Bidoni della raccolta differenziata fuori orario: chi deve essere multato?

Chi non rispetta i regolamenti comunali sulla raccolta differenziata in condominio rischia una sanzione amministrativa. Alcune volte ad essere multato è l’intero condominio, ma molto spesso le sanzioni riguardano comportamenti indisciplinati di singoli condòmini. In questo caso chi deve essere multato?

Occorre segnalare che l’amministratore di condominio non solo riceve il verbale quando non è stato identificato il trasgressore, ma ha anche alcuni obblighi di gestione riguardo alla raccolta differenziata nel condominio. In ogni caso, le sanzioni amministrative sono personali, dunque non è l’amministratore a dover pagare la multa, a meno che abbia concorso personalmente alla violazione. 

Il Tribunale di Napoli, nella recente sentenza n. 1059 del 31 gennaio 2025, ha stabilito che, in caso di esposizione dei bidoni dei rifiuti organici per strada fuori dagli orari consentiti, la sanzione amministrativa va contestata solo al singolo condòmino autore dell’infrazione. Vediamo perché.

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Il fatto 

Nel caso preso in esame, un Condominio è stato multato dalla Polizia Locale con la sanzione amministrativa pecuniaria di 514,50 euro, per aver collocato i bidoni della raccolta differenziata (rifiuti organici) sulla strada in orario non consentito dall’ordinanza sindacale.

L’amministratore di condominio si rifiuta di pagare e impugna l’ordinanza-ingiunzione di pagamento davanti al Tribunale. Secondo l’amministratore, il condominio non può ritenersi responsabile dell’infrazione, che va contestata al singolo condòmino che ha violato le regole. Il Tribunale di Napoli, come detto, ha accolto il ricorso ed annullato la multa.

Multa al condominio per la raccolta differenziata

Innanzitutto – osserva il giudice – il verbale redatto dalla Polizia Locale nei confronti del Condominio contiene un generico richiamo alla violazione delle ordinanze sindacali in materia di raccolta differenziata, sicché non è possibile capire quale norma è stata concretamente violata.

La condotta incriminata è la collocazione sulla strada pubblica dei bidoni per la raccolta differenziata (organico) in orario non consentito. Tuttavia, nel verbale non è indicata la norma specifica violata, non essendo sufficiente il generico richiamo ad ordinanze sindacali.

Va identificato l’autore dell’illecito

A ciò si aggiunge l’impossibilità di individuare l’Ente Condominio quale soggetto trasgressore di condotte contrarie alle regole in materia di raccolta differenziata. Questo è il passaggio più interessante della sentenza. 

Occorre ricordare infatti che, in tema di sanzioni amministrative, la responsabilità è personale (al pari della responsabilità penale) ed è punibile solo il responsabile del fatto. Detto in altri termini: l’autore dell’illecito amministrativo può essere esclusivamente una persona fisica, con esclusione altre entità, come società o enti in genere.

La norma di riferimento è l’articolo 3 della legge n. 689 del 1981, che prevede che nelle violazioni punite (come nel nostro caso) con una sanzione amministrativa, ciascuno è responsabile della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa. Questo significa che l’autore della violazione (e quindi il destinatario della sanzione amministrativa) può essere soltanto una persona fisica.

La circostanza che la persona fisica abbia agito come organo o rappresentante di una persona giuridica spiega rilievo solo al diverso fine della responsabilità solidale di quest’ultima, ai sensi dell’art. 6 della Legge citata (Cassazione civile, sez. III, 21/09/2000, n. 12497). 

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È punibile il singolo condòmino

Nel caso di specie, quindi, la Polizia Locale avrebbe dovuto identificare il singolo proprietario che ha lasciato per strada i bidoni della spazzatura in orario non consentito e contestare a lui soltanto l’infrazione e la relativa sanzione amministrativa.

Il Condominio non risponde degli illeciti amministrativi riconducibili a condotte dei singoli condomini. Da qui la decisione del Tribunale di annullare l’ordinanza-ingiunzione di pagamento con condanna del Comune al pagamento delle spese processuali.