Banca Popolare Pugliese, approvato il bilancio 2024 con un utile netto di 19 milioni 

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Bpp, da sinistra, il direttore generale Mauro Buscicchio e il presidente Vito Antonio Primiceri

Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare Pugliese, nella seduta del 28 febbraio u.s., ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31.12.2024. L’anno appena trascorso, a fronte di una perdurante, sia pur modesta, espansione dell’economia mondiale e di un’ulteriore contrazione dell’inflazione e del livello dei tassi di interesse, non è riuscito ad archiviare le tensioni geopolitiche in atto. L’Area euro è cresciuta dello 0,90% e l’Italia di un più modesto 0,50%. Nel contesto economico di riferimento, caratterizzato da luci e ombre, la Banca ha continuato a operare dando attuazione alla strategia e alle iniziative progettuali previste dal Piano Industriale 2023-2025, mirate all’ulteriore rafforzamento organizzativo, operativo e alla migliore gestione dei rischi.

Situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2024

I dati patrimoniali ed economici di seguito riportati sono confrontati con i corrispondenti dati dell’esercizio 2023, redatti conformemente ai principi contabili internazionali.
I crediti netti verso clientela ordinaria ammontano, al 31 dicembre a 3.184 milioni di euro e registrano, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un incremento di 45,20 milioni di euro (+1,44%).
I crediti deteriorati lordi, pari a 200 milioni di euro, rappresentano il 6,09% dell’ammontare complessivo dei crediti (al 31 dicembre 2023 rispettivamente 240 milioni di euro e 7,31%). Il tasso di copertura al 31 dicembre 2024 si ragguaglia al 42,18% e quello dei crediti in sofferenza al 55,80%.
La raccolta complessiva da clientela, pari a 5.390 milioni, risulta in incremento di circa 135,39 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 (+2,58%); la raccolta diretta ha registrato un incremento di 83,56 milioni rispetto a fine 2023 (+2,15%) e la raccolta indiretta un aumento di 51,83 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 (+ 3,8%).
Il margine di interesse al 31 dicembre 2024 si attesta a 121,69 milioni (133,15 milioni al 31 dicembre 2023) e il margine di intermediazione a 165,27 milioni (171,06 milioni al 31 dicembre 2023).
I costi di struttura ammontano a 107,89 milioni di euro, in decremento di 4,21 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 (-3,76%), le rettifiche di valore per rischio di credito su attività finanziarie e gli accantonamenti sono pari a 28,05 milioni (+12,86% rispetto al 31 dicembre 2023).
L’utile netto al 31 dicembre 2024 è pari a 19,06 milioni (22,10 milioni al 31 dicembre 2023).
Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024 (compreso l’utile in formazione) risulta pari a 377,23 milioni di euro registrando un incremento di 11,21 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. La Banca conferma la propria solidità patrimoniale, con gli indici patrimoniali che si collocano su livelli elevati con il CET1, il TIER1 ed il TOTAL CAPITAL RATIO rispettivamente del 19,877% (phase in) e del 19,770% (fully loaded), ben al di sopra del minimo regolamentare richiesto.
Gli indicatori di liquidità LCR e NSFR a fine 2024 sono oltre i requisiti regolamentari, attestandosi, rispettivamente, a 167,69% e 147,30%.
Nella stessa seduta il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea dei Soci, fissata in prima e seconda convocazione il 26 e 27 aprile p.v, la distribuzione di un dividendo ai Soci di euro 0,15 per azione.
«La Banca ha concluso un anno impegnativo, caratterizzato dal proseguimento e completamento delle iniziative previste dal Piano Industriale 2023-2025 e dal raggiungimento di risultati positivi con un utile di 19,06 milioni di euro, un ROE del 5,32% e un Cost Income del 68,18%. L’obiettivo per il 2025, ultimo anno del Piano Industriale, è quello di consolidare i risultati ottenuti e di migliorare ulteriormente l’efficienza organizzativa, la gestione dei rischi (inclusi quelli climatici e ambientali) e l’attenzione al cliente», afferma il direttore generale Mauro Buscicchio.
«I risultati raggiunti ci permettono di guardare con sufficiente ottimismo al futuro pur nella speranza che il contesto economico, già incerto a causa dei conflitti in corso e della stentata crescita, non venga ulteriormente danneggiato dalla guerra dei dazi e da un possibile aumento dei prezzi delle materie energetiche», afferma il presidente Vito Antonio Primiceri. «Nonostante il quadro economico, la missione della Banca resterà quella di continuare ad essere centro di creazione e distribuzione di valore, preservando una solida patrimonializzazione e un profilo di rischio che garantiscano una sana e prudente gestione aziendale».

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