Al San Cataldo sboccia l’idea dell’arte

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di Sabrina Esposito

IL BANDO DI CONCORSO

La realizzazione e il posizionamento di opere d’arte all’interno del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto non sono solo espressione della volontà dell’ente Regione di integrare la struttura ospedaliera con un ambiente che esprima la cultura, la storia e la bellezza della città, ma sono anche un preciso obbligo di legge, una prescrizione risalente al 1949, che prevede, come sanzione per la sua inosservanza, la impossibilità di collaudare l’opera pubblica realizzata. Con questa precisazione il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha voluto presentare in conferenza stampa il bando di concorso destinato ad artisti italiani e internazionali che vogliano arricchire con le loro opere gli spazi esterni ed interni del San Cataldo. «Considero Taranto come la città dell’arte, della bellezza e della visione strategica italiana ed europea, ha detto Emiliano, e noi vogliamo il massimo per questa città; vogliamo, cioè, che gli artisti siano chiamati a partecipare ad accrescere la bellezza di una città che è stata in antichità una delle capitali culturali del Mediterraneo; una città che oggi vanta diversi asset fondamentali dal punto di vista industriale, della formazione, della cultura. Taranto è la città su cui stiamo puntando per la riscossa d’Italia».

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Le opere d’arte potranno essere realizzate utilizzando diverse tecniche, scultura, pittura, mosaico, fotografia, forme multimediali interattive e dovranno saper coniugare tradizione e innovazione, mantenendo un forte legame con il territorio e rispecchiando la filosofia che ha ispirato l’architettura dell’ospedale.

Tre le aree tematiche prescelte: la Magna Grecia, con la celebrazione della preziosa e ricchissima eredità culturale della città, simbolo della civiltà di appartenenza; il mare, simbolo di vita, avventura, lavoro e sogno; infine, il territorio tarantino e le sue bellezze naturalistiche. Tra queste particolare rilievo viene riservato all’ulivo, simbolo di rinascita, pace e forza vitale, pianta che evoca il forte legame con la terra, la vita e la resilienza, esattamente come il percorso che ogni paziente deve seguire per arrivare alla piena guarigione.

Il direttore dell’Area Gestione Tecnica dell’Asl di Taranto, l’ingegner Paolo Moschettini, ha puntualizzato che, prescrivendo la legge la destinazione dello 0,08 per cento dell’importo appaltato per la realizzazione dell’opera pubblica ad investimenti integrativi in ambito artistico e culturale, al bando sono stati destinati circa 800mila euro, che serviranno per posizionare due opere d’arte all’esterno, precisamente dove si trovano le sei colonne antistanti l’ingresso principale, e saranno quelle ispirate alla Magna Grecia; quattro al piano terra, dove sarà creata la cosiddetta “Hospital Street”, e si tratterà delle opere a tema “mare”; e le ultime quattro, a tema “territorio”, tra il primo e il secondo piano. Gli artisti interessati a partecipare potranno presentare la propria proposta artistica entro il prossimo 20 marzo. Scaduto questo termine, si insedierà la commissione giudicatrice, che sceglierà le opere in base al loro valore per l’80 per cento, e per il restante 20 per cento sulla base dei curricula degli artisti. Il bando e tutti i documenti del concorso sono accessibili all’indirizzo http://www.empulia.it.

L’assessore regionale alla cultura Viviana Metrangola ha salutato questa iniziativa come un’occasione per rendere l’ospedale un luogo più accogliente e piacevole, secondo il principio dell’umanizzazione della cura e in ossequio alle politiche di welfare culturale della Regione Puglia. «Si tratta, ha dichiarato, di un allineamento alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui l’arte contribuisce al benessere e alla qualità di vita delle persone. Inoltre, il bando si caratterizza per lo spiccato valore socio-culturale che rinviene proprio dalle tre aree tematiche prescelte, offrendo così l’opportunità di riflettere su come la conoscenza possa diventare motore di sviluppo culturale più consapevole e inclusivo».

