Assegno Inclusione 2025 cambia calcolo ISEE: dentro più famiglie

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A partire dal 5 marzo 2025, l’accesso all’Assegno di Inclusione (ADI) sarà esteso a un numero maggiore di famiglie grazie a una modifica dei criteri per il calcolo dell’ISEE.


Le nuove disposizioni introdotte consentiranno di escludere dal computo patrimoniale determinati strumenti finanziari e di risparmio, tra cui titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti postali, fino a un valore complessivo di 50.000 euro.

L’Assegno di inclusione è stato introdotto a partire dal 1° gennaio 2024: si tratta di una misura di sostegno economico destinata ai nuclei familiari in difficoltà. Questo strumento si propone di contrastare la povertà, ridurre le disuguaglianze e favorire l’inclusione sociale e lavorativa attraverso percorsi di attivazione personalizzati.

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Pertanto l’Assegno di Inclusione si configura come un sostegno economico condizionato, rivolto a chi si trova in una situazione di fragilità economica. Per accedere al beneficio, è necessario soddisfare alcuni requisiti, tra cui una verifica dei mezzi a disposizione del nucleo familiare e l’adesione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.

Il contributo si suddivide in due componenti principali:

  • Quota A, destinata a garantire un’integrazione del reddito familiare fino al raggiungimento di una soglia prestabilita;
  • Quota B, riservata ai nuclei familiari che risiedono in immobili concessi in locazione con un contratto regolarmente registrato.

Il pagamento dell’Assegno di Inclusione

Il pagamento dell’Assegno di Inclusione prende avvio dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD) da parte del richiedente, previa verifica della sussistenza dei requisiti richiesti.

L’importo viene accreditato mensilmente su una carta di pagamento elettronica, denominata Carta di Inclusione (Carta ADI), per un periodo massimo continuativo di 18 mesi. Al termine di tale periodo, è possibile rinnovare il beneficio per ulteriori 12 mesi, ma con una sospensione obbligatoria di un mese prima della nuova erogazione. Anche nei successivi rinnovi, ogni ciclo di 12 mesi prevede una pausa di un mese.

Per garantire una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse familiari, l’importo dell’assegno può essere suddiviso tra i membri maggiorenni del nucleo familiare che esercitano responsabilità genitoriali o rientrano nei parametri della scala di equivalenza ADI, permettendo così una distribuzione pro capite del sostegno economico.

Chi potrà usufruire dell’Assegno di Inclusione?

Grazie alle nuove regole in vigore dal 5 marzo 2025, potranno richiedere l’ADI anche quei soggetti che, pur disponendo di forme di risparmio come i titoli di Stato, erano precedentemente esclusi a causa dell’incidenza di tali patrimoni sull’ISEE. Tali soggetti potranno quindi:

  • ottenere un ISEE aggiornato per il 2025 o richiederlo per la prima volta;
  • non considerare, nel calcolo patrimoniale, investimenti in titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali fino a un importo massimo di 50.000 euro;
  • rientrare più agevolmente nella soglia di accesso prevista per l’ADI, fissata a 10.140 euro di ISEE;
  • per le famiglie con figli minori, continuare ad applicare i criteri stabiliti dall’art. 7 del DPCM n. 159/2013 per la determinazione dell’indicatore.

Tuttavia, il DPCM attuativo della legge di Bilancio (art. 1 co. 183-185, l. 213/2023) concede alla Pubblica amministrazione un termine di 30 giorni per adeguare le proprie piattaforme alle novità normative. Sembra dunque che, allo stato, per ottenere l’aggiornamento dell’attestazione ISEE senza titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali bisognerà attendere il mese di aprile, nonché un comunicato ufficiale da parte dell’INPS, con cui l’ente previdenziale indicherà le modalità operative da seguire per contribuenti ed operatori del settore.

Assegno di Inclusione 2025, cambia il calcolo ISEE: come ottenerlo?

L’aggiornamento delle regole ISEE risponde all’esigenza di rendere più inclusivo il sistema di sostegno economico, correggendo un’anomalia che penalizzava famiglie con risparmi limitati in strumenti finanziari postali. Inoltre, la revisione dell’indicatore patrimoniale punta a garantire una maggiore equità nell’assegnazione degli aiuti, evitando che piccoli risparmi ostacolino l’accesso alle misure di assistenza.

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Dal 5 marzo 2025, per ottenere l’Assegno di Inclusione sarà necessario seguire questi passaggi:

  • presentare una dichiarazione ISEE aggiornata o richiederla per la prima volta tramite il portale dell’INPS o avvalendosi dell’assistenza di un CAF;
  • verificare che il calcolo non tenga conto di titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali fino a un valore di 50.000 euro;
  • inoltrare la domanda per l’ADI seguendo le indicazioni fornite dall’INPS.



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