L’asta di Adrian Wojnarowski ha toccato vette inarrivabili

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Quando ci si chiede “Che cos’è il genio?”, quasi tutti rispondono a pappagallo con una citazione ormai ripetuta fino alla noia dal film Amici miei – Atto IIº: “È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione”. Per me, invece, è semplicemente l’asta di Adrian Wojnarowski. Certo, questa applicazione pratica corrisponde a quanto teorizzato da Rambaldo Melandri, ma ne è un’immagine persino più diretta e soprattutto vera, per quanto sia molto più da film della scena girata da Monicelli. Per contestualizzare, il giornalista si è ritirato da ESPN a settembre, rinunciando a uno stipendio annuale superiore ai $7 milioni, per diventare general manager della sua Alma Mater, St. Bonaventure University. Il suo obiettivo è quello di migliorare il programma sportivo dell’università, nel tentativo di far tornare la squadra maschile di pallacanestro – appartenente alla Atlantic-10 Conference – all’NCAA Tournament, incrementando fra le altre cose anche i fondi. E quale miglior modo di farlo, se non mettendo in vendita, per esempio, l’iPhone con il quale ha annunciato l’arrivo di Paul George e Kawhi Leonard ai Los Angeles Clippers, o le sue vecchie credenziali NBA? Proprio così, a partire dalla modica cifra di 5000 dollari è stato reso disponibile il suo cellulare usato, proprio quello dal quale è partita una Woj-Bomb, destinando i fondi ricavati a St. Bonaventure. Collezionismo? Estremizzazione e degenerazione del capitalismo? Genio? Follia? Questo non saprei dirlo, la certezza è che si tratti di qualcosa di così surreale che risulta impossibile non esserne attratti, come quando ci si trova a costeggiare un incidente avvenuto nell’altra corsia. Per questo, una piccola guida al “Museo Wojnarowski” è assolutamente necessaria ora che l’asta si è chiusa (anche se, tecnicamente, per molti oggetti le offerte sono ancora aperte), anticipando che ogni “reliquia” prevede la possibilità di ricevere un autografo integrato.

iPhone dal quale è partita la doppia notizia di Kawhi Leonard e Paul George ai Los Angeles Clippers: $5000

Sicuramente qualche tifoso degli Oklahoma City Thunder potrebbe farci un pensierino. Nell’estate 2019, Leonard ha firmato da free agent con i Clippers, reclutando anche Paul George, arrivato al costo di Shai Gilgeous-Alexander, Danilo Gallinari, 5 first-round pick e 2 pick swap – il vero apripista per il bottino di Sam Presti e il successo attuale di OKC. Queste due bombe sono state rese note al pubblico direttamente con qualche tocco sullo schermo dell’iPhone XR di Adrian Wojnarowski “a distanza di pochi istanti l’una dall’altra, intorno alle 2:00 del mattino”, come viene diligentemente specificato sul sito. Inoltre, dallo stesso dispositivo ha anche droppato:

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  • l’arrivo ai Brooklyn Nets di Kevin Durant e Kyrie Irving
  • l’arrivo di Anthony Davis a Los Angeles

Insomma, 5000 dollari per un telefono con un bel vissuto.

iPhone dal quale è partita la notizia della sospensione della stagione per COVID-19: $3250

Oltre all’annuncio del contagio di Donovan Mitchell e Rudy Gobert, la descrizione chiarisce anche che “tre mesi dopo, Woj ha usato lo stesso telefono per annunciare la formazione e la struttura del ritorno della NBA nella “Bolla”, e ha continuato a usarlo per tutto il tempo trascorso nella “Bolla” e durante il primo “Draft virtuale” a Bristol.”.

iPhone dal quale è partita la notizia della selezione di Victor Wembanyama: $2700

Quasi il più recente di quelli messi all’asta, dal quale è partito il sequel rispetto all’annuncio di Durant e Irving ai Nets: con questo dispositivo, a distanza di pochi giorni, è stato annunciato che il primo sarebbe finito ai Phoenix Suns e il secondo ai Dallas Mavericks all’altezza della trade deadline 2023. Ma soprattutto è stato usato per coprire la Lottery e il Draft 2023, quello della selezione di Victor Wembanayama come prima scelta assoluta ad opera dei San Antonio Spurs. Anche qui, qualche texano ci avrà fatto un pensierino – di San Antonio, non di Dallas, soprattutto dopo le recenti sciagure dei Mavericks.

iPhone dal quale è partita la notizia del ritiro di Wojnarowski: $1750

Personalmente, il mio preferito, nonché l’ultimo modello avuto da Woj prima di quello attuale. Se per gli altri è comprensibile una qualche memoria o attaccamento agli eventi in sé (con tanti soldi da buttare), questa è egomania pura, quasi 2000 dollari per una notizia sulle tue scelte lavorative è davvero crazy stuff. Certo, è Adrian Wojnarowski, chiunque abbia seguito l’NBA anche solo a partire dagli ultimi 5 o 6 anni non può non provare un qualche legame, ma vendere la cosa al pari di eventi che impattano l’ecosistema della Lega è un qualcosa di leggendario. Rispetto per la grande autostima.

Le credenziali

A proposito del sottile confine fra autostima elevata ed egomania, in questo caso ci si passeggia. Vendere i badge di riconoscimento, con i quali si è avuto accesso a eventi come Draft, Finals o All-Star Game è comprensibile, ma tutto assume ancora una certa stranezza a pensare che qualcuno possa collezionarli essendo di… Wojnarowski. Immaginate di inquadrare, per esempio, il suo badge identificativo di ESPN e di appenderlo al muro, in bella vista per i vostri convitati. Un cartellino con la faccia e il nome di un’altra persona appeso al muro, magari ignota agli ospiti che vi si trovano faccia a faccia, dal momento che si parla di un giornalista e non di un VIP a tutto tondo: non necessariamente qualcosa di equilibrato, visto dall’esterno. Ma De gustibus non est disputandum, perciò torniamo ai prezzi degli oggetti messi in vendita – per quel badge di ESPN c’è da strapparsi i capelli:

  • NBA Draft 2023 al Barclays Center di Brooklyn: Victor Wembanyama prima scelta assoluta – $925
  • NBA Draft 2024 al Barclays Center di Brooklyn: ultimo seguito da Wojnarowski – $1400
  • ESPN ID Badge di Woj usato tra 2017 e 2024 – venduto definitivamente
  • NBA Finals 2024 fra Boston Celtics e Dallas Mavericks, le ultime di Woj – $900
  • NBA Finals 2021 fra Phoenix Suns e Milwaukee Bucks – $750
  • NBA All-Star Game 2023 a Salt Lake City – $1000
FOTO: il badge ESPN di Woj, da Daps Bounty

A lume di candela con Wojnarowski

Questa è un’edizione limitata, nonché la vera chicca. Si può fare un’offerta per una videochiamata e soprattutto per una cena con Woj, entrambe includendo fino a 5 amici. Essendo le offerte limitate, il prezzo non è presente, così come la location, aspetto che non fa altro che lasciare ulteriore spazio all’immaginazione. Le possibilità, così come gli spunti di conversazione, sono infiniti, ed è garantita molta più chimica rispetto a un appuntamento concordato su Tinder, basta tirare fuori un po’ di pallacanestro e farlo parlare a manetta. La serata dei sogni.





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