Parco veicolare, a Bologna e città metropolitana sempre meno auto inquinanti. Ibride ed elettriche registrano un +27% in città e +31% a livello metropolitano.
Oltre il 60% delle autovetture circolanti nella città metropolitana di Bologna e nel suo capoluogo sono di classe Euro 5 o Euro 6, in entrambi i casi valori al di sopra della media nazionale pari a 52%. Le ibride ed elettriche confermano il trend crescente degli ultimi anni, registrando un +31% nella città metropolitana e un +27% nella sola città di Bologna; in entrambi i territori di riferimento meno della metà delle macchine va a benzina, mentre quelle a metano o Gpl sono quasi il doppio rispetto al dato nazionale.
Le Due Torri sono al nono posto tra le 12 grandi città italiane per tasso di motorizzazione e al secondo posto nel confronto con le città metropolitane per le autovetture in classe Euro 5/6. Questa l’istantanea del parco auto cittadino e metropolitano scattata al 31 dicembre 2023 dagli uffici di statistica del Comune di Bologna e della Città metropolitana di Bologna.
Rispetto al complesso dell’area metropolitana, il parco veicolare è cresciuto nel 2023 dell’1,4% contro il 2,0% nazionale, grazie soprattutto alle 37.733 nuove immatricolazioni, in aumento rispetto al 2022, pur attestandosi al di sotto dei livelli pre-pandemici.
Il tasso di motorizzazione conta in media 62,63 autovetture ogni 100 abitante. Rispetto alla mappa dei Comuni, il comune che registra il valore più elevato è ancora una volta Camugnano, con 81,41 autovetture su 100 abitanti. Ma più in generale sono tutti i comuni della montagna a registrare i valori più alti. Tra i comuni della cintura, i più motorizzati – in termini di autovetture – sono Castenaso (76,09 auto su 100 abitanti) e Granarolo dell’Emilia (74,23).
Se guardiamo invece il valore dei motocicli la mappa si ribalta: San Lazzaro registra il valore più elevato: 17,03 motoveicoli su 100 abitanti (la media metropolitana è di 13,41) e sono in generale i comuni della cintura a registrare i valori più elevati, insieme al comune capoluogo (15,25).
Per quel che riguarda l’alimentazione, in termini percentuali, le auto a benzina sono un fenomeno presente soprattutto in montagna, nel capoluogo e nei comuni della cintura a sud del capoluogo. I comuni con i valori più alti sono Lizzano in Belvedere, Alto Reno Terme e Castiglione dei Pepoli, dove quasi 1 autovettura su 2 è alimentata a benzina. I comuni dove è più presente il metano sono nella pianura imolese, in particolare al primo posto si conferma Medicina con il 13,9% delle auto che vanno a metano: una percentuale quasi doppia rispetto alla media metropolitana (7,2%).
L’alimentazione ibrida ed elettrica è un fenomeno legato al comune di Bologna e ai comuni della cintura. Granarolo è il comune più “green” con l’11,8% delle autovetture ibride o elettriche (la media metropolitana è dell’8,6%). Seguono San Lazzaro di Savena e Bologna, entrambi con l’11,4%, e Castenaso con il 10,7%.
In termini di classe Euro, il 62,8% delle autovetture circolanti nella città metropolitana sono Euro 5 o Euro 6. Il comune con le autovetture più recenti è Granarolo dell’Emilia con il 71,8% delle autovetture Euro 5 o Euro 6, seguito da Castenaso (69,4%). Anche Sala Bolognese, San Giorgio di Piano e Ozzano dell’Emilia raggiungono il 69,0%. Castel del Rio è invece il comune con il numero di autovetture di classe euro 5 o euro 6 inferiore, pari al 43,7%.
La composizione del parco auto bolognese è più moderna rispetto alla media nazionale: le autovetture circolanti in classe inferiore all’Euro 4 sono il 25,3% a livello nazionale, a Bologna sono solo il 15,8% del totale. La quota di Euro 4 è pari al 19,6% a Bologna, mentre è del 22% a livello nazionale. Infine a Bologna il 63,8% delle auto è Euro 5 o Euro 6, contro il 52% registrato in Italia.
Le ibride e le elettriche sfiorano la quota di 23.800 (nel 2022 erano 18.783, + 26,7%), pari all’11,4% del totale, contro il dato nazionale del 5,9%. Il 42,8% delle auto bolognesi è alimentato a benzina, in linea con il dato medio nazionale (43,3%). Significativamente superiore è invece la quota di auto a metano o Gpl, che a Bologna è pari al 17,1%, mentre a livello nazionale si ferma al 9,7%. Molto più bassa della media italiana è la presenza delle auto diesel, che a Bologna si assesta al 28,7%, contro il 41% del dato nazionale. Le ibride (quelle dotate di un motore termico più uno elettrico) e le elettriche a Bologna costituiscono l’11,4% del totale delle autovetture; la quota nazionale è invece pari al 5,9%.
Le Due Torri si distinguono poi per un tasso di motorizzazione molto basso, posizionandosi di fatto nella cerchia delle grandi città italiane con il rapporto tra numero di autovetture iscritte al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e abitanti tra i più bassi. Bologna si trova infatti al nono posto con 53,61 auto ogni 100 abitanti, preceduta in classifica solo da Milano (51,64), Genova (47,52) e Venezia (44,16).
Cresce il numero di motocicli circolanti in città: sono 59.338 nel 2023, 1,4% in più rispetto al dato registrato a fine 2022. Nel 2023 ogni 100 abitanti ci sono 15 motocicli, di cui il 60% sono in classe uguale o superiore a Euro 3.
Qui il report integrale Il parco veicolare nel comune di Bologna – Anno 2023
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui