Salvini elogia Trump dopo scontro con Zelensky: “Forza”. Meloni: “Divisioni ci indeboliscono”

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Il leader della Lega ha elogiato il presidente americano dopo la lite con il premier ucraino alla Casa Bianca. “”Obiettivo pace, basta con questa guerra! Forza Donald Trump”, ha scritto. “Puro bullismo istituzionale”, ha commentato invece Elly Schlein: “Meloni scelga da che parte stare”.

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“Obiettivo pace, basta con questa guerra! Forza Donald Trump”. Sono le parole di Matteo Salvini  dopo lo scontro tra il presidente degli Stati Uniti e il premier ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader della Lega ha elogiato il tycoon condividendo sul suo profilo X il video della lite alla Casa Bianca.

Nell’incontro dentro lo Studio Ovale il presidente americano ha rivolto dure parole nei confronti di Zelensky accusandolo di non essere riconoscente verso gli Usa e di “non avere le carte di mano” per un accordo. “Dovete ringraziarci”, ha detto. “State giocando con le vite di milioni di persone, giocando con la Terza guerra mondiale, quello che stai facendo è una mancanza di rispetto per il nostro Paese”.

In tarda serata sono arrivate anche le dichiarazioni della presidente del Consiglio. “Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno”, ha detto Meloni. “È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”, ha aggiunto.

Quanto accaduto tra Washington e Kiev ha scatenato la reazione indignata delle opposizioni, che si sono scagliate contro il presidente americano. “Trump ha scelto di stare con Putin, ha umiliato con violenza inaudita un popolo aggredito da un dittatore in un’imboscata che è puro bullismo istituzionale contro il Presidente Zelensky. Il governo italiano esprima solidarietà e sostegno al popolo ucraino e al suo presidente. Giorgia Meloni non può più procrastinare la scelta: o con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici o con la democrazia e l’Europa”, ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein. 

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che si tratta di “un momento di grande tensione, per questo bisogna tenere i nervi saldi, reagire con grande calma e vedere quale sarà l’evoluzione dopo questo colloquio, che certamente non è andato bene”, ha dichiarato ai microfoni di Radio Uno. “Vediamo come si sviluppa la situazione anche della trattativa che ci dovrà essere tra Stati Uniti, Russia, anche l’Ucraina ci dovrà essere, ed anche l’Europa, che deve essere unita e parlare con una voce sola. È un passaggio delicato, dobbiamo essere molto prudenti”, ha aggiunto.

Secondo Giuseppe Conte “andava assolutamente evitato lo scontro che è avvenuto alla Casa Bianca a favore di telecamere: rischia di avvantaggiare Putin, nel complesso negoziato che è stato avviato. Questo negoziato deve essere affrontato e portato avanti tutelando duramente ed efficacemente le ragioni dell’Ucraina, che rimane il Paese aggredito”, ha scritto su X il leader del Movimento 5 Stelle. “Anche per questo occorreva un’Europa forte e in prima linea per i negoziati di pace e non un’Europa subalterna a Washington, che ha inseguito in questi anni la folle strategia dell’escalation militare e delle armi a oltranza. Una strategia fallimentare che ora condanna l’Europa e l’Italia a una totale irrilevanza davanti a questi sviluppi. Con un’aggravante per il nostro Paese: di Meloni si sono perse proprio le tracce”, ha concluso.

Come Schlein, anche il leader di Azione Carlo Calenda ha parlato di bullismo per definire l’atteggiamento tenuto da Trump e dal suo vice Jd Vance. “Bulli che aggrediscono nello studio ovale, davanti alla stampa, un leader coraggioso che guida un popolo che difende la sua libertà dall’agressione di un dittatore assassino. A questo sono ridotti gli USA oggi. I leader europei dovrebbero mostrare meno compiacenza e più forza. I bulli si affrontano così. #StandWithUkraine oggi e sempre”, ha scritto su X.

