cosa sono, differenze e in quali Paesi servono

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Il Regno Unito, da sempre meta ambita dai turisti europei, sta per introdurre una nuova regolamentazione che renderà più complesso l’accesso al suo territorio. A partire dal 2 aprile 2025, tutti i viaggiatori, compresi coloro che intendono fare solo scalo in un aeroporto britannico, dovranno richiedere un’autorizzazione elettronica preventiva, l’Electronic Travel Authorisation (ETA). Questo sistema ricalca quello già in vigore negli Stati Uniti con l’ESTA.

L’ufficialità della misura è stata confermata dal governo britannico lo scorso 10 settembre, specificando che la richiesta dell’ETA sarà possibile dal 5 marzo 2025. Con questa autorizzazione elettronica si potrà viaggiare per turismo in tutto il Regno Unito per un periodo massimo complessivo di sei mesi, anche frazionati in più viaggi.

Inoltre, anche i cittadini britannici dovranno adeguarsi a un sistema simile per l’ingresso nei Paesi dell’Unione Europea, con controlli biometrici previsti ai confini.

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Cos’è l’ETA e verso quali Paesi serve

L’Electronic Travel Authorisation (ETA) non è un visto, bensì un’autorizzazione elettronica che consente ai cittadini stranieri non residenti di entrare in un Paese senza necessità di visto, purché il soggiorno non superi i sei mesi.

L’ETA è obbligatoria per tutti gli stranieri non residenti che non necessitano di visto per soggiorni brevi o che non possiedono alcuno status di immigrazione nel Paese di destinazione. Anche i bambini sono soggetti a questo requisito.

Per i cittadini italiani, l’ETA è richiesta per viaggiare nei seguenti Paesi:

  • Samoa Americane
  • Australia
  • Canada
  • Guam (territorio statunitense situato in Micronesia)
  • Israele
  • Kenya
  • Nuova Zelanda
  • Commonwealth delle Isole Marianne Settentrionali
  • Porto Rico
  • Seychelles
  • Sri Lanka
  • Stati Uniti
  • Isole Vergini Americane
  • Regno Unito
  • Irlanda del Nord

Cos’è il visto e verso quali Paesi serve

Il visto d’ingresso è un documento ufficiale rilasciato da uno Stato che autorizza un individuo straniero a entrare nel proprio territorio per un periodo specifico e per motivi definiti (turismo, lavoro, studio, ecc.). Il visto può essere stampato sul passaporto o rilasciato come documento separato da presentare all’arrivo. Alcuni Paesi non richiedono il visto grazie ad accordi di libera circolazione.

I cittadini italiani necessitano di un visto per viaggiare nei seguenti Paesi:

  • Afghanistan
  • Algeria
  • Arabia Saudita
  • Azerbaijan
  • Benin
  • Bhutan
  • Burkina Faso
  • Bahrain
  • Bangladesh
  • Burundi
  • Camerun
  • Cambogia
  • Chad
  • Repubblica Centrafricana
  • Costa d’Avorio
  • Repubblica del Congo
  • Repubblica Democratica del Congo
  • Cuba
  • Egitto
  • Eritrea
  • Etiopia
  • Guinea Equatoriale
  • Kuwait
  • Gabon
  • Gibuti
  • Giordania
  • Ghana
  • Guinea
  • Guinea-Bissau
  • India
  • Indonesia
  • Iran
  • Isole Comore
  • Liberia
  • Libia
  • Laos
  • Libano
  • Mali
  • Maldive
  • Myanmar
  • Mauritania
  • Repubblica di Nauru
  • Nepal
  • Niger
  • Nigeria
  • Corea del Nord
  • Qatar
  • Pakistan
  • Papua Nuova Guinea
  • Russia
  • Rwanda
  • Sud Sudan
  • Somalia
  • St. Helena
  • Sudan
  • Siria
  • Sierra Leone
  • Tanzania
  • Togo
  • Turkmenistan
  • Uganda
  • Zimbabwe
  • Yemen

Differenza tra ETA e visto

L’ETA e il visto sono due procedure di autorizzazione all’ingresso in un Paese, ma presentano differenze sostanziali:

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L’ETA:

  • È un’autorizzazione elettronica necessaria per i cittadini di determinati Paesi che vogliono viaggiare senza visto per brevi periodi;
  • È collegata elettronicamente al passaporto;
  • Non richiede documenti cartacei o visite a un’ambasciata;
  • Viene rilasciata rapidamente attraverso una procedura online.

Il Visto:

  • È un documento ufficiale rilasciato da un governo per consentire l’ingresso per un periodo specifico e per motivi definiti (turismo, lavoro, studio, ecc.);
  • Può richiedere una procedura cartacea, colloqui in ambasciata e tempi di attesa più lunghi;
  • È obbligatorio per entrare in alcuni Paesi che non offrono esenzioni per soggiorni brevi.

Dove possono viaggiare gli italiani senza visto e senza ETA

I cittadini italiani possono accedere senza necessità di visto o ETA nei seguenti Paesi:

  • Albania
  • Andorra
  • Angola
  • Anguilla (territorio britannico nei Caraibi)
  • Antigua e Barbuda
  • Argentina
  • Armenia
  • Aruba
  • Austria
  • Bahamas
  • Barbados
  • Bielorussia
  • Belize
  • Belgio
  • Bolivia
  • Sint Eustatius e Saba
  • Bosnia ed Erzegovina
  • Botswana
  • Brasile
  • Isole Vergini Britanniche
  • Brunei
  • Bulgaria
  • Capo Verde
  • Isole Cayman
  • Cile
  • Cina
  • Colombia
  • Isole Cook
  • Costa Rica
  • Croazia
  • Cipro
  • Curaçao
  • Repubblica Ceca
  • Danimarca
  • Dominica
  • Repubblica Dominicana
  • Ecuador
  • El Salvador
  • eSwatini
  • Estonia
  • Isole Falkland
  • Isole Faroe
  • Fiji
  • Finlandia
  • Francia
  • Guyana Francese
  • Polinesia Francese
  • Antille Francesi
  • Georgia
  • Germania
  • Gibilterra
  • Grecia
  • Groenlandia
  • Grenada
  • Guatemala
  • Guyana
  • Haiti
  • Honduras
  • Hong Kong
  • Ungheria
  • Islanda
  • Iraq
  • Irlanda
  • Giamaica
  • Giappone
  • Kazakistan
  • Kiribati
  • Kosovo
  • Kirghizistan
  • Lettonia
  • Regno del Lesotho
  • Liechtenstein
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Macao
  • Madagascar
  • Malawi
  • Malesia
  • Isole Marshall
  • Malta
  • Mauritius
  • Mayotte
  • Messico
  • Micronesia
  • Moldavia
  • Monaco
  • Mongolia
  • Montenegro
  • Montserrat
  • Marocco
  • Mozambico
  • Namibia
  • Paesi Bassi
  • Nuova Caledonia
  • Nicaragua
  • Niue
  • Macedonia del Nord
  • Norvegia
  • Oman





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