Come vengono rimodulati i fondi per le agevolazioni al settore automotive per l’acquisto di veicoli green?
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 31 dicembre 2024 che rimodula le risorse degli incentivi all’automotive.
Terminate le risorse per l’ecobonus auto 2024, per il 2025 non sono al momento in arrivo agevolazioni per i consumatori ma, come chiarito in precedenza dal MIMIT, gli eventuali incentivi saranno destinati alla filiera produttiva.
Su questa linea si muove il dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 marzo.
Le risorse saranno destinate principalmente al sostegno degli investimenti per la riconversione e la riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili e alla transizione verde nel settore dell’automotive.
Automotive: in GU il decreto che rimodula le risorse per auto green
Il 6 marzo scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del dpcm 31 dicembre 2024, rubricato come “Rimodulazione delle risorse e destinazioni delle risorse e degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, e destinazione delle risorse al riconoscimento degli incentivi per favorire la transizione verde, la ricerca e gli investimenti nella filiera del settore automotive.”
Dopo che le risorse per l’ecobonus auto 2024 sono terminate, al momento non sono previsti incentivi per i consumatori per il 2025.
Le risorse disponibili, infatti, saranno destinate alla filiera produttiva del settore dell’automotive. In questa direzione si muove anche dpcm recentemente approdato in GU.
Vengono infatti rimodulate le risorse per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti.
L’obiettivo è favorire la transizione verde, la ricerca e gli investimenti nella filiera del settore dell’automotive, effettuati dal 20 maggio 2024 al 31 dicembre 2024.
Gli obiettivi principali sono due:
- sostenere gli investimenti per la riconversione e la riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili;
- incentivare la transizione green nel settore dell’automotive.
100 milioni di euro vengono destinati ai contratti di sviluppo, inoltre è prevista una rimodulazione generale delle risorse.
- Gazzetta Ufficiale – Dpcm 31 dicembre 2024
- Testo del dpcm per la rimodulazione dei fondi degli incentivi automotive.
Automotive: come sono rimodulate le risorse per veicoli green
A stabilire una nuova ripartizione delle risorse disponibili per il settore dell’automotive è l’articolo 3 del testo recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che modifica l’articolo 6, comma 2, del dpcm dello scorso 20 maggio 2024.
I nuovi limiti dei fondi, dopo la rimodulazione, sono riportati nel seguente elenco:
- il 57,31 per cento ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera a);
- il 9,61 per cento ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera b);
- il 26,63 per cento ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera c);
- lo 0,05 per cento ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera d);
- il 6,40 per cento ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera f).
Il nuovo dpcm incide anche sul comma 4 dello stesso articolo 6, prevedendo la seguente distribuzione di 270 milioni di euro:
- 61.027.234,91 euro ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera a);
- 70.000.000,00 euro ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera b);
- 5.995.477,93 euro ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera c);
- 15.000.000,00 euro ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera d);
- 52.991.281,46 euro ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera
- e) Una quota pari al 25 per cento è riservata all’acquisto di veicoli elettrici (BEV) e a idrogeno (FCEV);
- 49.993.542,50 euro ai contributi di cui all’art. 2, comma 1, lettera g);
- 5.000.000,00 euro ai contributi per i veicoli di cui all’art. 2, comma 1, lettera h);
- 9.992.463,20 euro ai contributi di cui all’art. 5, da ripartirsi in proporzione alle domande ricevute e, comunque, in misura non inferiore al 30 per cento con riferimento ai contributi di cui alla lettera b) del comma 1 del medesimo art. 5.
Infine, una quota di 100 milioni di euro delle risorse per l’anno 2024, di cui all’art. 3, comma 2, lettera c) del dpcm 6 aprile 2022 e successive modificazioni e integrazioni, viene assegnata ai contributi di cui all’art. 2 del nuovo dpcm.
Per il monitoraggio degli incentivi viene stabilito che il MIMIT trasmetta all’Agenzia delle Entrate, entro il giorno 5 di ciascun mese, l’elenco delle imprese ammesse alle agevolazioni e l’importo dei crediti d’imposta concessi.
Le stesse modalità telematiche da utilizzare per l’invio delle informazioni dovranno essere utilizzate nel caso di variazioni e revoche degli incentivi.
Allo stesso tempo il MIMIT è chiamato a comunicare l’importo complessivo delle agevolazioni al dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
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