Med Yacht Storage presenterà, entro i termini di legge, ricorso al Consiglio di Stato, opponendosi con determinazione a una sentenza del TAR che, se confermata, potrebbe ostacolare in modo significativo lo sviluppo della nautica e dell’economia locale.
Una cavillo blocca la crescita del territorio
Questa decisione solleva interrogativi sulle scelte amministrative adottate, le quali sembrano favorire interessi estranei alla crescita del territorio e alla valorizzazione delle sue risorse.
Il TAR della Liguria ha dichiarato infatti improcedibile il ricorso presentato da Med Yacht Storage, basandosi su una presunta carenza di legittimazione attiva della società, derivante dalla sua cancellazione dal registro delle imprese britannico.
Tuttavia, è fondamentale chiarire che la società non è stata cancellata definitivamente, bensì è attualmente in stato di “dormienza” e verrà riattivata nel pieno rispetto delle normative vigenti del Regno Unito. L’ordinamento britannico, infatti, prevede la possibilità di riattivare le società temporaneamente sospese, un aspetto che il Tribunale ha interpretato erroneamente come una “ricostituzione” ex novo dell’azienda.
Si tratta di un tecnicismo giuridico male interpretato che, se non corretto, impedirà la realizzazione di un progetto innovativo e unico nel suo genere, con ricadute economiche e occupazionali di grande rilievo.
Una base nautica per Mega Yachts, da 30 milioni di investimento
Il piano d’investimento, regolarmente depositato alla SIAE, prevede la creazione di una Base Nautica Protetta, dotata di servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché di un avanzato servizio di refitting per Mega Yachts di lunghezza compresa tra i 40 e i 120 metri.
Un’infrastruttura strategica che rappresenterà un punto di riferimento per la nautica di lusso, capace di attrarre investitori internazionali e di rafforzare il ruolo della Liguria nel settore della grande cantieristica.
L’investimento complessivo ammonta a 30 milioni di euro, con un impatto positivo diretto sull’economia locale e sulle opportunità di impiego. Med Yacht Storage continuerà con determinazione il proprio percorso per garantire che questo progetto possa essere realizzato.
Una decisione che penalizzerà il settore nautico, la crescita del territorio e le opportunità occupazionali
Questa sentenza non è solo una questione giuridica, ma avrà conseguenze concrete e tangibili per l’intero comparto economico della regione. Il progetto di Med Yacht Storage porterà alla creazione di almeno 50 posti di lavoro diretti, coinvolgendo operatori specializzati nel settore nautico, tecnici esperti e personale qualificato per la gestione della struttura. A questi si aggiungeranno le numerose opportunità lavorative nell’indotto, che si stima genererà almeno 150-200 nuove posizioni, coinvolgendo aziende fornitrici, servizi di logistica, ristorazione e turismo.
Si tratta di un’occasione di sviluppo che rischia di essere compromessa da una decisione discutibile e da un atteggiamento che appare incoerente rispetto ad altre scelte amministrative. Infatti, mentre Med Yacht Storage ha visto il proprio progetto ostacolato, altre concessioni sono state rilasciate con criteri molto meno stringenti.
Un esempio lampante è il rinnovo dell’area Eurocraft, avvenuto senza le rigidità applicate nei confronti del progetto di Med Yacht Storage. Questa disparità di trattamento genera legittime perplessità sulla coerenza e trasparenza delle decisioni adottate, alimentando dubbi sulla reale volontà di sostenere investimenti che potrebbero portare benefici significativi al territorio.
Si privilegiano opere infrastrutturali a vantaggio di Genova, a scapito di Savona
Mentre il progetto per la base nautica è stato bloccato, a Vado Ligure si sta procedendo con l’iter per lo spostamento di un impianto di betonaggio, destinato alla realizzazione della nuova diga del porto di Genova.
Ancora una volta, si conferma un atteggiamento volto a privilegiare investimenti infrastrutturali destinati a Genova, piuttosto che iniziative locali capaci di valorizzare le risorse del territorio savonese. Questa scelta segue un modello già visto in passato: Savona e Vado Ligure vengono penalizzate a vantaggio delle esigenze di espansione del porto genovese, a discapito dello sviluppo di attività economiche alternative, come la nautica e il turismo.
Le istituzioni locali devono interrogarsi sulla logica che sta dietro queste decisioni, che sembrano sistematicamente sacrificare le opportunità di crescita del ponente ligure, favorendo progetti industriali e logistici con un impatto molto più ridotto in termini di occupazione e valorizzazione territoriale.
È lecito domandarsi: perché l’Autorità Portuale ha ostacolato un investimento privato da 30 milioni di euro, mentre ha invece facilitato l’espansione di un cantiere legato alla cementificazione?
Med Yacht Storage presenterà il proprio ricorso e confiderà in un giudizio più attento del Consiglio di Stato
Med Yacht Storage procederà pertanto con il ricorso al Consiglio di Stato, fiduciosa che un nuovo esame della vicenda possa finalmente garantire un giudizio più equo e imparziale. La società continuerà a far valere le proprie ragioni affinché non venga compromesso un progetto strategico, che non solo favorirebbe l’economia locale, ma posizionerebbe la Liguria come un centro d’eccellenza per la nautica di lusso.
Il comparto nautico rappresenta un settore chiave per il futuro della regione, capace di attrarre investimenti, generare occupazione e valorizzare il territorio. Med Yacht Storage non accetterà che un’opportunità di tale portata venga sacrificata per motivazioni non adeguatamente fondate.
La battaglia continuerà, con determinazione e con la consapevolezza di portare avanti un progetto di valore per l’intera comunità.
Per informazioni aggiuntive è possibile contattare Med Yacht Storage ai seguenti riferimenti:
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