Perché la vera guerra è sui mercati? Ecco cosa si dice a Torino (Cronaca) oggi – Torino Cronaca

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Il vero pericolo non è la Russia

Macron ha dichiarato che la Russia è una minaccia per l’Europa e per la Francia. Se guardiamo la realtà, in tutti questi anni, la Russia non ha mai minacciato né la Francia, né l’Europa. Dal mio punto di vista non dobbiamo dimenticarci che l’espansione del nazismo di Hitler è stata fermata grazie al popolo russo. La Russia di Stalin è stata rinnegata dagli stessi russi, come noi abbiamo rinnegato Mussolini dopo essersi alleato con Hitler. Tutti abbiamo scheletri nell’armadio, ma non possiamo giudicare solo fatti storici negativi. Grandi uomini portati sul patibolo hanno fatto grandi cose prima di capitolare. Il vero pericolo di oggi per le popolazioni europee ma di tutto il mondo, non sono la Russia o la Cina con i loro armamenti visto che sono tutti dotati di bombe atomiche che nessuno vuole di loro vuole far scoppiare. Il vero pericolo sono le Banche, essendo loro onnipotenti ed irresponsabili. Le banche hanno potere di vita e di morte su qualsiasi Impresa o Nazione per quanto possano essere potenti. Ormai c’è una degenerazione finanziaria con oligarchi banchieri, in grado di decidere il destino di qualsiasi Nazione. Questi banchieri si sono appropriati prima dei risparmi e poi del lavoro onesto delle persone. Banchieri internazionali posseggono il pianeta. Diventa quindi evidente che le crisi economiche non siano altro, che crisi finanziarie, provocate artificialmente e volutamente. Personalmente il vero pericolo non è la Russia, ecco perché metto in dubbio le dichiarazioni di Macron che parla di aumentare spese militari quando queste porteranno nuova miseria a molti e tanta ricchezza a pochi. Cosa ne pensa direttore?
Tony

Penso che la parola chiave per tutto sia “mercati”, che il campo di battaglia, ovunque, sia economico. E trovo curioso che tanti leader che si pongono come neoliberisti dimentichino proprio il principale assunto del neoliberismo: il mercato. Quanto a Macron, l’ultimo francese che ha fatto la guerra alla Russia non se l’è cavata tanto bene…
Andrea Monticone

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Papa malato
Pregare per Francesco
Egregio direttore, ricordo che da quando Papa Francesco è salito al soglio Pontificio ha sempre chiesto di “pregare per Lui”, senza specificare per cosa. Un aiuto per il suo difficile ministero? Un aiuto per poter accettare quanti si sarebbero o continuano ad accanirsi contro di Lui? Per i gelosi che avrebbero e ancora vogliono il suo posto? Per quelli che vorrebbero approfittare della loro posizione e arricchirsi (ne abbiamo già avuto un esempio)? Altro!? Ancora oggi chiede preghiere, ma chissà, forse per andarsene serenamente come è vissuto? Certamente non per vivere senza poter continuare il suo ministero o essere di peso? Allora!!?
Maria Milvia

Politica
Askatasuna non è una associazione
Egregio direttore Monticone, l’articolo 17 della Costituzione recita: “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi. Per le riunioni ,anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso . Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica.” L’articolo 18 della Costituzione recita: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli , dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono anche indirettamente scopi politici mediante organizzazione di carattere militare”. Da quanto sopra e dai fatti che accadono nella nostra Città mi viene da pensare se il nostro Sindaco Stefano Lo Russo sa qualcosa della nostra Costituzione. I comportamenti e i fatti parlano chiaro, Askatasuna (come pure altre sigle cosiddette sociali) è una organizzazione politica di tipo militare, camuffata da scopi sociali. Degna figlia delle Brigate Rosse, potrebbe anche essere una associazione a delinquere i cui proventi economici non sono proprio cristallini, le bustine di polvere bianca corrono ed il Po ce ne dà una prova. Un’altra cosa che il nostro Sindaco non conosce o fa finta di non conoscere è come si gestisce il patrimonio immobiliare della Città di Torino. L’utilizzo di questo patrimonio da persone ed associazioni, diverse dagli uffici amministrativi, deve avvenire per bandi di assegnazione, i cui fini devono essere conformi alle leggi vigenti, e coloro che ne fanno domanda devono avere i necessari requisiti previsti dai regolamenti che ne disciplinano la materia. Inoltre detto patrimonio deve concorrere al bilancio comunale, per poter dare migliori servizi ai cittadini. Vuol dire che nei bandi di assegnazione devono essere previste le entrate erariali comunali, per non far cadere tutto sulle imposte e tasse a carico dei cittadini onesti. Oggi le associazioni devono avere uno statuto che ne indichi i fini ed essere registrate all’Agenzia delle Entrate per poter partecipare ai bandi di assegnazione, e pagare le necessarie quote fissate dai bandi stessi. Gratis morì tanti anni fa, non lasciando eredi. Per cui Egregio Signor Sindaco, le sue affermazioni stridono com una corretta amministrazione della cosa pubblica. Se non è capace, ritorni a fare il professore a Lei più consono.
Cosimo Golia

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