“Tam tam” per invadere Napoli e “fare un macello”, rafforzate le misure di sicurezza

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NAPOLI – Il tam-tam per “invadere” Napoli domani, in occasione del big-match contro l’Inter, e “fare un macello”, è partito nei giorni scorsi e nelle ultime ore è diventato assordante nelle chat e sui social dei ‘maranza’, bulli delle periferie delle metropoli del nord, che in gruppo si divertono a fare risse e a compiere azioni vandaliche, utilizzando uno slang tutto loro e l’abbigliamento dei trapper.

La vicenda è monitorata a Napoli dalle forze dell’ordine e dalle autorità impegnate a garantire la sicurezza di una partita di per sè delicata: già nei giorni scorsi è stata vietata la vendita dei biglietti ai tifosi interisti residenti in Lombardia e ora è spuntata quest’altra grana.

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in vista del possibile arrivo in treno di soggetti “con asseriti intenti provocatori”, ha convocato nel pomeriggio un Comitato disponendo “ulteriori misure di ordine e sicurezza pubblica”, rispetto alle attività di prevenzione e controllo già avviate, per “scongiurare eventuali episodi di violenza o di illegalità”.

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Tutto ciò anche in relazione al fatto che per la partita di domani si prevede “un massiccio afflusso di tifosi”. In prima linea nel prevenire possibili problemi c’è la Digos di Napoli, che subito dopo il lancio della challenge ha intensificato, in raccordo con altre questure, i monitoraggi su strada e sul web. Al momento, tuttavia, non emergono criticità, al di là dei “botta e risposta” e delle esternazioni di vario tenore sui social. Che non cessano. La ‘challenge’ è partita da Torino, dove un giovane e popolare streamer ha diffuso un video, ovviamente diventato virale, in cui lancia la sfida: “stiamo chiamando tutti i ‘maranza’ che ci sono in Italia per scendere tutti insieme al Sud”. “A tutti quelli del Sud che si esaltano dicendo ‘noi abbiamo questo’ (qui mima il gesto di premere il grilletto di un’arma da fuoco – ndr) rispondiamo che è roba da film. La vita reale è un’altra. Totò Riina ci ha lasciato anni fa. Noi vi faremo vedere la vita reale. Se salite al nord vi scippiamo ‘o telefonin’. Vi faremo vedere la vita reale, non i film e le fantasie”.

L’autore è un 24enne di origini marocchine. E’ arrivato a Torino da bambino e ha vissuto nel quartiere Barriera di Milano. Dal 2019 realizza video con provocazioni e bravate. Come questo, appunto, che è rimbalzato sui social ed è stato imitato da diversi altri maranza che hanno prodotto filmati contenenti annunci violenti, con toni provocatori e di sfida: “Sud preparati, il 1 marzo arriviamo noi e sarà guerra. Tutti con il Frecciarossa, prima tappa Roma, poi Napoli e Sicilia… Faremo un macello e scapperanno tutti… perché quelli del Sud parlano male di noi del Nord”.

Le risposte di alcuni ragazzi del sud, dello stesso tenore, non si sono fatte attendere. Inquietante quello che scrive un giovane: “Stamm tutt pronti… ve scassammo, maranza, ve facimme capì comm’è ‘o sistema”. E un altro: “Domani tutti a Scampia per ospitare i maranza a modo nostro, poi la sera fuori allo stadio a Fuorigrotta. Vogliono far casino con le nostre donne e tutto questo non lo dobbiamo permettere”. Dalla politica sono arrivati diversi appelli a non prendere sotto gamba queste minacce e contro-minacce virtuali. Ieri il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli ha parlato di “sfide inquietanti e da monitorare per evitare scontri in piazza”, aggiungendo di aver “allertato le autorità locali e nazionali”. “Dobbiamo evitare che Napoli sia tenuta in scacco da questi ‘fenomeni’”, gli ha fatto eco il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, che ha interpellato Piantedosi. Ed oggi il consigliere comunale di Napoli Luigi Musto ha invitato il sindaco Manfredi a coinvolgere lo stesso ministro perchè “bisogna intervenire subito, prima che questa folle minaccia possa trasformarsi in qualcosa di più grave e violento”.

Il leghista Calamessa: “Maranza minacciano di invadere Napoli. Interrogazione a Piantedosi’

“Decine di giovani e giovanissimi abbigliati come trapper e appartenenti a gruppi di maranza hanno lanciato sui social una sfida al Sud: ‘Il primo marzo invaderemo Napoli… faremo un macello’. Sono questi i messaggi di violenza raccolti in decine di video su Tik Tok dove si annunciano risse di piazza, fra minacce e avvertimenti rivolti a ragazzi napoletani. Una sfida che preoccupa sia perché da Napoli sono già arrivate le repliche (‘Venite, vi aspettiamo, ma non vi servirà il biglietto di ritorno’), sia perché sabato 1 marzo si giocherà la sfida scudetto tra Napoli e Inter. Per questo, vista l’attenzione che la Lega e questo governo dimostrano sul tema delle baby gang, presenterò oggi stesso un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dobbiamo evitare che Napoli sia tenuta in scacco da questi ‘fenomeni’, soliti postare video carichi di odio e inni alla violenza, che minacciano seriamente la sicurezza nelle nostre città”. A dichiararlo in una nota è il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, coordinatore provinciale di Napoli e Avellino.

Consigliere Napoli: “La sfida dei ‘maranza’ è gravissima”

“La sfida lanciata dai cosiddetti maranza, nei confronti dei giovani del sud, in occasione della gara di sabato Napoli-Inter è gravissima e non va sottovalutata”. Lo afferma in una nota il presidente della Commissione Politiche Giovanili e del Lavoro, Luigi Musto.
“Bisogna intervenire subito, prima che questa folle minaccia possa trasformarsi in qualcosa di più grave e violento”, ha aggiunto Musto.
“Ritengo opportuno che il sindaco Manfredi interpelli sulla questione anche il ministro dell’Interno – prosegue Musto – una partita di calcio non può diventare il pretesto per creare condizioni di pericolo per l’incolumità delle persone, tantomeno trasformare zone della città in campi di battaglia”.



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