DESENZANO DEL GARDA: IL “MANTENIAMO L’OSPEDALE DI DESENZANO SUL MONTECROCE” VA ALL’ATTACCO

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Il confronto tra Istituzioni e il Comitato protagonista in questi giorni delle proteste in città, si fa distante. Da una parte il Sindaco della località turistica intento a svolgere i suoi impegni senza voler ascoltare i cittadini, dall’altra il Comitato che picchia duro coivolgendo anche Enti superiori all’amministrazione. La battaglia è aperta. Ecco alcuni spunti che il Comitato chiede di essere valutati. Pubblichiamo integralmente la lettera proposta degli stessi. Un caso che potrebbe diventare nazionale visto l’invito alla Corte dei conti di verificare come verranno spesi i soldi

Il Coordinamento del Comitato “Manteniamo l’ospedale di Desenzano sul Montecroce” intende mettere in risalto quattro essenziali criticità: 

  1. Iter della scelta di edificare un nuovo ospedale
  2. le dimensioni del nuovo ospedale rispetto a quello esistente e le rispettive posizioni;
  3. i costi del nuovo presidio e quelli per la messa a norma sismica dell’ospedale esistente;
  4. le più importanti incongruenze rilevate nello Studio di fattibilità

1) ITER DELLA SCELTA DI EDIFICARE UN NUOVO OSPEDALE

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Dalla successione delle date e delle deliberazioni, si può dedurre che Regione Lombardia, dopo l’annuncio dell’Assessore Letizia Moratti, cambia radicalmente scelta sull’intervento da porre in essere sull’ospedale di Desenzano d/G e decide di costruire un ospedale ex novo ancor prima che venisse presentato uno Studio di Fattibilità che mettesse in luce costi/benefici.

Da quanto rilevato, le Istituzioni del territorio, ASST Garda e i Sindaci che la compongono, non avevano fatto alcuna specifica richiesta di costruire un nuovo ospedale e, tantomeno, erano al corrente della decisione presa pur preposti alla pianificazione dei servizi sanitari e socio-sanitari

L’iter che ha portato alla decisione di costruire un nuovo ospedale a Desenzano del Garda presenta significative lacune in termini di trasparenza. Queste fasi successive e i cambiamenti di direzione sollevano perplessità sulla coerenza del processo decisionale, che appare non sufficientemente fondato su analisi comparative trasparenti e non adeguatamente comunicato alla cittadinanza.

  • Regione Lombardia ha inizialmente approvato l’adeguamento sismico e antincendio dell’ospedale Montecroce tramite la Deliberazione n. XI/5066 del 19/07/2021.
  • Solo tre mesi più tardi, tuttavia, l’allora Assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha improvvisamente annunciato la costruzione di un nuovo ospedale a Desenzano, un cambiamento di rotta inatteso, comunicato pubblicamente proprio durante l’inaugurazione di un nuovo blocco per il reparto maternità, il cui uso sarebbe stato in seguito revocato 
  • Dopo cinque mesi, il 29/12/2021, Regione Lombardia ha ufficializzato il progetto del nuovo ospedale, stanziando € 129.093.303 con la Delibera DGR n. XI/5835 
  • Il Piano di Fattibilità per la nuova struttura è stato presentato da ASST Garda solo un anno dopo, con la Determina n. 468 del 28/11/2022, senza una preventiva condivisione pubblica o consultazione del territorio.
  • In seguito, Regione Lombardia ha approvato un secondo stanziamento per il nuovo ospedale con la Delibera DGR XII/378 del 29/05/2023, confermando l’impegno finanziario. 

2) DIMENSIONI A CONFRONTO

L’Ambito n° 11 Garda conta 22 comuni e 125.600 abitanti che nel periodo estivo si sommano ai 9 milioni di presenza turistiche che visitano il basso Garda. 

