La proposta della Polizia inglese: “I costi dell’ordine pubblico siano a carico dei club”

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Mark Roberts, capo dell’Uk Football Policing Unit, ha sollevato la questione: è giusto che siano i contribuenti a sostenere le spese per l’impiego degli agenti in occasione degli eventi sportivi? Secondo lui, no: a pagare dovrebbero essere i club.

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Mark Roberts, capo della Uk Football Policing Unit (Ukfpu), ha lanciato un appello per introdurre una nuova legislazione in merito al sostenimento dei costi per gli agenti di polizia impiegati in occasione delle partite di calcio in Inghilterra. 

Roberts, oltre a essere il capo della Ukfpu, è anche il capo della polizia del Cheshire. La sua richiesta arriva dopo che nell’ultimo rapporto del comitato è emerso un dato emblematico. Secondo le cifre fornite dal Ukpfu, infatti, il costo dei servizi di polizia in occasione delle partite di calcio in Inghilterra e Galles è stato di circa 72 milioni di sterline per la stagione 23/24. Di questa cifra, solo 15 milioni sono stati versati dai club, mentre i restanti 57 provenivano dalle tasche dei contribuenti. Stando ai calcoli di Roberts, se le cose fossero diverse, sarebbe possibile ottenere i fondi per impiegare 1200 agenti di polizia in più nel paese.

Le dichiarazioni di Mark Roberts

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Ecco le parole di Roberts: “Per come sono ora le cose, la polizia sta sussidiando un’industria incredibilmente ricca e di successo come quella del calcio. I club stanno rispettando le regolema queste regole sono troppo sbilanciate in loro favore, con il grosso dei soldi per il sostenimento dei costi di polizia in occasione delle partite che arriva dai contribuenti. Chiaramente non è giusto”, ha proseguito Roberts, ”che i club, che possono spendere quasi 400 milioni di sterline in una singola finestra di mercato, paghino una frazione così ridotta dei costi necessari per rendere sicuri i propri stadi”.

Il Ministero dell’Interno ci ha mostrato supporto e anche i colloqui con il Ministero della Giustizia sono stati positivi. Tuttavia, il Segretariato della Cultura, dei Media e dello Sport non è stato altrettanto disponibile. In questo momento stiamo faticando addirittura a fissare un incontro con il segretario di stato per parlare del problema. – ha detto un amareggiato Roberts – Speravamo che la nuova legislazione sarebbe entrata in vigore in tempo per l’inizio della nuova stagione, ma mi pare che le cose si stiano muovendo molto lentamente. Ricordate: un milione di sterline vorrebbe dire venti poliziotti in più in servizio e qui stiamo parlando di cifre tra i cinquanta e i sessanta milioni.” 

La legge sui costi di polizia per gli eventi sportivi in UK

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Secondo le norme vigenti, i club sono obbligati a pagare i costi relativi al servizio di polizia all’interno degli stadi, mentre tutto ciò che riguarda gli agenti in servizio sulle strade intorno agli impianti è a carico dei contribuenti. La legge in questione è il Police Act 1996, in merito ai servizi di polizia straordinari. Nel 2017 questa normativa è stata oggetto di un contenzioso tra l’Ipswich Town e la polizia del Suffolk. In primo grado di giudizio, l’High Court decretò che il club dovesse rimborsare le forze dell’ordine locali. Tuttavia, i tre giudici della Court of Appeal cambiarono il verdetto. Tra di loro figurava Elizabeth Gloster, avvocata e giudice della Court of Appeal che, dopo la sentenza, disse: “Spetta al Parlamento cambiare la legge se ritiene che siano i club a dover pagare per la presenza della polizia in autostrada, fuori dallo stadio o in qualsiasi terreno privato in occasione delle partite di calcio.

L’impatto sui campionati minori

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Nelle partite considerate ad alto rischio, la Premier League può richiedere l’impiego di un numero massimo di 400 agenti. Tuttavia, le cifre presentate dalla Ukfpu mostrano che, per i club di leghe minori, l’impatto economico della nuova legislazione sarebbe sostenibile. Sono solo il 3%, infatti, le partite di League One che richiedono la presenza massiccia delle forze dell’ordine. La percentuale cala all’1% per la League Two. Nella National League, poi, il 95% delle partite non necessita della presenza della polizia. Perciò, secondo Roberts, i costi ricadrebbero su coloro in grado di sostenerli, con “effetti ridotti sulle squadre minori”.

In Championship i costi sarebbero più alti, ma in questo caso Roberts ha messo in evidenza il giro d’affari dei club di seconda divisione. Nella stagione 22/23, infatti, le squadre della serie cadetta hanno avuto ricavi commerciali pari a 749 milioni di sterline. Nella finestra di mercato invernale, poi, hanno speso 71 milioni di pounds. La Premier League, invece, è su un altro pianeta, con ricavi totali pari a sei miliardi di sterline nell’annata 22/23. Il massimo campionato inglese ha poi firmato, nel dicembre 2023, un nuovo contratto per i diritti TV che frutterà 6.7 miliardi di sterline ai club.

Finalmente, però, pare che qualcosa si stia muovendo: il Ministero dello Sport ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda ma pare che il Ministro Stephanie Peacock organizzerà un incontro con Roberts. 



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