La Certificazione Unica 2025 deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 17 marzo 2025, con una proroga al 31 marzo per i redditi da lavoro autonomo artistico o professionale. In caso di ritardo, sono previste sanzioni, ma è possibile sanare l’errore con il ravvedimento operoso.
Ogni anno, i sostituti d’imposta devono trasmettere la Certificazione Unica (CU) all’Agenzia delle Entrate e consegnarla ai percipienti. Questo documento certifica i redditi erogati e le relative ritenute fiscali e previdenziali applicate nell’anno precedente. Per il 2025, il termine generale è fissato al 17 marzo, mentre per i redditi da lavoro autonomo derivanti da attività artistiche o professionali si avrà tempo fino al 31 marzo.
La mancata trasmissione nei tempi stabiliti può comportare sanzioni economiche, ma è possibile rimediare con il ravvedimento operoso, riducendo le penalità previste. Vediamo nel dettaglio scadenze, sanzioni e modalità di regolarizzazione.
Scadenze Certificazione Unica 2025
L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento n. 9454 del 15 gennaio 2025, ha definito le date entro cui deve essere trasmessa la CU 2025:
- 17 marzo 2025 → scadenza ordinaria per la trasmissione delle certificazioni uniche relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati, pensioni e altri compensi soggetti a ritenuta d’acconto.
- 31 marzo 2025 → scadenza per la trasmissione della CU relativa a redditi da lavoro autonomo derivanti da attività artistiche o professionali.
Oltre a questi termini, la CU deve essere consegnata anche ai percipienti entro le stesse date, affinché possano utilizzarla per la compilazione della dichiarazione dei redditi 2025.
Sanzioni per l’invio tardivo della CU 2025
Il mancato rispetto delle scadenze comporta sanzioni amministrative che variano in base al ritardo con cui viene effettuata la trasmissione:
- Entro 60 giorni dalla scadenza → multa di 100 euro per ogni certificazione inviata in ritardo, con un massimo di 50.000 euro per sostituto d’imposta.
- Oltre 60 giorni dalla scadenza → multa di 200 euro per certificazione, con un tetto massimo sempre pari a 50.000 euro.
- Mancata trasmissione della CU → in caso di omessa trasmissione o invio con dati errati che impediscano l’utilizzo della dichiarazione precompilata, la sanzione raddoppia.
Come evitare le sanzioni con il ravvedimento operoso
Per evitare di incorrere nelle sanzioni previste, i sostituti d’imposta possono usufruire del ravvedimento operoso, ovvero la possibilità di sanare la violazione con il pagamento di una sanzione ridotta. Il meccanismo prevede diverse riduzioni in base al ritardo con cui viene sanato l’errore:
- Entro 15 giorni dalla scadenza → sanzione ridotta a 1/10 del minimo (10 euro per certificazione).
- Entro 30 giorni dalla scadenza → sanzione ridotta a 1/9 del minimo (11,11 euro per certificazione).
- Entro 90 giorni dalla scadenza → sanzione ridotta a 1/8 del minimo (12,50 euro per certificazione).
- Entro un anno dalla scadenza → sanzione ridotta a 1/7 del minimo (14,28 euro per certificazione).
Per avvalersi del ravvedimento operoso, il contribuente deve effettuare spontaneamente il pagamento della sanzione ridotta e regolarizzare l’invio della CU.
Come trasmettere correttamente la Certificazione Unica 2025
Per evitare sanzioni, è fondamentale rispettare la procedura di trasmissione, che può avvenire in due modalità :
- Direttamente dal sostituto d’imposta, tramite il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate.
- Tramite intermediari abilitati, come commercialisti o consulenti fiscali.
L’invio deve essere effettuato in modalità telematica e deve contenere tutti i dati fiscali e contributivi richiesti per consentire il corretto controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Certificazione Unica 2025 in sintesi
La Certificazione Unica 2025 è un adempimento fondamentale per i datori di lavoro e i sostituti d’imposta. Per evitare sanzioni salate, è essenziale rispettare le scadenze previste o, in caso di ritardi, ricorrere tempestivamente al ravvedimento operoso per ridurre le penalità . Conoscere le modalità di trasmissione e gli strumenti a disposizione per sanare eventuali errori permette di affrontare con maggiore serenità questo obbligo fiscale.
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