Nell’occasione il direttore generale dell’Asl Taranto, Vito Gregorio Colacicco, ha annunciato che all’interno dell’ “Hospital Street” verranno allestiti anche spazi espositivi aventi la funzione di rendere visibili i reperti archeologici venuti alla luce attraverso le indagini archeologiche condotte all’interno del lotto su cui insiste il nuovo ospedale. L’allestimento sarà curato dalla sede tarantina della Sovraintendenza nazionale per il patrimonio culturale e subacqueo, ieri rappresentata dalla dottoressa Annalisa Biffino.

IL FUTURO INDUSTRIALE DI TARANTO

Il governatore della Puglia invita tutti gli attori della politica a riflettere come Taranto in questo momento sia la città più importante d’Italia, perché a Taranto, ne è convinto, si giocano le partite dell’aerospazio, della transizione energetica e del rilancio della siderurgia italiana. Questo il motivo per cui il presidente Emiliano ha voluto convocare per lunedì prossimo le forze sindacali per discutere le più scottanti questioni ancora sul tappeto: il futuro di Leonardo, e il possibile nuovo piano industriale che possa salvaguardare l’operatore del settore aerospaziale, e i probabili scenari riguardanti il trasferimento dell’acciaieria tarantina a nuovi acquirenti, oltre a questioni ultra provinciali che investono i territori di Brindisi e Bari. Emiliano ha anche annunciato che il 5 marzo sarà dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso proprio per discutere di ex Ilva, affinchè si chiariscano gli obiettivi da perseguire e i contenuti del piano di prevenzione del danno sanitario, apertamente incompatibile con l’attuale visione dei commissari, che starebbero tentando comprensibilmente di consegnare ai possibili acquirenti una situazione economicamente facile da gestire. «Non possiamo concordare su questo, ha spiegato Emiliano, perché riteniamo che l’unica garanzia per gli eventuali soggetti subentranti sia la presenza dello Stato nella compagine societaria che gestirà la fabbrica; solo così si potranno coniugare le esigenze di tutela della salute con quella dei profitti». Intanto, però – ha detto Emiliano – gli investimenti sulla decarbonizzazione sarebbero stati bloccati, prima dal ministro Fitto, che ha definanziato la realizzazione dei due forni elettrici, e poi dal silenzio che circonda questa proposta, con il rischio di sanzione all’Italia da parte dell’Unione per il mancato avvio del relativo bando.

LA SANITA’ TARANTINA

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per le aziende

 

Il Presidente Emiliano ha voluto fare il punto della situazione degli interventi sulla sanità tarantina, ricordando che per la carenza del personale sanitario la Regione avrebbe già fatto il possibile. Interpellato il ministro della salute Orazio Schillaci, su questo e su altre importanti questioni, si resta in attesa di risposta, mantenendo cauto ottimismo sulla proposta di mantenimento del secondo punto di Pronto Soccorso all’Ospedale Moscati di Taranto, anche dopo il trasferimento di personale e strutture dal SS. Annunziata al San Cataldo, al quale serviranno, secondo semplici calcoli basati sull’estensione e la capienza della nuova struttura, almeno altre mille unità in aggiunta. Quanto alla calendarizzazione del trasferimento delle strutture amministrative, il mese indicato è quello di luglio.

«Siamo consapevoli, ha detto Emiliano, che siamo in una situazione economica drammatica, perché il governo Meloni ha sottratto alla Puglia 60 milioni di euro che potevano servire per affrontare i gravi problemi sofferti dal settore della sanità, ma auspico che per Taranto si arrivi a individuare un patto di solidarietà di tutti i tarantini, per dare alla città una guida autorevole, di grande profilo, che si faccia rispettare in tutta Italia e in tutta Europa».

«Del resto, ha concluso, Taranto è la città in Italia e credo in Europa, dove occorre investire la più alta cifra mai accumulata della storia; è un’occasione da non lasciare sfuggire».

 

I NUMERI DEL NUOVO OSPEDALE

Area di intervento 260.000 mq

Volume di progetto 603.000 mc

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Superficie coperta 42.900 mq

Superficie aree sanitarie 138.000mq

Parcheggi pubblici – 1116 posti auto

superficie 39.669,10 mq

Parcheggi privati – 1170 posti auto

superficie 51.691 mq

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723 posti letto

70 ambulatori

28 sale di diagnostica

21 sale operatorie

28 posti di terapia intensiva

190,87 mq per posto letto

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