“Ci sono migliaia di lavoratori da salvare”

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Ci sarà anche una delegazione dei balneari della costa livornese oggi, mercoledì 5 marzo, a Roma, per gli stati generali del turismo. Un appuntamento organizzato da Sib Confcommercio al quale parteciperà anche il ministro Matteo Salvini che, con la commissione europea, sta trattando in questi giorni il delicato tema delle aste e delle concessioni delle spiagge. Il tempo infatti stringe e il decreto attuativo in arrivo entro il 31 marzo è atteso per fare chiarezza sul futuro di tante imprese italiane del settore, ma anche sugli indennizzi, le modalità di rinnovo dei titoli concessori e la posizione dei funzionari locali. “Non ritengo che sia prioritario mettere a gare le spiagge, senza nemmeno indennizzare gli uscenti” ha detto ieri il titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine della nona edizione del meeting annuale dell’industria dello shipping e della logistica. Tra gli operatori del settore però i sentimenti prevalenti sono delusione e scoraggiamento, senza però alcuna volontà di arrendersi. 

“Un importante momento di confronto che arriva nel momento più difficile della storia della balneazione attrezzata italiana, dove vogliamo ribadire che non siamo né rassegnati né disposti ad accettare in silenzio una legge che riteniamo sbagliata, ingiusta e dannosa” ha spiegato il presidente del Sib Confcommercio Toscana Alberto Nencetti. “Dobbiamo far capire al Governo – ha aggiunto il direttore della Confcommercio Toscana Franco Marinoni -, ma più in generale alla politica, che non è questa la strada da seguire se davvero si vogliono salvaguardare decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori e aziende che rappresentano un modello di turismo e accoglienza unico al mondo”.

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“Il tempo stringe, e in assenza di chiarezza si rischia di andare incontro ad una stagione di contenziosi”

Per i balneari toscani e livornesi è infatti forte il grido di chiarezza “su tutti i punti lasciati in sospeso dalle legge sulle concessioni approvata lo scorso settembre, a partire dal calcolo degli indennizzi per le aziende operanti”. “Entro il prossimo 30 marzo – spiega Marinoni – il ministero delle Infrastrutture dovrà varare un decreto attuativo per definire il calcolo degli indennizzi ai gestori uscenti, ma il tempo ormai stringe. Serve estrema chiarezza anche sul fronte dell’applicazione della normativa a livello locale: in assenza di una disciplina omogenea ogni amministrazione sta legiferando in ordine sparso, e in molti casi i Tar si pronunciano in maniera diversa. Purtroppo dopo anni di attesa è stata partorita una legge sbagliata e conflittuale, che contribuisce ad alimentare l’incertezza sul futuro della categoria, andando a rischiare una stagione di contenziosi. Il Sib Confcommercio in Toscana per altro è schierato nel difendere l’atto formale della Regione Toscana, che è stata recentemente impugnata. Non accettiamo più che il nostro futuro sia deciso dalla magistratura e non dalla politica”.

In merito alla questione balneare infatti per Confcommercio finora è mancata una discussione non strumentale che che faccia riferimento alla durata e alle modalità di rinnovo delle concessioni “senza trascurare altri importanti aspetti, come la tutela e la salvaguardia della costa dal fenomeno dell’erosione o il miglioramento e potenziamento del salvamento”, ha spiegato il direttore generale delle due Confcommercio di Livorno e Pisa, nonché segretario nazionale Sib, Federico Pieragnoli. “A questo importante appuntamento, il primo del genere in Italia, parteciperanno rappresentanti delle imprese e istituzionali di ogni livello – ha aggiunto -. Vogliamo offrire un concreto contributo alla salvaguardia della balneazione attrezzata italiana e chiedere allo stesso tempo una soluzione legislativa corretta ed equilibrata per evitare di pregiudicare irrimediabilmente il futuro delle nostre imprese e le prospettive di crescita turistica del paese. D’altronde il Governo e la politica in generale, quando hanno voluto intervenire, lo hanno fatto in maniera rapida e determinata, come nel caso del provvedimento che ha escluso i circoli di società e associazioni sportive dilettantistiche dall’applicazione della Bolkestein. Un impegno che non guasterebbe anche quando si parla di imprese balneari”



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