Il nuovo ospedale risulta avere meno posti letto e una superficie coperta e lorda nettamente inferiori nonostante il numero elevato di utenza e di turisti.

Superficie coperta che, visti i parametri, impedirà un qualsiasi ampliamento in caso di necessità o potrebbe comportare una minore efficienza nella gestione degli spazi.

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  Ospedale Montecroce Nuovo ospedale
Posti letto  331 305
Superficie coperta  mq 38.041 * mq 10.290
Superficie lorda  mq 54.700 mq  37.000
Parcheggi  oltre mq 50.000 mq  12.000

*Nello studio di Fattibilità non vengono mai citate le seguenti misure: superficie dei parcheggi e superficie coperta che è stata ricavata dall’affidamento dell’incarico di verifica vulnerabilità.

Per valutare la necessità in termini di superfici e volumi è stato considerato il parametro di 150 mq/p.l. ordinario, considerando 247 pp.ll. (con esclusione dei 38 tecnici, 10 BIC e 10 MAC). Il  fabbisogno viene indicato  in 37.000 mq complessivi. Non sarà quindi mai possibile ampliare l’ospedale

L’Ospedale “Montecroce” si erge su una colline vista lago che lo rende unico per la sua posizione, il nuovo ospedale  è stato previsto in un compluvio a valle dell’esistente dove a soli 2 metri di profondità si trova l’acqua e, nonostante ciò il pronto soccorso è previsto nel piano interrato.

L’Area individuata è limitrofa al PLIS del Corridoio Morenico del Basso Garda Bresciano (una piccola parte è inserita nel PLIS) e all’area umida del Vallio (Area con Sensibilità paesistica alta) e l’area individuata per i parcheggi e la necessaria viabilità fa interamente parte del PLIS (area sottoposta a vincolo di tutela paesaggistica).

3) I COSTI 

Dalla seguente analisi, è possibile affermare che a tutti i costi si sia voluto dimostrare che costruire un nuovo ospedale sia economicamente più vantaggioso che mettere a norma l’esistente.

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NUOVO OSPEDALE – Costo altamente sottostimato e omissivo di spese previste nello stesso Studio di fattibilità

Il Decreto n. 639 del 27/12/2023 di ASST Garda (Allegato 1) che approva lo Studio di Fattibilità, indica un costo di € 142.43.454 per il nuovo ospedale. Tuttavia, riteniamo tale costo gravemente sottostimato e omissivo di numerose voci di spesa previste dallo stesso Studio di Fattibilità. 

A titolo esemplificativo:

  • I costi di costruzione (€2.400/mq) si basano su stime IRES del 2017, aggiornate solo del 15%. Tale aggiornamento sembra inadeguato rispetto all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, che è stato superiore al 30% negli ultimi tre anni secondo l’ISTAT e stime di mercato.
  • Parcheggi e area esterna: Non è previsto il costo di acquisto dei 12.000 mq necessari per i

parcheggi, né quello per i parcheggi su due livelli stimati nello studio.

  • Infrastrutture per prevenire allagamenti: La presenza di acqua a soli 2 metri di profondità impone ulteriori misure per prevenire infiltrazioni (fondazioni e sistemi di drenaggio adeguati).
  • Connessioni con i poliambulatori: Il collegamento con i poliambulatori (33 metri più in alto) comporta costi aggiuntivi per infrastrutture che non sono stati quantificati
  • Costi di trasloco e di nuova viabilità: Gli oneri per il trasloco delle strutture esistenti e la realizzazione di una nuova viabilità di accesso all’ospedale sono stati previsti, ma non dettagliati. 
  • Attrezzature e arredi L’importo destinato ad attrezzature e arredi, pari a €7.410.000, appare sottostimato. Lo Studio di Fattibilità evidenzia a pag. 55 che solo il 40% delle attrezzature e degli arredi esistenti potrà essere riutilizzato, a causa di difficoltà nella movimentazione e dell’incompatibilità con le nuove strutture, con costi di sostituzione per apparecchiature e arredi che supererebbero ampiamente quanto stanziato.  

