Innovazione sostenibile: la sfida di Circular Materials per un futuro più green

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“L’innovazione è l’unico modo per vincere. Non bisogna seguire la corrente, ma ‘essere’ la corrente”. È questo il mantra di Marco Bersani, CEO di Circular Materials, startup che fornisce soluzioni innovative per il recupero di metalli strategici dalle acque industriali.

“In un mondo dove tutto sembra già stato inventato – spiega Bersani – dove il mercato è saturo e la concorrenza è feroce, non possiamo permetterci di seguire la strada tracciata da qualcun altro. L’innovazione non è solo una questione di tecnologia, è una mentalità. Non possiamo essere spettatori, dobbiamo essere i protagonisti del cambiamento, guidando l’innovazione e influenzando il futuro con le nostre azioni”.

Lui l’ha fatto e lo sta facendo attraverso una realtà innovativa dell’economia circolare. Realtà che nel 2023 ha partecipato alla decima edizione di UniCredit Start Lab, piattaforma di business per sostenere startup e PMI innovative. A EconomyUp l’imprenditore racconta il suo percorso e spiega come l’esperienza con UniCredit l’abbia aiutato a perseguire il suo mantra e a rendere Circular Materials sempre più protagonista della trasformazione.  

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(Nella foto Marco Bersani, CEO di Circular Materials)

Circular Materials: recuperare risorse per il futuro

Dopo aver conseguito un PhD in Nanotecnologie, e aver lavorato in contesti internazionali, per esempio al CERN di Ginevra e all’IBM a Zurigo e in California, Bersani decide di lasciare tutto per avventurarsi nel mondo delle startup tecnologico-innovative e fonda nel 2017 a Padova la sua prima startup per la produzione industriale di nanomateriali, Particular Materials. Circular Materials nasce nel 2020 come spin-off di quest’ultima per rispondere a un quesito irrisolto: perché disperdere risorse fondamentali per il nostro futuro invece di recuperarle?

“Offriamo una soluzione in grado di recuperare metalli strategici dalle acque industriali – racconta il CEO – perché rappresentano allo stesso tempo una fonte consistente di risorse e una minaccia ambientale. I metalli disciolti infatti presentano un rischio di dispersione elevatissimo e di fatto sono ovunque. La tecnologia garantisce ai nostri clienti approvvigionamenti strategici e maggiore competitività, ottimizzando i processi di trattamento, riducendo i costi operativi e migliorando il loro profilo di sostenibilità”.

Il progetto è candidato (con il supporto di Mase, Mimit e Confindustria) per essere riconosciuto dalla Commissione Ue come strategico ai sensi del Critical Raw Material Act.

La lezione: “Il fallimento fa parte del percorso”

Ovviamente, come ogni impresa innovativa, anche Circular Materials ha avuto momenti difficili. “Il segreto – prosegue Bersani – è non farsi prendere dal panico. In una startup bisogna correre, ma serve anche sapere quando fermarsi e valutare. La lezione più importante che ho imparato è che il fallimento fa parte del percorso. I principali ostacoli sono burocratici, basti pensare che per ottenere un’autorizzazione ad operare in un sito possono volerci dai 6 ai 12 mesi. Ma, con una buona dose di resilienza e un team altamente qualificato, ci siamo adattati rapidamente ai cambiamenti, reagendo velocemente agli input interni ed esterni”.

La partecipazione a UniCredit Start Lab

Due anni fa come detto, Circular Materials decide di candidarsi a UniCredit Start Lab. “Cercavamo un percorso che non fosse solo di finanziamento – afferma l’imprenditore – ma che ci permettesse di accelerare la crescita grazie a una rete strategica di contatti e opportunità concrete. Il programma offre un supporto a 360 gradi per le startup, accompagnandole in tutte le fasi di sviluppo attraverso mentorship, accesso a investitori e grandi aziende, e attività di formazione manageriale. Per una realtà come la nostra, che opera tra innovazione tecnologica e sostenibilità, era un’opportunità da non perdere”.

Tra le attività più apprezzate, Bersani elenca la partecipazione ad attività strutturate di business e investment matching con controparti industriali e finanziarie del network di UniCredit. “Hanno facilitato l’avvio di partnership strategiche e collaborazioni significative”, dice.

“Le startup dovrebbero candidarsi a UniCredit Start Lab perché offre un supporto concreto e strutturato, lo considero non un trampolino di lancio ma una solida base su cui iniziare a costruire”.

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Obiettivo 2025: l’espansione in Europa

Per quanto riguarda il futuro di Circular Materials, il 2025 sarà un anno chiave per scalare il business a livello europeo. Negli ultimi anni ha fatto passi significativi come il de-risking della tecnologia, avviando il primo impianto, a Padova, in grado di trattare circa 3mila tonnellate di reflui all’anno. Il prossimo passo sarà realizzarne uno con una capacità fino a 20mila tonnellate all’anno. “Vogliamo contribuire a un mondo – conclude Bersani – in cui l’industria non spreca più risorse preziose, ma le recupera e le riutilizza, riducendo il proprio impatto ambientale. Perché tutto può essere recuperato”.

La call per candidare il tuo progetto all’edizione 2025 di UniCredit Start Lab è aperta fino al 7 aprile. Per iscriverti clicca qui.

(Contributo editoriale realizzato in collaborazione con UniCredit)



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