomorfe degli antichi aborigeni Guanche, una preziosa testimonianza archeologica che testimonia un’antica civiltà. “L’isola lenta”, come viene chiamata questa perla canaria, si scopre al passo svelto dell’avventura, lungo sentieri da trekking e bellissimi itinerari, oppure cavalcando una tavola sulle onde, magari in compagnia di grandi campioni che qui si allenano per il Festival internazionale di Windsurf che si tiene ogni anno proprio a Fuerteventura. Che tu sia alla ricerca di nuovi spunti creativi o di avventura, Alpitour ha delle proposte che possono fare al caso tuo.
Lanzarote: natura e arte in un’isola come una musa
Il paradiso terrestre può avere sembianze inaspettate, dalla terra lavica e dai paesaggi suggestivi. Pochi luoghi al mondo possono eguagliare il fascino e l’unicità di Lanzarote. Per trascorrere una vacanza indimenticabile, l’Alpiclub Sol Lanzarote è il soggiorno perfetto, direttamente sulla grande spiaggia di Matagorda, un nastro di sabbia lungo la costa sud-est, ad un passo dalla vivace cittadina di Puerto del Carmen, la località più vivace di tutta l’isola, controtendenza alla maggior parte dei paesini che la caratterizzano.
Il resort è il punto di partenza ottimale per andare in esplorazione delle suggestive località dell’entroterra come La Geria, nota per i suoi vigneti e le caratteristiche bodegas che propongono dell’ottimo vino locale. Le piccole realtà racchiudono tutta l’autenticità di Lanzarote, come Teguise, più a nord, un delizioso centro dove trovare tanti prodotti di artigianato locale, compresa la confettura di cactus (provare per credere!). Il villaggio dà il nome alla rinomata Costa Teguise a nord-est di Lanzarote, a nord della capitale Arrecife, lambita da acque cristalline che bagnano spiagge dove praticare sport acquatici, come Playa de las Cucharas, e baiette tranquille, al riparo dai venti come Playa Bastian, ideale per le famiglie con bambini. Anche la costa occidentale offre una spiaggia molto amata dagli sportivi e dagli amanti della fotografia: Playa de Famara, incorniciata da altissime scogliere a picco sul mare.
La zona settentrionale svela dei luoghi davvero unici per la loro originalità, come il Jardin de Cactus, concepito come un museo che omaggia la natura, l’ultima opera di César Manrique per la sua amata Lanzarote. Per conoscere ed approfondire la vita e il genio dell’artista, non perderti la sua casa-atelier nella località di Haria, la quale ospita la Fundacion César Manrique. Si tratta di un edificio biofilo, con piccole stanze ricavate dalla roccia e intonacate in bianco, grotte e cunicoli che spaziano nella roccia lavica, non è un caso se questo spazio è noto come “la casa Vulcano”. Anche Jameo del Agua è un’altra tappa per conoscere lo spirito creativo di Manrique, dove la geologia incontra l’arte: qui si scende in un mondo ipogeo in uno straordinario gioco di luci ed ombre, il primo intervento dell’artista per la riqualificazione del territorio dell’isola.
A sud di Lanzarote si trovano le spiagge più famose come la Playa Blanca, e Playa Papagayo, una mezzaluna di sabbia dorata incorniciata da montagne scure di rocce vulcaniche, considerata una delle più belle delle Canarie, gioiello della Costa del Rubicon, dalla quale è possibile avvistare Fuerteventura in lontananza. Da appuntare anche Puerto Muelas, Playa de la Cera, Playa del Pozo, Caleta del Congrio e la lunghissima e selvaggia Playa Mujeres per trascorrere delle ore in totale relax. Infine, nel cuore dell’isola, si trova uno dei luoghi più suggestivi, lo straordinario Parco Nazionale di Timanfaya, modellato da eruzioni vulcaniche di appena 300 anni fa, un battito di ciglia per il tempo geologico. È incredibile ammirare come la lava e il magma abbiano dato luogo ad uno scenario dai tratti marziani, tra contorte formazioni rocciose nei toni del rosso e dell’ocra simili alla “tana di Mefisto”. Conche e pinnacoli in un’isola paradisiaca, ricca di contrasti grazie ad una natura in continua trasformazione.
Fuerteventura: trekking, tavola da surf e relax
Fuerteventura è un invito a trascorrere una vacanza autentica ed immersiva, e riscoprire il piacere di un ritmo lento, ma allo stesso tempo la giusta adrenalina, a cominciare dalla tavola da surf e dal windsurf: qui si trovano i più importanti beach break d’Europa, ovvero le spiagge più belle dove praticare questi sport. Ma l’isola è un richiamo a tante altre avventure, dalle onde dell’oceano a quelle del deserto nel Parco Naturale di Corralejo, un vero e proprio scenario sahariano dove dune di sabbia finissima si rincorrono sino a tuffarsi nel mare. Questo particolarissimo habitat si estende lungo la costa nordorientale dell’isola per circa 10 km e spazia verso l’entroterra per 2,5 chilometri, una delle mete più note e suggestive di Fuerteventura, facilmente raggiungibile partendo dall’Alpiclub Corralejo Village. Questo bellissimo resort firmato Alpitour sorge nel cuore pulsante di Corralejo, la località più vivace nella zona, location perfetta per vivere tutto il brio della movida e il divertimento, ad un passo dalla natura incontaminata e dai silenzi del deserto. Da appuntare anche un’escursione in barca alla Isla de Lobos, piccolo gioiello che spunta proprio di fronte alla costa di Corralejo, da cui partono i battelli per raggiungerla.
L’entroterra di Fuerteventura è l’ideale per gli amanti del trekking: tappa al Monumento Naturale della Caldera de Gairía, riserva naturale nel cuore dell’isola dove seguire avventurosi percorsi, mentre nella parte settentrionale spunta la Montagna di Tindaya, il simbolo dell’isola dove praticare belle escursioni tra natura e cultura. Dopo aver raggiunto le pitture rupestri e ammirato paesaggi mozzafiato che spaziano sino all’oceano, ascolta il richiamo del blu e visita i paesini che vivono in simbiosi con il mare come El Cotillo, affacciato sulla costa nord-occidentale. A poca distanza potrai rilassarti o praticare sport sulla bellissima Playa El Castillo, lambita da acque calme, perfette per i bambini, oppure raggiungendo La Concha en el Cotillo, una delle località balneari più belle e selvagge dell’isola. Sabbia dorata a contrasto con le rocce scure delle grotte nere di Ajuy, o delle piscine naturali di Aguas Verdes più a sud, luoghi dove la natura ha modellato gli elementi. Selvaggia anche la zona sud-orientale dell’isola dove spazia il Parco naturale di Jandía, habitat della pianta endemica più rappresentativa dell’isola, il “Cardo di Jandía”, che incornicia il suggestivo panorama della baia.
Fuerteventura non smette mai di stupire per bellezza e unicità. Tra le destinazioni le più curiose, le “spiagge pop corn”. Stiamo parlando di Hierro e Bajo de la Burra, situate nel comune di La Oliva, e di Punta Elena, a Corralejo. La loro spettacolare consistenza è data dalle “rodoliti” che i canari chiamano “roscas” o “cotufas”, formazioni coralline risultato della mescolanza e dell’erosione di alghe calcaree con la sabbia bianca della spiaggia. Luoghi davvero unici che necessitano di essere preservati e tutelati per il loro grande valore ambientale. Per visitarle sono necessari rispetto e consapevolezza, un approccio sempre più diffuso in tutta l’isola e tutto l’arcipelago.
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