            In particolare:

  • Apparecchiature mediche: Molte delle attrezzature diagnostiche installate di recente non sono facilmente trasportabili, con costi per nuove installazioni.
  • Aumento dei costi di approvvigionamento: Dato il triplicarsi delle spese previste a carico di Regione Lombardia (da €6.454.665 nel 2022 a €19.800.816 nel 2023), non appare realistico prevedere il riutilizzo delle attrezzature in modo esteso.

MESSA A NORMA SISMICA – Sovrastima e Soluzioni Alternative Ignorate Come riportato nello Studio di Fattibilità da pag. 33

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Lo Studio di Fattibilità indica un costo di € 160.500.000 per la messa a norma sismica e antincendio dell’ospedale esistente, basandosi sul Piano pluriennale di adeguamento normativo 2021-2028

(Deliberazione n. XI/5066 del 19/07/2021 

  • La somma di € 135.000.000, indicata come risultato di un aumento del 20% su € 110.000.000, è errata: l’aumento corretto è di € 132.000.000.

(€ 110.000.000 Somma ricavata dal Piano pluriennale adeguamento normativo (sicurezza, sismica e antincendio) per il periodo 2021-2028 approvato con Deliberazione n. XI/5066 del 19/07/2021)

  • €5.500.000 per “opere necessarie” non ben specificate
  • La previsione di € 20.000.000 per un edificio “polmone” da utilizzare durante i lavori è ingiustificata. L’ospedale dispone di 331 posti letto accreditati, di cui solo 200 attivi, come dichiarato dalla Direttrice Generale di ASST Garda, Roberta Chiesa, il 17 settembre 2024. Inoltre, settori chiave come sale operatorie, poliambulatori, pronto soccorso e anatomia patologica sono già a norma e non necessitano di interventi.  Eliminando queste voci, il costo scenderebbe a € 137.500.000.

Inoltre, nello studio è stata considerata solo una delle possibili modalità di intervento:

  • la soluzione dell’esoscheletro, esclusa per presunti impatti paesaggistici, risulterebbe significativamente più economica, con un costo di €23.488.000. Studi su edifici simili, come il CTO di Torino e Borgo Roma di Verona, confermano l’efficacia di questo approccio che rispetterebbe il valore paesaggistico richiesto.

Il costo dell’esoscheletro è riportato sullo Studio di Vulnerabilità sul quale viene anche messo in rilievo che  “La scelta di intervenire con elementi in acciaio limita quanto più possibile le interferenze tra l’attività ospedaliera e le fasi di cantiere Gli interventi proposti, realizzati completamente in acciaio ed a secco, possono essere progettati e fabbricati in stabilimento, e velocemente montati in cantiere interferendo minimamente con l’attività svolta all’interno dell’edificio

  • La preoccupazione per l’impatto paesistico appare pretestuosa, considerando che la nuova costruzione comporterebbe un notevole consumo di suolo all’interno del PLIS del Corridoio Morenico del Basso Garda Bresciano come rimarcato dal Sovrintendente alle Belle arti e Paesaggio, Luca Rinaldi, che ha posto seri dubbi sulla nuova costruzione e non sulla messa a norma 
  • Il basso costo dell’esoscheletro sembra essere il vero motivo per cui ASST Garda ha scartato questa opzione che sarebbe stata economicamente vantaggiosa rispetto alla costruzione ex novo

Altra motivazione apportata per escludere l’esoscheletro è che “i costi di manutenzione sarebbero molto alti per la necessità di garantire la piena efficienza e funzionalità dell’esoscheletro metallico soggetto all’aggressione degli elementi atmosferici ed alla corrosione”

Si trova stupefacente che nel 2024 si pensi che l’acciaio strutturale crei i problemi elencati. 

