Mentre Bruxelles si prepara all’ultimo decisivo round negoziale sul futuro dell’industria automotive europea, emergono i primi dettagli del piano d’azione che la Commissione Europea si appresta a presentare. Il documento, atteso per il 5 marzo, sembra voler imprimere una forte accelerazione alla domanda di auto elettriche, pilastro fondamentale della transizione ecologica nel settore dei trasporti.
Incentivi, finanziamenti e leasing sociale per spingere l’elettrico
La strategia europea punta a rafforzare la domanda attraverso una serie di “misure prioritarie”. Tra queste spiccano l’armonizzazione degli incentivi nazionali all’acquisto di veicoli elettrici, la creazione di nuove linee di finanziamento, lo sviluppo del leasing sociale per rendere accessibili le e-car a fasce più ampie di popolazione, l’attenzione al mercato dell’usato e il rinnovo delle flotte aziendali con modelli a zero emissioni. Un pacchetto di misure ampio e articolato che mira a superare le resistenze e a rendere l’auto elettrica una scelta sempre più attrattiva per i consumatori.
Focus sul “Made in Europe” per le batterie e infrastrutture di ricarica
Parallelamente al sostegno alla domanda, la Commissione sembra voler puntare con decisione sul “Made in Europe” per le batterie, componente cruciale nella filiera dell’auto elettrica. È atteso un pacchetto normativo specifico che preveda sostegni finanziari alle aziende europee del settore, incentivi al riciclo delle batterie esauste e la definizione di nuovi standard minimi di produzione, sganciati dalle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime. Un’attenzione particolare è riservata anche alle infrastrutture di ricarica, considerate un punto debole e un freno alla diffusione delle auto elettriche. Le associazioni di categoria hanno più volte denunciato gravi deficit infrastrutturali, e il piano europeo sembra voler affrontare di petto questa problematica.
Bruxelles apre alla flessibilità sugli obiettivi di CO2
Un segnale distensivo arriva da Bruxelles anche sul fronte delle emissioni di CO2. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’intenzione di proporre un emendamento mirato al regolamento sugli standard di CO2. L’obiettivo è concedere alle case automobilistiche tre anni di tempo, anziché la compliance annuale, per adeguarsi agli stringenti obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dall’UE. Una mossa che, nelle parole della von der Leyen, mira a trovare un “equilibrio” tra la necessità di mantenere la rotta sugli obiettivi ambientali e quella di dare “più respiro all’industria” in un momento economico complesso. La presidente ha sottolineato come gli obiettivi restino invariati, e le sanzioni per la non conformità confermate, ma si intende offrire maggiore “chiarezza” e “flessibilità” al settore. Parallelamente, ha aggiunto, si accelererà il lavoro sulla revisione del 2035, mantenendo la neutralità tecnologica come principio guida.
Reazione positiva da Stellantis: “Primo passo nella giusta direzione”
Le parole della Presidente von der Leyen sono state accolte con favore da Stellantis (nella foto, il presidente John Elkann). La casa automobilistica ha espresso apprezzamento per l’impegno e il pragmatismo dimostrato dalla Commissione, sottolineando come la flessibilità sugli obiettivi di CO2 rappresenti un “primo passo significativo nella giusta direzione” per preservare la competitività del settore, pur rimanendo fedeli all’elettrificazione. Stellantis ha inoltre auspicato una rapida trasformazione della proposta di emendamento in legge, evidenziando come questa iniziativa, insieme a ulteriori sostegni e investimenti, possa fungere da “vero acceleratore” per la transizione elettrica. L’azienda ha anche salutato con favore l’impegno della Commissione a sostenere i produttori europei di batterie, riconoscendo l’importanza di costruire “campioni europei” in settori strategici per garantire un’industria automobilistica forte, competitiva e indipendente.
Un dialogo aperto per il futuro dell’auto europea
L’incontro a Bruxelles e le dichiarazioni della Commissione sembrano aprire una fase di dialogo più costruttivo tra istituzioni europee e industria automobilistica. Il piano d’azione in fase di definizione si preannuncia ambizioso, con l’obiettivo di accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, sostenendo al contempo la competitività delle aziende europee e la libertà di scelta dei consumatori. Nelle prossime settimane e mesi, sarà fondamentale seguire da vicino l’evoluzione delle proposte e le reazioni degli Stati membri e degli altri attori del settore, per capire se questo piano d’azione riuscirà realmente a guidare l’industria automobilistica europea verso un futuro sostenibile e prospero.
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