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Da qualche tempo IHG è diventata la mia insegna di backup, quando sono in viaggio e non trovo opzioni in casa Hilton e Marriott, provo qui prima che con Melià. Il motivo è semplice con le due catene principali cerco di mantenere e rinnovare lo status, almeno fino a quando non raggiungerò la tessera “a vita”, quindi 9 volte su 10 capito qui per scelta. Poi può capitare che per questioni economiche o di mancanza di alternative decida di guardarmi altrove. E’ il caso di questo soggiorno nel cuore dell’Amazzonia, Hilton e Marriott non pervenuti e questa era l’unica opzione disponibile.
Quando ho cercato dove soggiornare a Manaus questa è stata l’unica possibilità che ho trovato di dormire accumulando punti e sfruttando lo status, non che in un Holiday Inn ci sia molto da sfruttare.
Manaus, la capitale del grande stato di Amazonas
Sono finito in questa città perchè ho prenotato il volo più lungo del mondo a bordo di un A321lr, esattamente la rotta operata da TAP Portugal da Lisbona via Belem, un totale di oltre 12h a bordo dell’aereo che sta ridisegnando i confini dell’aviazione commerciale, permettendo di raggiungere distante impensabili con macchine ad un solo corridoio. Ho avuto 36 ore da passare in città, ma non abbastanza per andare a vedere la natura che la circonda. Il teatro lirico è davvero bello, come la storia che rappresenta. Il resto è una città per nulla interessante.
La prenotazione
Ho approfittato della promozione di inizio anno che regalava doppi punti bonus su ogni soggiorno, non essendo interessato allo status ho semplicemente guardato il modo di spendere il meno possibile cercando di accumulare più punti possibili.
Location
L’hotel si trova in una zona commericiale, vicino ad un centro commerciale a circa 20 minuti di distanza dall’aeroporto. Io in Brasile mi muovo esclusivamente usando Uber, mai o quasi a piedi, anche perchè da questo hotel a piedi giusto al centro commerciale si arriva.
Check-in
Quando sono sceso dalla macchina ho capito che stava succedendo qualcosa: transenne, polizia, tifosi, militari. E’ stato quasi difficile passare e raggiungere la hall.
Dentro la situazione non era molto diversa, per arrivare al bancone della reception ho dovuto passare in mezzo a due ali di tifosi, ovvero quelli che erano ospiti in hotel e gli unici a poter entrare in struttura. Arrivato al banco del check-in ho chiesto cosa stesse succedendo e poi ho commentato “Di solito le squadre vanno in hotel top, non in un holiday Inn…”
La stanza
Questo hotel offriva quello che mi aspettavo, ovvero una struttura anziana, ma che cerca di darsi un tono.
Camera anni 90, vista aperta sull’infinito e l’unico tocco modaiolo era la vetrata dal bagno verso la camera (e viceversa).
Unica nota carina del bagno che aveva sia doccia che la vasca.
Piacevole la dotazione in camera, oltre al classico ferro da stiro, minibar rifornito, bollitore e snack a pagamento.
Apprezzato anche il biglietto di benvenuto scritto a mano.
Come il piattino di frutta e dolcetto alle fragole.
Rooftop pool
All’ultimo piano c’è la piscina scoperta dell’hotel. Dato il buio e il silenzio intorno subito non mi sono accorto che non c’era il tetto, poi è bastato l’arrivo del bus della squadra per farmi capire che ero sotto le stelle.
La colazione
La prima mattina ho fatto colazione con i tifosi e mezzo team del Vasco de Gama, che era la squadra ospite, mentre il team aveva requisito l’area congressi della struttura. Buffet classico, anni 90 anche questo come tutto l’hotel.
Sapori così così, ma considerato che la colazione è compresa nella camera non ci si deve lamentare.
In conclusione
Per due notti l’hotel mi è costato circa 1400 reais, indicativamente 220€. Caro per la location, ma avendo beccato le due notti più “calde” del mese vista la presenza di tanti tifosi poteva anche andarmi peggio. Considerato che la città non ha molte altre alternative era anche una delle poche possibilità di avere la certezza che una catena offre ai suoi ospiti.
Il verdetto
Piuttosto che niente è meglio piuttosto, ma a saperlo che mi sarei trovato a pagare di più perchè c’era una squadra di calcio in hotel e che quindi i tifosi avrebbero reso invivibili gli spazi alzando anche il prezzo del mio soggiorno avrei cercato soluzioni alternative.
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