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Se l’acciaio strutturale preoccupa così tanto chissà perché ponti, edifici e molte altre strutture vengono realizzate con l’acciaio, e chissà perché il policlinico Borgo Roma di Verona e il CTO di Torino stiano mettendo a norma i presidi ospedalieri con esoscheletro (messa a norma sismica che per le rispettive strutture ammonterà ad € 40 milioni la prima ed € 30 milioni la seconda).

Da sottolineare che qualsiasi materiale venga usato va manutenuto; forse il calcestruzzo, gli  intonaci etc. non necessitano di manutenzione? 

4) PRINCIPALI INCONGRUENZE RIPORTATE NELLO STUDIO DI FATTIBILITA’

Viene dichiarato che servono nuovi volumi ed evitare la perdita di posti letto, ma poi si dichiara che il nuovo ospedale avrà una superficie ridotta del 9%. Riduzione che a nostro avviso sarà nettamente superiore visto che il nuovo edificio avrà una superficie coperta di mq 10.290 mentre  quella dell’ esistente  è di mq 38.041. Da rilevare poi che gli attuali posti letto sono 331 a fronte dei 305 previsti nella nuova struttura

Pag. 14 L’attuale nosocomio presenta criticità tali da rendere necessaria la realizzazione di nuovi volumi, così da ottenere un Ospedale flessibile ed efficiente

Pag. 39 La scelta di edificare ex novo è dettata dalla inderogabile necessità di realizzare un edificio atto ad accogliere posti letto e servizi della struttura attuale ed evitare la perdita di posti letto

Pag. 58 Per quanto riguarda gli oneri gestionali afferenti a pulizie e sanificazioni, la riduzione della superficie del 9%, unitamente alla maggiore razionalità dei percorsi e degli spazi, consentirà una minore spesa di ordine non inferiore.

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Nel Rapporto Ricavi/Costo e Produzione viene dichiarato che, le tre ipotesi prese in considerazione per la messa a norma, prevedono una riduzione del 40 % – 60% – 80% delle attività. 

Stima discutibile visto che per la messa a norma per blocchi viene scritto che “qualora si volesse evitare la perdita di posti letto e di erogazione di servizi sanitari sarà necessario edificare uno stabile

“polmone” atto ad accogliere posti letto e servizi delle aree rese indisponibili dai lavori

Non viene però citata la riduzione Ricavi/Costi per la nuova edificazione

Pag. 14 Per l’edificazione del nuovo ospedale che, per varie ragioni, potrebbe prevedere la dismissione dei servizi.

Nel Riepilogo tecnico si afferma che ci sarà “Continuità nell’attività (nessuna riduzione/interruzione esclusi i pochi giorni di trasferimento) e intanto a pag. 14 si ipotizza la sospensione dell’attività o il trasferimento in altri presidi

Pag. 14 Poiché la costruzione del Nuovo Ospedale di Desenzano avverrà in un sito diverso e separato dalla struttura del nosocomio attualmente in uso, non sono previste sospensioni della continuità assistenziale di lunga durata né si ravvede la necessità di individuare soluzioni tampone strutturate per il mantenimento dell’assistenza alla popolazione. Le attività attualmente attive nell’Ospedale di Desenzano verranno gradualmente trasferite al termine dell’esecuzione delle opere del nuovo nosocomio

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Eventuali brevi e temporanee sospensioni di attività potranno registrarsi per gli eventuali spostamenti di dotazioni tecnologiche da un sito all’altro, oppure per il termine di un’attività nell’edificio attualmente in uso e contestuale spostamento dei presidi non sostituibili né raddoppiabili nella nuova struttura: in tale situazione verrà sospesa con congruo anticipo e posticipata oppure trasferita in altro presidio aziendale ogni attività programmata e con carattere non di urgenza prevista presso l’Ospedale attualmente in uso; nell’eventualità di impossibilità di garanzia della continuità assistenziale in urgenza, l’eventuale programmazione e durata della sospensione verrà comunicata a Regione Lombardia all’Agenzia Regionale dell’Emergenza-Urgenza e alle Aziende limitrofe con doveroso anticipo al fine di limitare il disservizio per la popolazione e garantire un’erogazione di prossimità delle cure in emergenza e urgenza. 

