Angelo Pisani e don Aniello Manganiello contro la manifestazione blasfema

NAPOLI. L’avvocato Angelo Pisani ha riempito il vuoto che aveva lasciato nel suo intervento il cardinale Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli. Dopo l’offesa subita dai cattolici dallo stendardo raffigurante la Vergine Maria con una pillola abortiva al posto del cuore, durante la manifestazione dell’8 Marzo a Napoli, il Cardinale Battaglia aveva scritto una sua “lettera” offrendo il dialogo alle manifestanti, e accennando all’offesa alla fede. Poca cosa rispetto al dolore che quella effigie blasfema ha arrecato ai fedeli, ai cattolici e a tutta la Chiesa. Era quanto doveva essere detto. E poi ci si aspettava una “chiamata alla preghiera riparatrice” all’offesa arrecata alla Madonna. Questo è per il mondo Cattolico quanto andava fatto.

Invece c’è stato il passaggio dell’ “offesa alla fede”… Così, una fede come un’altra, un’offesa tra le tante… tanto i cattolici ne subiscono tutti i giorni: bestemmie, sarcasmo, motti blasfemi, richiami al sacro che diventa merce ben venduta ma per scopi del tutti opposti alla devozione (vogliamo parlare del crocifisso oltraggiato a Sanremo, nei gioielli, nei tatuaggi, sulle magliette o del Cuore di Gesù sfruttato nelle pubblicità di profumi?).

L’avvocato Angelo Pisani annuncia ora che da parte sua è stata depositata denuncia per atti blasfemi e diffamatori, istigazione all’odio e discriminazione di genere  durante la manifestazione dell’8 marzo a Napoli.

“Giù le mani dalla fede e dal rispetto per i valori cristiani e umani, ma anche basta offese, discriminazione e violenza in danno del genere maschile», afferma in una nota stampa l’avvocato Pisani. Difensore dei diritti fondamentali dei cittadini e dell’associazione Ultimi, con il suo fondatore Don Aniello Manganiello storico parroco di Scampia, Pisani ha depositato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli e a tutte le autorità competenti, tra cui il Ministero dell’Interno, il Ministero della Giustizia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Santa Sede, per accertare le responsabilità e le violazioni di legge avvenute durante la manifestazione dell’8 marzo 2025 a Napoli.L’evento, organizzato anche dal movimento femminista  “Non Una di Meno”, si è trasformato in un’occasione per diffondere messaggi di odio, violenza e blasfemia, culminati con offese/discriminazioni del genere maschile e addirittura con l’esposizione di uno stendardo raffigurante la Madonna con una pillola abortiva tra le mani e la scritta “Aborto Libero”, un gesto definito dall’Avv. Pisani “inaccettabile, discriminatorio , offensivo e lesivo della libertà religiosa e della sensibilità dei credenti cattolici”.«Sotto il pretesto della difesa dei diritti delle donne, che è giusto tutelare come gli uomini –  precisa Pisani – questa manifestazione ha assunto un carattere di intolleranza, odio, violenza  e istigazione all’odio verso gli uomini ed i credenti e verso la cultura cristiana, oltre a essere un attacco ingiustificato e diffamatorio nei confronti del genere maschile». «Non è libertà esprimere il proprio pensiero offendendo milioni di fedeli, né usare simboli sacri per portare avanti battaglie ideologiche radicali», incalza l’Avv. Pisani.La denuncia presentata chiede di identificare i responsabili, accertare ogni violazione di legge e adottare misure per evitare il ripetersi di simili episodi, affinché il rispetto delle fedi religiose e della dignità umana e del genere maschile, come quello femminile, non venga più calpestato in nome di un presunto diritto di espressione.«Un Paese democratico non può tollerare attacchi così gravi alla fede, alla cultura cristiana e alla dignità delle persone. Questa è una deriva blasfema e ideologica che va fermata con fermezza», conclude Pisani.L’esposto è stato inviato anche alla Santa Sede, affinché il Vaticano possa esprimere una posizione chiara su questi atti che oltraggiano la fede cattolica. L’Avv. Pisani annuncia inoltre che, oltre alla denuncia penale, è pronto a intraprendere un’azione legale per la tutela dei credenti, degli uomini discriminati  e delle persone offese da questi atti di vilipendio e istigazione all’odio.