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Una giornata, lo scorso mercoledì 26 febbraio, per la delegazione brasiliana che ha fatto visita ai servizi sanitari del territorio ferrarese presenti sul Distretto Socio-Sanitario Sud Est. La visita si inserisce nell’ambito del Laboratorio italo-brasiliano di formazione, ricerca e pratiche in salute collettiva realizzato dalla Regione Emilia-Romagna che, attraverso la cooperazione interistituzionale tra università, enti e servizi sanitari dei due Paesi, mira a offrire occasioni di crescita e confronto in un’ottica di reciproco miglioramento.
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Argenta è stata la prima tappa per i 60 professionisti d’oltreoceano, accompagnati dalla dottoressa Augusta Nicoli, che coordina questi scambi internazionali rapportandosi tra Regione, Università e Aziende sanitarie. Onori di casa a cura del sindaco Andrea Baldini, che ha ricordato tra l’altro il legame della città col Brasile (“una nostra frazione porta il nome di Anita Garibaldi”). La direttrice generale delle Aziende sanitarie ferraresi Nicoletta Natalini ha illustrato la situazione complessiva della sanità ferrarese partendo dalle caratteristiche socioanagrafiche della popolazione della provincia: anziana e con una scarsità densità popolativa, con forte incidenza di anziani soli, soprattutto in determinate aree, come ad esempio nel distretto del Sud Est.
Dai Cau alla rete di ambulatori
Quindi uno zoom sulla distribuzione delle strutture sanitarie in provincia. Le dottoresse Margherita Spatola, della Direzione infermieristica, e Carlotta Serenelli, del dipartimento Cure primarie, hanno illustrato proprio la strutturazione delle Case di Comunità e dei Cau. La rete degli Infermieri di famiglia e di comunità, che in provincia di Ferrara sono 62 suddivisi in 31 sedi, è stata presentata dalla direttrice assistenziale Marika Colombi e da Federica Borghesi, e molta importanza è stata attribuita al ruolo della Centrale operativa territoriale e della telemedicina.
Il dottore Marco Contoli ha dunque illustrato i progetti di Pneumologia territoriale e la rete degli ambulatori che, collegati tra loro in rete, erogano prestazioni e servizi all’insegna della prossimità. A titolo di esempio ha citato due progetti: il telemonitoraggio a distanza di persone in ossigenoterapia e il telemonitoraggio dei pazienti ventilati durante la notte. Il primo progetto prevede l’invio telematico del livello di ossigeno nel sangue del paziente e in caso di criticità consente interventi rapidi. Il secondo consente di verificare se l’apparecchio è acceso o meno e quindi l’aderenza del paziente alla terapia.
Il ruolo del medico di Medicina generale e la salute mentale
Fondamentale, nell’assistenza territoriale, il ruolo del medico di Medicina generale, come spiegato dalla dottoressa Rita Marchi, della Medicina di gruppo di Argenta. La delegazione si è dunque spostata a vedere la Casa di comunità di Portomaggiore-Ostellato dove ha visitato uno dei cinque Cau attivi in provincia. Una realtà, quella portuense, contraddistinta da una cospicua comunità di persone straniere, anche questo elemento di interesse per i professionisti brasiliani, che sono stati accolti dal sindaco di Portomaggiore Dario Bernardi e dalla sindaca di Ostellato Elena Rossi.
L’intera Casa di Comunità, che ospita anche una struttura per la salute mentale, nonché le caratteristiche architettoniche della struttura, hanno a loro volta destato un forte interesse. La visita è ulteriormente proseguita verso la sede Ifec di Mezzogoro, con l’accoglienza della sindaca di Codigoro Alice Zanardi che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa. A Mezzogoro era inoltre presente Antonio Cesare Guzzon, presidente del Comitato consultivo misto del Sud Est.
Le esperienze di scambio
Termine della giornata a Goro, con la sindaca Maria Bugnoli che ha accolto gli ospiti, per uno sguardo antropologico sul Delta del Po con una conversazione sul Delta del Po e le zone amazzoniche, realizzata in collaborazione con Unife. Ad accompagnare la delegazione per l’intero tour, la direttrice generale Natalini insieme alla dottoressa Colombi e alla direttrice di distretto Sud Est Rita Maricchio.
“Siamo molto orgogliosi – ha commentato Nicolini – che Ferrara sia stata scelta per questa visita della delegazione brasiliana, che sta partecipando al Laboratorio regionale. Abbiamo mostrato quanto fatto sul fronte della Medicina territoriale, comprendente anche varie esperienze innovative presenti nella nostra realtà, come ad esempio gli Ifec. Credo che la crescita nasca dall’arricchimento reciproco, e che quindi esperienze di scambio come questa siano importanti per entrambi gli interlocutori”.
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