I tempi

Edificio ex novo

3.4 CRONOPROGRAMMA PRELIMINARE (pag. 58)

Documento di indirizzo alla Progettazione 3 mesi – Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica 7 mesi – Stesura del progetto esecutivo 4 mesi – Termine per l’esecuzione dei lavori 36 mesi 

Collaudi al fine di poter procedere alla istanza di autorizzazione ed accreditamento completo (non conteggiato) – Trasloco dei pazienti e di eventuali arredi e attrezzature  6 mesi.  In totale 56 mesi 

Altra contraddizione la si può trovare nella stima dei tempi che a pag, 58 prevede 56 mesi e a pag. 60, come riportato nel Cronoprogramma, prevede 72 mesi (6 anni)

Nella tempistica  prevista è escluso il tempo di acquisizione dell’area parcheggi (certamente non di breve durata) Lo svantaggio di tale ipotesi consiste nel maggior costo correlato all’acquisto dell’area ed ai tempi necessari per acquisizione e trasferimenti della proprietà”

Messa a norma

Pag. 3 edificio “polmone” […] realizzazione stimato di 24 mesi – la durata complessiva dell’adeguamento normativo diviene pari a 114 mesi (9 anni e 6 mesi) conteggiando 90 mesi per le opere di adeguamento suddivise in tre lotti funzionali distinti. 

Non viene citato nello Studio di Fattibilità il tempo necessario per mettere a norma con esoscheletro. Ricordiamo che i sopracitati presidi ospedalieri, Borgo Roma e CTO di Torino, garantiscono l’attività durante la messa a norma con esoscheletro.

  • La messa a norma con esoscheletro, pur non essendo stata considerata nello Studio di Fattibilità, potrebbe consentire di realizzare l’intervento in tempi più rapidi rispetto alla costruzione di un nuovo ospedale.
  • La ristrutturazione dell’ospedale esistente avrebbe un impatto ambientale minore rispetto alla costruzione di un nuovo edificio, soprattutto considerando il consumo di suolo e la necessità di realizzare nuove infrastrutture.
  • L’ospedale Montecroce è un punto di riferimento identitario per la comunità che andrebbe

perso con la costruzione di un nuovo edificio.

CHE FINE FARA’ L’OSPEDALE ESISTENTE?

Anche in questo caso le differenti ipotesi fatte da ASST Garda e dall’Assessore Guido Bertolaso, lasciano seri dubbi sulla destinazione dell’Ospedale Montecroce

Studio di Fattibilità “L’edificio esistente, dopo il trasferimento dei servizi nella nuova struttura, non verrà adibito ad attività ospedaliera. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo edificio con successivo completo abbandono degli edifici attualmente utilizzati che potranno essere soggetti a cambio di destinazione d’uso alternativa alla sanitaria e quindi trasferiti nel patrimonio disponibile di questa azienda

Dichiarazione dell’Assessore Guido Bertolaso nell’incontro pubblico tenutosi il 17 settembre 2024 a Desenzano del Garda. “Nel caso in cui si decidesse di fare l’ospedale nuovo altrove quella struttura, una volta messa a norma, diventerà il centro socio sanitario più importante del nord Italia, con centri per anziani, disabili e disturbi alimentari, convitto e scuola per infermieri. E magari anche qualche alloggio per quei medici e infermieri che vorrebbero venire a lavorare a Desenzano ma che non lo possono fare perché non trovano alloggi. 

E’ fuori discussione che quella struttura non venga utilizzata per attività di carattere sociale e sanitario».