“Qualcuno immaginava che Zelensky sarebbe stato remissivo e arrendevole. Ma ha chiaramente detto che prima si definiscono le condizioni di sicurezza dell’Ucraina (e dell’Europa) e poi si parla di business”, ha commentato Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato. “Ora non può essere lasciato solo, e l’Europa deve assolutamente fare la propria parte. E, in proposito, dopo quello che è successo la premier Meloni non può rifugiarsi nel silenzio. Dopo che Tusk e Macron sono usciti per stigmatizzare e prima del vertice di Londra lei rimane silente senza chiarire in Parlamento?”, ha aggiunto.

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“Lo diciamo da mesi. Ma dopo quello che è successo questa sera alla Casa Bianca, è più urgente che mai la costruzione di una Unione Europea vera, seria, Politica. Senza Politica, con la p maiuscola, il mondo rischia l’impazzimento. Sveglia, Europa”, ha scritto il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

“Nello studio ovale è andata in scena la rappresentazione plastica del bullismo diplomatico con cui la nuova amministrazione americana intenderebbe governare il mondo. Trump bullizza e umilia Zelensky e attraverso di lui il popolo ucraino che da tre anni resiste alla violenta aggressione russa, difendendo i confini e con essi i valori dell’Europa”, ha commentato il segretario di +Europa, Riccardo Magi. “Cosa ne pensa Meloni dell’atteggiamento indegno del suo amico Trump verso Zelensky? La premier condannerà l’atteggiamento del presidente americano o fuggirà anche stavolta facendo finta di nulla?”, ha domandato.

Per l’europarlamentare Pd Matteo Ricci, lo spettacolo messo in piedi oggi da Trump è un esempio di “arroganza al potere”. “Altro che buon negoziatore. Trump in diretta tv manca di rispetto a una intera nazione, attaccando frontalmente il suo presidente. Risultato? Saltano gli accordi e Putin si rafforza. Cosa ne pensano Meloni e gli amici italiani di Trump”, ha chiesto il dem. “Uno spettacolo indegno e spaventoso il presidente Usa che si comporta da bullo contro il presidente di un paese europeo invaso e martoriato”, ha aggiunto  Debora Serracchiani. “Anche Meloni dovrebbe essere preoccupata e capire che l’unica sponda solida è la nostra Europa. Trump e Putin sono sempre più vicini e sembrano sempre più simili. Confidiamo in noi e nelle forze americane che credono nella democrazia e nella libertà”.

“Donald Trump ha invitato il Presidente Zelensky alla Casa Bianca credendo di intimidire il presidente ucraino. Pensava che fosse un rituale farsa, e invece Zelensky si è presentato lì da vero capo di Stato in difesa dei diritti del suo paese”, ha dichiarato Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia Viva. “Trump, con fare da bullo, voleva imporre le sue condizioni di pace, ma non ha considerato il coraggio e la fermezza di Zelensky. Che sia un esempio anche per l’Unione Europea tutta. Bisogna agire uniti e senza cedere ai ricatti. Cominciamo dalla piazza per l’Europa nelle città italiane”.

“Dopo le oscenità su Gaza, ora l’intimidazione, la minaccia, l’umiliazione in mondovisione del leader del popolo ucraino, popolo aggredito. L’Europa ora deve proporre un’idea di pace, di giustizia, di libertà, di relazioni internazionali che non lasci il campo a queste di Trump”, ha scritto su X Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd. Anche per Enzo Amendola quanto accaduto oggi rappresenta “un’aggressione diplomatica vergognosa in diretta tv. Rispetto per un popolo aggredito e solidarietà a una nazione invasa sono merce rara per Trump. Alla Casa Bianca il mondo alla rovescia: i più forti che colpiscono solo i deboli. Nel silenzio degli alleati di Trump in Italia”, ha scritto il capogruppo democratico nella commissione Esteri della camera. “Due parole al presidente americano Donald Trump: sei un pericolo per la democrazia. Noi stiamo con l’Ucraina, per la pace e per l’Europa”, ha commentato Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare.





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