Offensiva russa nel Kursk, ipotesi ritiro di Kiev: “Evitare accerchiamento”. Salvini: “Piano Ue? Perplesso, no debito per le armi”

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Paesi nordici e baltici aumentaranno l’aiuto militare a Kiev

Constatando che l’interruzione dell’aiuto statunitense ha aumentato le difficoltà che l’Ucraina deve affrontare, i Paesi nordici e baltici (Nb8) aumenteranno il proprio sostegno militare a Kiev di “svariati milioni di euro”. Lo hanno annunciato, nel corso di un vertice tenutosi oggi a Copenhagen alla presenza del ministro della Difesa ucraino, Rustan Umerov, i rappresentanti dei ministeri della Difesa dei Nb8. Il vertice si è inoltre soffermato sull’organizzazione di ulteriori iniziative volte a contrastare la carenza di munizioni che gli ucraini potrebbero incontrare nei prossimi mesi, sulla necessità di garantire la presenza europea alle trattative di pace e sul supporto che può in tal senso arrivare dai Paesi nordici e baltici.

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Salvini: “Un Macron qualunque non fermerà la pace”

“Se Zelensky finalmente parla di pace, se Putin finalmente parla di pace, se grazie a Trump siamo qui tutti finalmente a parlare di pace, non penso che un Macron qualunque possa fermare la pace”. Lo ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, partecipando all’iniziativa della Lega per la pace in piazza del Nettuno a Bologna. “L’Europa, poi, deve essere attrezzata per difendersi – aggiunge Salvini – ma qualcuno si deve mettere d’accordo. Ci hanno spiegato per tre anni che la Russia era al collasso, che non aveva più uomini, armi, che stava cedendo” schiacciata dalle sanzioni “che li avevano messi in ginocchio e ora rischiano di invadere l’Italia e l’Europa? Io voglio che i nostri confini siano protetti, però il nucleare lo voglio per riscaldare le case, non per bombardare qualcuno. Abbiamo idee diverse rispetto a Macron”, conclude Salvini. 


007 Germania: “Mosca vuole mettere alla prova l’art. 5 della Nato”

Secondo il capo del servizio dell’intelligence esterna tedesca (Bnd), Bruno Kahl, la Russia vuole mettere alla prova l’unità dei Paesi occidentali, in particolare in relazione alla clausola di difesa collettiva della Nato. Kahl ha dichiarato a Deutsche Welle che la Russia sta valutando la possibilità di testare l’affidabilità dell’articolo 5 della Nato, in base al quale un attacco a un alleato è considerato un attacco a tutti gli alleati. “Ci auguriamo vivamente che ciò non sia vero e che non saremo messi nella difficile posizione di essere messi alla prova. Tuttavia, dobbiamo supporre che la Russia voglia metterci alla prova, mettere alla prova l’unità dell’Occidente”, ha detto Khal. Il capo degli 007 tedeschi ha aggiunto che la tempistica del test della clausola di difesa collettiva della Nato da parte della Russia dipenderà dagli sviluppi della guerra in Ucraina. Se la guerra in Ucraina dovesse concludersi prima del 2029 o del 2030, la Russia potrebbe utilizzare le sue risorse tecniche, materiali e di personale per rappresentare più rapidamente una minaccia per l’Europa, ha avvertito Kahl.


Ft: “Ue cerca alternativa a Starlink per Ucraina”

L’Europa sta valutando le alternative a Starlink per l’Ucraina e ha avviato contatti con quattro aziende – la lussemburghese Ses, la spagnola Hisdesat, Viasat e la francese Eutelsat/OneWeb – per la fornitura di connettività di back-up a Kiev. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che lo studio di alternative è stato avviato dopo lo scontro fra Volodymyr Zelensky e Donald Trump nello Studio Ovale. Il leader ucraino inizierà la prossima settimana trattative con gli Stati Uniti per la fine della guerra e il timore è che l’accesso a Starlink possa essere usato per mettere sotto pressione l’Ucraina e farle accettare termini di accordo meno favorevoli. 

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Salvini: “Perplessità sul Piano Ue, no debiti per le armi”

“Il governo è assolutamente compatto sull’invio di militari” in Ucraina. Rearm Eu, “800 miliardi per riarmare l’Europa, non è una cosa che si inventa dalla sera alla mattina. Putin, Zelensky, Trump stanno parlando di pace e ragionando di pace e io mi auguro che l’Europa sia al tavolo, ma per costruire la pace”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, partecipando all’iniziativa della Lega per la pace in piazza del Nettuno a Bologna.
“Che poi vadano difesi i confini e potenziati gli eserciti dei singoli stati nazionali, sono d’accordo – ha aggiunto – però se devo fare debito pubblico che poi pagano i bolognesi non per sistemare le scuole e gli ospedali, ma per comprare razzi e missili che poi magari gestisce Macron, posso esprimere perplessità e dubbi ed esprimere chiarimenti? Non significa mettere in difficoltà nessuno. Sono convinto che anche il premier italiano abbia e avrà la stessa posizione nei tavoli a Bruxelles”.


Controffensiva di Mosca nel Kursk, respinta incursione in gasdotto dismesso

Le forze russe hanno dato il via a una controffensiva su vasta scala nella regione del Kursk, una parte della quale l’Ucraina occupa dallo scorso agosto, ha reso noto Ukrainska Pravda. Un centinaio di soldati russi sarebbero riusciti a penetrare nel territorio ancora controllato dagli ucraini vicino alla città di Sudzha, usando un gasdotto dismesso. Le forze di Kiev hanno confermato che un “gran numero di sabotatori” hanno cercato di entrare a Sudzha dal gasdotto, precisando tuttavia che i soldati “hanno distrutto circa l’80 per cento del commando”.

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Delegazione Kiev a colloqui con Usa guidata da Yermak

La delegazione ucraina che si recherà in Arabia Saudita per colloqui con quella degli Stati Uniti sarà composta da quattro persone. Lo scrive Ukrainska Pravda citando fonti informate. Oltre al capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak, ci saranno il ministro degli Esteri Andriy Sybiha, la vice premier e ministra dell’Economia Yulia Sviridenko e il vice di Yermak, Pavel Palisa.


“Gli Usa vogliono ritirarsi dalle esercitazioni in Ue”

Gli Usa hanno informato i loro alleati dell’intenzione di interrompere la partecipazione alla pianificazione di future esercitazioni militari in Europa. Lo scrive il quotidiano svedese Expressen. Secondo fonti del giornale, il blocco della pianificazione americana non si applica alle esercitazioni già decise nel 2025. Se l’intenzione degli Stati Uniti dovesse restare in vigore, significherebbe che la Svezia e altri Paesi della Nato sarebbero costretti a pianificare esercitazioni senza la partecipazione degli Usa o con solo piccole unità americane.

“Ci sono poche informazioni, ma l’annuncio riguarda esercitazioni in cui gli Stati Uniti svolgono un ruolo cruciale nelle attività complessive delle esercitazioni in Europa e, di conseguenza, nella difesa del continente europeo“, scrive Expressen, citando fonti secondo cui il blocco della pianificazione da parte degli Stati Uniti non si applica alle esercitazioni programmate per il 2025. “Si tratta di esercizi che sono attualmente in fase di progettazione, il che significa che sono un pò più avanti nel tempo”, ha affermato una delle fonti del giornale scandinavo. Inoltre, la parte statunitense mira a ridurre la spesa militare in Europa e a trasferirla altrove. Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di voler dare priorità alla regione indo-pacifica, che ha come obiettivo principale la Cina.

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