All’Interrogazione n. 2515 l’Assessore Guido Bertolaso così risponde “Nel caso di realizzazione di una nuova struttura ospedaliere, l’attuale presidio permarrebbe in funzione per il tempo necessario all’ultimazione dell’opera. L’attuale area ospedaliera rimarrebbe disponibile per una sua rinaturalizzazione e per la fruizione quale parco in connessione con il Parco Locale di Interesse Sovraccomunale (PLIS) del corridoio morenico del basso Garda bresciano.

In alternativa, nell’area dell’attuale presidio ospedaliero, una volta demolito quest’ultimo, potrebbero localizzarsi funzioni sanitarie e assistenziali complementari al nuovo ospedale, da realizzarsi mediante interventi che valorizzino il pregio ambientale dell’area stessa”

Alla luce delle attuali restrizioni di bilancio statale, rimane incerto se queste ipotesi potranno effettivamente essere finanziate con risorse pubbliche o se sarà necessario il coinvolgimento di investitori privati. Non è inoltre chiaro se queste proposte siano state valutate in termini di fattibilità e di coerenza con le reali esigenze del territorio.

Da sottolineare che con la dismissione dell’Ospedale Montecroce 

  • verranno “gettati” più di 13 milioni investiti fra il 2021 e il 2023 (Pag. 2 Studio di Fattibilità) ai quali sommare l’ingente valore di macchinari inamovibili e il valore dello stesso immobile.
  • Se poi l’ospedale Montecroce sarà smantellato dovranno essere aggiunti anche decine di

milioni di euro che serviranno per la demolizione e lo smaltimento.

Nella risposta all’Interrogazione  2515, l’Assessore Guido Bertolaso comunica che verrà promossa dal suo Assessorato la stesura condivisa e la successiva approvazione di un protocollo di intesa tra Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Desenzano del Garda, ATS di Brescia e ASST del Garda, che preveda l’istituzione di un Tavolo tecnico nel quale trattare in un appropriato consesso tecnicoistituzionale le tematiche coinvolte nella realizzazione della nuova struttura ospedaliera.

Ancora una volta il territorio, nella veste dei Sindaci, non viene coinvolto.

A livello regionale, secondo le norme nazionali L.833/78, DLgs. 502/92 L. 419/98 e DLgs. 229/99, la pianificazione dei servizi sanitari e socio-sanitari deve prevedere la partecipazione dei Comuni. Questi analizzano i bisogni territoriali durante l’Assemblea dei sindaci del distretto e comunicano le proposte alla Conferenza dei sindaci, organismo istituito per legge, che definisce i piani sociosanitari territoriali e li comunica al direttore generale dell’ASL di competenza. 

Non risulta che sia stato seguito questo iter per decidere di costruire un nuovo ospedale a Desenzano del Garda.

La mancanza di una seria e approfondita analisi su tutte le componenti relative ad una nuova costruzione o alla messa a norma antisismica sembra non garantire che il denaro pubblico sia impiegato al meglio e non rappresenti un danno erariale.

A fronte di quanto evidenziato nell’analisi dello Studio di fattibilità, e dello Studio di Vulnerabilità, riteniamo che la decisione di costruire un nuovo ospedale non rappresenti né un beneficio in termini economici né in termini di efficienza in quanto certi che le problematiche per il buon funzionamento di un ospedale non siano legate a “muri nuovi”, ma ad un numero adeguato di operatori sanitari e amministrativi che, con il loro lavoro e strumentazioni all’avanguardia, determinano l’efficienza di un nosocomio.

Comitato “Manteniamo l’ospedale di Desenzano sul Montecroce”

Componenti del Coordinamento: Baragetti Angela Patrizia, Bernardis Donata, Carassai Daniela,  Damiano Annamaria, Ferrari Luciana, Fornari Claudio, Mantovani Luigia, Pianalto Alessandra, Pillarella Anna, Sacco Giuseppina, Salodini Sergio, Scattolo Alessandro  Vincenzi Luisito



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