Aruba, Dynamo e IONOS lanciano SECA, per un cloud davvero europeo

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Il mercato europeo del cloud è aumentato di sei volte dal 2017 e continuerà a crescere a un tasso composto del 21,3% fino al 2030. I fornitori di servizi cloud europei, tuttavia, faticano a trovare un posto in questo mercato in espansione per via della posizione dominante degli hyperscaler americani. Per favorire una maggiore crescita delle aziende europee, Aruba, Dynamo e IONOS si sono riunite per creare le Sovereign European Cloud API (o SECA, in breve) che vogliono proporre come standard di settore per dare maggiori opzioni tanto ai fornitori di servizi, quanto ai loro clienti.

Europa, un mercato difficile

L’intento di creare una base tecnologica europea sulla quale possono poggiare i servizi cloud (e non solo) del Vecchio Continente, per staccarsi dalla dipendenza totale verso gli Stati Uniti, ha portato alla nascita di EuroStack, un’iniziativa che punta a fornire un ecosistema digitale completo, sviluppato e gestito in Europa.

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“Il Rapporto Draghi ha identificato come una delle maggiori cause dello stato dell’Europa come ritardataria economica (bassa crescita della produttività, bassa innovazione e dinamismo fermo, asset sotto scala) nel nostro fallimento nel cogliere tutti i vantaggi della ‘rivoluzione digitale’ [grassetto nell’originale, NdR], e ha sollecitato i leader europei a non ripetere la storia ‘perdendosi le promesse dell’IA'”, riporta il manifesto di EuroStack. “Anche se cause sono molteplici (su tutte, il fallimento nella creazione di un vero mercato unico), il rimanere sempre più indietro ha significato altresì che non abbiamo sviluppato un ecosistema digitale indigeno europeo integrato, e tutto lo spazio disponibile è stato occupato dalle grandi aziende statunitensi. Ciò è vero non soltanto per servizi e applicazioni (la nostra esperienza diretta del mondo digitale – ricerca, social network, ecommerce, negozi di applicazioni), ma anche – ed è un fatto cruciale – per l’intera catena del valore che supporta quest’esperienza per cittadini, aziende e istituzioni: dai chip, ai dati, al calcolo, alla connettività. Questa ‘occupazione’ di spazio non è benigna e ‘abilitatrice’ [nel senso di “che rende possibili attività e servizi”, NdR] per le aziende europee. È fondamentalmente estrattiva, con canoni d’affitto economici e in termini di dati che vengono pretesi tramite accordi iniqui tra i fornitori superdominanti e noi, che dipendiamo da loro.”

Proprio per cambiare questo stato di cose è stato creato EuroStack. Il fatto che il mercato sia così concentrato e che non ci sia interoperabilità (per via del fenomeno del vendor lock-in) non favorisce aziende e utenti europei. Ma il problema non è tutto qui: il Digital Markets Act, il Digital Services Act e il prossimo AI Act stabiliscono che siano presenti interoperabilità, reversibilità e controllo, tutti elementi che invece mancano quando si parla degli hyperscaler americani. Per questo un ecosistema europeo che offra invece tali caratteristiche può essere una risposta.

SECA, le nuove API per il cloud sovrano europeo

L’iniziativa SECA punta a usare EuroStack come fondamento per creare un ecosistema standardizzato, in cui c’è interoperabilità tra i diversi cloud, non c’è vendor lock-in, si riducono le spese per la formazione perché le funzionalità sono le stesse tra i vari cloud, c’è accesso equo ed economico sia per le aziende sia per il settore pubblico, oltre che vera sovranità digitale e rispetto delle normative europee.

Aruba e IONOS sono i fondatori, assieme a Dynamo, di questo progetto. Inizialmente sarà disponibile in Germania, Italia e Spagna, ma la prospettiva è di espandersi a tutta l’Unione Europea per creare una rete di operatori cloud. L’impiego di una singola piattaforma condivisa farà sì che gli utenti (siano essi privati, aziende o enti pubblici) potranno muoversi con maggiore libertà tra i vari operatori cloud.

Inizialmente sarà disponibile un servizio IaaS (infrastructure as a service), seguito da uno PaaS (platform as a service). Ci sarà la possibilità di offrire commenti e suggerimenti, nonché di collaborare allo sviluppo di SECA.



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