Nel minuto finale, l’Olimpia si prende la vittoria 86-80

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Sull’80-80 con 49 secondi da giocare, dopo una partita che l’Olimpia aveva a tratti dominato ma pagando gli otto errori dalla lunetta, i Big Three hanno vinto la partita. Shavon Shields, straordinario, in penetrazione dopo un primo tempo in cui viceversa aveva segnato solo con il tiro da fuori, è andato a costruirsi i due tiri liberi del vantaggio definitivo. Poi sono stati Nikola Mirotic e Zach LeDay a chiudere la gara 86-80 sull’AS Monaco. Nel minuto conclusivo, ma in generale per tutta la partita, la difesa ha sostenuto lo sforzo dell’attacco. E’ stata una grande vittoria di squadra perché minuti fondamentali sono arrivati anche da Fabien Causeur, da Stefano Tonut – in quintetto per dare nerbo in difesa considerata la defezione di Leandro Bolmaro -, da Pippo Ricci, acclamato dai 9.000 presenti per il suo lavoro sporco, nel primo tempo soprattutto da Neno Dimitrijevic. La legge degli 85 punti ha colpito ancora: l’Olimpia adesso è 12-1 quando ha toccato almeno gli 86 in questa EuroLeague.

Stefano Tonut

IL PRIMO TEMPO – L’avvio è complicato perché Monaco segna in tutti i primi tre possessi e quattro dei primi cinque, Jordan Loyd comincia con tre triple consecutive e l’Olimpia scivola sotto 7-0, 10-2, poi 13-4. Coach Messina resiste alla tentazione di spendere subito un time-out. Fabien Causeur cambia l’inerzia della gara soprattutto in difesa. Un suo canestro in entrata e poi la prima tripla di Mirotic valgono il riaggancio sul 14-14. Matthew Strazel restituisce il vantaggio al Monaco con una tripla, poi lui e Dimitrijevic si scambiano canestri e Milano resta a meno uno, 19-18, alla fine del primo quarto. In avvio di secondo periodo, Causeur centra la tripla del primo vantaggio. Papagiannis lo cancella segnando da tre da posizione frontale. Risponde Brooks. Ma ogni volta che l’Olimpia impatta o sorpassa, Monaco risponde con una tripla o un gioco da tre. Il primo è di Cornelie, il secondo di Mike James. Nonostante i due falli di Gillespie, l’Olimpia resta lì, anche quando Monaco usa due centri veri (Papagiannis e Theis oppure Jaiteh e Theis) e i due lunghi sono Ricci e LeDay. Proprio Ricci in transizione sorpassa con una tripla. Risponde Theis con una schiacciata a gioco rotto. Ma qui l’Olimpia entra in ritmo dall’arco. Segna Mirotic la seconda tripla, poi arriva la seconda di Shields che produce il 41-38. Al ritorno in campo dal time-out di Coach Spanoulis, Tonut centra il bersaglio dall’angolo per il più sei. Shields con un’altra tripla allunga a più sette, il vantaggio che l’Olimpia conserva sul 49-42.

Shavon Shields

IL SECONDO TEMPO – Nico Mannion con cinque punti consecutivi, ma prima di commettere il terzo fallo, spinge l’Olimpia al massimo vantaggio, dieci punti. Però Dan Theis alza il livello di fisicità del Monaco dentro l’area e ricuce subito a meno sei. Shields due volte con canestri volanti al ferro, uno direttamente da rimessa, scava nuovamente la doppia cifra di vantaggio. In una serata in cui l’Olimpia – contro le sue caratteristiche – smarrisce otto punti gratuiti dalla linea di tiro libero, il vantaggio non lievita come dovrebbe. Una tripla di Mike James riduce il divario a sette punti, 66-59, dopo tre quarti. Il quarto quarto è una battaglia perché l’Olimpia accusa un po’ di stanchezza. Elie Okobo, dopo un primo tempo anonimo, diventa il trascinatore del Monaco. E’ lui a riportare i suoi a meno quattro, minacciosi. L’Olimpia sembra smarrita in attacco, ma si aggrappa alla sua difesa e poi “finisce” i possessi con i rimbalzi. Un coast-to-coast di Shields vale il nuovo più sei. Ma qualche palla persa su iniziative superflue permette a Monaco di riportarsi a contatto. Okobo segna in contropiede, tutto solo, il canestro del meno uno. Dopo un tap-in strepitoso di Tonut, ancora Okobo dall’arco impatta la partita. La risposta immediata arriva da Nikola Mirotic con un canestro da tre frontale. Ma il più tre è cancellato in fretta e Alpha Diallo da sotto sorpassa per il Monaco. Il colpo al morale è pesante. L’Olimpia però risponde puntando sui suoi uomini di riferimento. Mirotic in entrata converte il “canestro e fallo” del controsorpasso. A 49 secondi dalla fine, Okobo dalla lunetta impatta a quota 80. L’Olimpia, che ha faticato dalla lunetta per tutta la gara, segna i liberi che contano, sei su sei nell’ultimo minuto, con Shields, Mirotic e LeDay mentre la difesa regge e il 6-0 di parziale chiude la gara, 86-80.

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Neno Dimitrijevic



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