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11.01 – martedì 11 marzo 2025
Si è tenuto ieri sera l’incontro pubblico sulla Variante di Ponte Arche con la popolazione e gli amministratori della zona, presso le Terme di Comano. Per la Provincia erano presenti il presidente e gli assessore alla salute e all’urbanistica, il commissario per l’opera Guido Moutier, nonché il dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e trasporti Luciano Martorano e il dirigente dell’UMSE Silvano Tomaselli. Presenti anche, oltre allo staff del commissario, il geologo Claudio Valle e il progettista Marco Meneguzzer e tutti i sindaci delle Giudicarie Esteriori.
L’intervento consiste nella realizzazione di una variante all’attuale tracciato della strada statale 237 del Caffaro, fra Stenico e Comano Terme. L’opera si colloca tra la zona ad ovest dell’abitato di Ponte Arche e il Ponte dei Servi, prevalentemente in sinistra orografica del Fiume Sarca, in modo tale da dirottare il traffico all’esterno delle zone urbanizzate. Il progetto prevede lo sviluppo di buona parte del tracciato in galleria naturale, vista la complessa struttura orografica dell’area, la presenza di zone urbanizzate nel fondovalle e gli insediamenti turistici a vocazione termale.
La Variante di Ponte Arche rappresenta un intervento infrastrutturale di grande rilevanza per il Trentino occidentale. L’opera è volta a migliorare le condizioni viarie, garantire un maggiore livello di sicurezza e ridurre l’impatto ambientale, tutelando le risorse idriche e termali della zona. Il progetto prevede la realizzazione di una galleria lunga 2.355 metri e due ponti per l’attraversamento del torrente Sarca, con l’obiettivo di deviare il traffico fuori dal centro abitato di Ponte Arche. Il progetto preliminare, redatto dall’ingegnere Marco Meneguzzer e presentato in Conferenza dei Servizi nel dicembre 2023, prevedeva l’utilizzo di una fresa speciale per lo scavo della galleria.
Per ottimizzare i costi e i tempi di quest’opera fondamentale per tutto il Trentino occidentale, si è deciso di eseguire una campagna geologica mirata, per verificare la possibilità di operare con metodi di scavo tradizionali; la somma attualmente impegnata dalla Giunta provinciale ammonta a circa 154,5 milioni di euro, di cui 112 milioni di euro per lavori ed il restante per somme a disposizione (spese tecniche, imprevisti, Iva).
Data la delicatezza dell’area attraversata, caratterizzata appunto dalla presenza delle fonti termali di Comano, è stato avviato un approfondito studio geologico. Nel corso della primavera del 2024 sono state eseguite indagini geofisiche lungo il tracciato, con stese sismiche e localizzazione dei sondaggi profondi.
La campagna geognostica avviata a fine 2024 e tutt’ora in corso ha permesso di raccogliere dati sulla consistenza del sottosuolo, soprattutto nella zona ad ovest (lato Tione). In quest’area è stato individuato un “paleoalveo”, ovvero un antico letto del fiume, che avrebbe richiesto in fase di scavo, l’uso di frese speciali. Tuttavia, grazie alle nuove indagini, si punta a modificare lievemente il tracciato per evitarne l’attraversamento e consentire lo scavo di tipo tradizionale. Inoltre, in collaborazione con il Servizio Geologico della Provincia, è stato avviato uno studio per monitorare le sorgenti superficiali e profonde, così da garantire la protezione delle acque termali durante i lavori.
Nel corso della presentazione il commissario Moutier ha evidenziato proprio come i nuovi sondaggi geognostici (profondi fino a 200 metri) forniranno dati fondamentali per ottimizzare il tracciato della galleria e minimizzare gli impatti.
L’iter progettuale e realizzativo della Variante di Ponte Arche seguirà un calendario definito:
* Marzo 2025: Avvio dell’appalto di servizi per trasformare il Progetto Preliminare in Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) e successivamente in progetto esecutivo.
* Primavera 2025: Gara per individuare i progettisti e redigere il PFTE e il progetto esecutivo.
* Fine 2025 – Inizio 2026: Approvazione del progetto esecutivo.
* Marzo – Dicembre 2026: Gara di appalto per l’esecuzione dei lavori.
* Fine 2026 – inizio 2027: Consegna dei lavori all’impresa esecutrice.
* 2027-2029: Durata stimata dei lavori (40 mesi), con conclusione prevista per dicembre 2029.
La Variante di Ponte Arche è un’infrastruttura attesa e necessaria per migliorare la viabilità e tutelare l’ambiente. L’intervento consentirà non solo di alleggerire il traffico nell’area urbana, ma anche di valorizzare il territorio con la creazione di un itinerario ciclo-turistico tra lo stabilimento termale e il Ponte dei Servi. Grazie al coinvolgimento delle amministrazioni comunali di Stenico e Ponte Arche, e alla collaborazione con i residenti, è stato possibile eseguire le indagini necessarie a garantire un progetto sostenibile e rispettoso del territorio. I prossimi mesi saranno cruciali per affinare il piano definitivo e avviare le fasi operative dell’intervento. Complessivamente, la realizzazione di tale intervento consente di conseguire un miglioramento delle condizioni viarie, comportando benefici non solo per gli utenti dell’infrastruttura mediante l’aumento del livello di sicurezza dell’arteria, ma anche per la popolazione residente, in seguito alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico.
In conclusione di serata il dirigente del Dipartimento infrastrutture e trasporti Martorano ha brevemente ripercorso le opere infrastrutturali della zona il cui importo complessivo, riferito all’intera Comunità, ammonta a oltre 400 milioni di euro, dei quali la parte principale, ovvero oltre il 95%, è costituita da strade e ciclabili. Nel dettaglio vi sono 9,8 milioni di euro di investimenti sulle ciclabili, fra cui il completamento della ciclabile del Limarò nel tratto finale, oltre a quello che dall’abitato delle Sarche porta alle prime gallerie, tratto, quest’ultimo, i cui lavori inizieranno in primavera per un ulteriore investimento di 3,7 milioni di euro. Vi sono poi 4,7 milioni di euro per il settore scolastico e 4,5 milioni di euro per l’intervento di bonifica della discarica di Zuclo che porterà alla copertura superficiale definitiva del sito.
Dal punto di vista delle opere stradale vi sono 138 milioni di euro per opere cosiddette “minori”, fra cui la sistemazione dell’arteria fra San Lorenzo e Molveno i cui lavori, per 5,1 milioni di euro, saranno ultimati nel corso dell’estate, l’allargamento e la messa in sicurezza della strada per Lundo per 2 milioni di euro, un cantiere da poco consegnato. Infine le opere principali sono la Galleria di Ponte Pià, il cui scavo è arrivato a circa 620-630 metri su un totale di 1,1 km per un importo complessivo che sfiora i 47 milioni di euro, e le due opere affidate ai commissari, la Variante di Pinzolo, i cui lavori sono stati consegnati pochi giorni fa per complessivi 117,5 milioni di euro, e appunto, la Variante di Ponte Arche.
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