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TRENTO. Si è svolto a Casa Moggioli a Trento
l’appuntamento del Martedì dell’Euregio dedicato ai percorsi dalla scuola al
mondo del lavoro, con la presentazione dei risultati intermedi del progetto
“Euregio Transizioni: il mondo giovanile tra transizioni, sfide e opportunità”,
che ha coinvolto circa 9.000 giovani provenienti da Tirolo, Alto Adige e
Trentino e condotto 70 interviste con studenti, docenti e operatori
dell’orientamento.


In apertura ha rivolto un saluto ai partecipanti la vicepresidente e assessore
all’istruzione della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa, che
ha sottolineato come “per i ragazzi, le scelte importanti per il loro
futuro, legate alla formazione scolastica o alla decisione di quale strada
professionale intraprendere, richiedono un accompagnamento mirato
all’orientamento, costante e personalizzato, che integri passaggio di
informazioni, specifica formazione ed esperienza pratica. