Assemblea Generale della Cgil di Rovigo, si è parlato dei referendum 

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VILLADOSE (Rovigo) – Nella mattinata di mercoledì 5 marzo si è svolta, presso la Sala Europa di Villadose, l’Assemblea Generale della Cgil di Rovigo, unitamente alle Assemblee Generali delle varie Categorie Provinciali di Cgil.

Hanno partecipato complessivamente circa duecento delegate e delegati, alla presenza della Segretaria regionale Cgil Veneto Silvana Fanelli e del Segretario nazionale Cgil Giuseppe Gesmundo.

Tema della giornata è stato l’avvio della campagna elettorale per il voto (che sarà prossimamente fissato dal Governo in una giornata tra metà maggio e metà giugno 2025) sui 4 referendum Cgil sul lavoro per cui sono state raccolte 4 milioni di firme certificate in Italia e poco più di tremila in Provincia di Rovigo ed il referendum sulla riduzione dai 10 a 5 anni per la richiesta di cittadinanza dei cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia.

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Nella relazione iniziale il segretario generale della Cgil di Rovigo, Pieralberto Colombo, ha sottolineato come “i 5 referendum rappresentino complessivamente una grande occasione di partecipazione democratica per abrogare concretamente alcune norme sbagliate ed ancora purtroppo attualissime che hanno allargato la precarietà nel lavoro (ancora oggi nella sola nostra Provincia oltre 80% delle nuove assunzioni sono precarie, mentre cresce soprattuto il lavoro “povero”), hanno creato differenze inaccettabili tra lavoratori sui licenziamenti illegittimi a seconda della data in cui si è stati assunti, colpendo la dignità stessa del lavoratore licenziato ingiustamente ed hanno derogolamentato la materia della salute e sicurezza sul lavoro nel delicato mondo degli appalti e sub appalti, senza più alcuna responsabilità del committente pubblico o privato che sia, dove troppo spesso i costi vengono scaricati sui lavoratori e la sicurezza delle persone è solo un rischio calcolato per risparmiare.

Così come il referendum sulla cittadinanza – che vuole abrogare una norma che oggi mette in difficoltà tante brave persone straniere e loro figli che aspettano anche 15 o 20 anni per avere la cittadinanza pur possedendo tutti i requisiti richiesti dalla legge – diventa una questione di civiltà e di parità di diritti prevista dalla stessa nostra Costituzione”.

Colombo ha ricordato come” siamo necessariamente in una nuova stagione in cui oltre a difendere diritti e salari è necessaria una nuova riconquista in termini di diritti e tutele, oggi messe in discussione e come la partecipazione ai referendum diventi un importante strumento di democrazia per raggiungere tale obiettivo”.

Dopo la relazione iniziale si sono susseguiti alcuni focus con la testimonianza di lavoratrici e lavoratori che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze negative e a volte discriminatorie delle leggi che i 5 referendum vogliono abrogare.

Sono intervenute anche la Presidente Provinciale di Anpi Rovigo Antonella Toffanello e la rappresentante locale di UDU (Unione degli Universitari) Benedetta Magri, che insieme a molte altre Associazioni anche territoriali sostengono le ragioni del referendum. Si è evidenziato come anche i giovani siano molto interessati dai temi del referendum dato che spesso sono tra quelli che maggiormente soffrono delle conseguenze negative prodotte dalle leggi che si vogliono abrogare.

Infine nelle sue conclusioni il Segretario nazionale, Gesmundo, ha in particolare sottolineato come la democrazia vera, mai come oggi in discussione in Italia come nel resto del Mondo, si difende anche praticandola con la partecipazione di milioni di persone ai referendum; ed il referendum consente a tutti i cittadini di decidere direttamente su questioni che li riguardano, senza dover delegare nessuno. E con questi referendum il lavoro, spesso oggi considerato alla stessa stregua della merce, può riacquistare valore e centralità, come in molti articoli prevede la nostra Carta Costituzionale.

Fin dai prossimi giorni, per far conoscere a quante più persone possibile, la ragioni e l’importanza di partecipare al voto referendario saranno organizzate assemblee nei luoghi di lavoro, incontro pubblici e presidi informativi in tante piazze anche del nostro Territorio.

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