Entro il 2025 il primo missile ipersonico schierato dagli Usa

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L’U.S. Army schiererà la sua prima arma ipersonica a lungo raggio entro la fine dell’anno fiscale 2025 (ovvero entro settembre), come ha confermato mercoledì un funzionario della Difesa USA in una dichiarazione a Defense News. Il programma in questione è il Long Range Hypersonic Weapon (LRHW), sviluppato da un progetto in comune con l’U.S. Navy che prende il nome di Common Hypersonic Glide Body (C-HGB): un vettore ipersonico planante capace di sviluppare una velocità superiore a Mach 5 e poter effettuare manovre in volo (cambi di direzione e di quota).

Il C-HGB ha però subito ritardi: il piano di schierare l’arma nell’esercito degli Stati Uniti ha richiesto quasi due anni in più del previsto e la marina, che lo ha nominato Conventional Prompt Strike (CPS), ancora non vede una data per il suo primo imbarco sebbene a dicembre del 2024 sia stato completato con successo un test di volo end-to-end dalla Cape Canaveral Space Force Station, in Florida. Quello è stato il secondo test di volo compiuto nel 2024 ed è stato il primo che ha utilizzato un Battery Operations Center e un Transporter Erector Launcher (TEL).

Il primo sistema ipersonico negli Usa

L’U.S Army ha pianificato di schierare i propri vettori ipersonici lanciati da terra alla 1a Multi-Domain Task Force (MDTF), 5° Battaglione, 3° Reggimento di artiglieria da campo, 17a Brigata di artiglieria presso la Joint Base Lewis-McChord nello stato di Washington entro l’autunno del 2023. Sappiamo anche che l’esercito statunitense ha un altro reparto MDTF nel teatro indo-pacifico, e aveva l’intenzione di costruirne altri due, per un totale di cinque, di cui tre saranno focalizzati sulle operazioni nel Pacifico, uno in Europa, e uno avrà sede negli Stati Uniti a Fort Liberty, nella Carolina del Nord, e sarà in grado di dispiegarsi rapidamente dove necessario. Queste unità sono progettate per operare in tutti i settori – terra, aria, mare, spazio e cyberspazio – e sono completamente mobili per poter essere ridispiegate in breve tempo ovunque ve ne sia bisogno. Il piano dell’esercito statunitense è quello di completare tutte le unità MDTF entro la fine del 2028.

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Il C-HGB è composto dalla testata dell’arma, dal sistema di guida, dal cablaggio e dallo scudo di protezione termica e con questo annuncio si candida a essere il primo sistema missilistico ipersonico a essere schierato dagli Stati Uniti, colmando parzialmente un divario che li separa dalla Russia e dalla Cina, che possiedono vettori di questo tipo in servizio da tempo, come ad esempio il russo Kh-47M2 “Kinzhal” e il cinese DF-17.

Il problema della precisione

L’esercito statunitense ha lavorato con Dynetics di Leidos per costruire la base industriale per il C-HGB poiché il settore privato nazionale non ha mai costruito un’arma ipersonica. L’U.S. Army ha anche prodotto separatamente lanciatori, camion, rimorchi e il centro operativo campale necessari per mettere insieme la prima batteria di armi affidando a Lockheed Martin l’integrazione dei sistemi d’arma.

Gli Stati Uniti hanno attivamente perseguito lo sviluppo di armi ipersoniche come parte del loro programma di attacco globale rapido convenzionale (Prompt Global Strike) sin dai primi anni del 2000. Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno concentrato tali sforzi sullo sviluppo di veicoli plananti ipersonici, ovvero veicoli di rientro che vengono accelerati a velocità di crociera da un booster (un razzo) e poi proseguono planando e manovrando verso il loro bersaglio. La scelta di sviluppare questo tipo particolare di vettori solo a carica convenzionale, ha richiesto particolari sforzi per quanto riguarda la precisione: un’arma dotata di testata nucleare può essere efficace anche se non molto precisa per i noti effetti devastanti dell’esplosione atomica.

Gli sviluppi per la Marina

Secondo quanto sappiamo, gli Stati Uniti stanno conducendo ricerche, sviluppo, test e valutazione (RDT&E) su una serie di armi ipersoniche offensive e programmi di tecnologia ipersonica, tra cui i seguenti: il già citato Conventional Prompt Strike (CPS) per l’U.S. Navy; l’Offensive Anti-Surface Warfare Increment 2 (OASuW Inc 2), noto anche come Hypersonic Air-Launched OASuW (HALO) sempre per la marina; l’LRHW per l’esercito e l’Hypersonic Attack Cruise Missile (HACM) per l’U.S. Air Force, la quale ha abbandonato la prosecuzione dell’ARRW (Ari Launched Response Weapon) o AGM-183. Questi programmi sono destinati a produrre prototipi operativi, poiché attualmente non ci sono programmi registrati per armi ipersoniche.

Interessante notare gli sviluppi navali del C-HGB: i documenti di bilancio della Marina per l’anno fiscale 2025 evidenziano l’intenzione di adattare il CPS sui cacciatorpediniere di classe Zumwalt entro la fine dell’anno fiscale 2025, tuttavia, i funzionari del servizio hanno annunciato a novembre 2024 che tale traguardo sarebbe stato posticipato al 2027. Sebbene i funzionari della marina USA abbiano precedentemente avanzato piani per raggiungere una capacità operativa limitata di questi vettori sui sottomarini della classe Ohio già nel 2025 e sui sottomarini della classe Virginia entro l’anno fiscale 2028, nonché per schierare armi ipersoniche sui cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke, tali piani non si trovano negli attuali documenti di bilancio. La relazione annuale della direzione Test Operativi e Valutazione per l’anno fiscale 2024, rilevava che “non sono disponibili dati sufficienti per valutare l’efficacia operativa, la letalità e l’idoneità del prototipo CPS di fase 1”. A sottolineare il ritardo della versione imbarcata rispetto a quella terrestre anche il fatto che la U.S. Navy non ha richiesto finanziamenti per l’approvvigionamento del CPS nell’anno fiscale 2025.

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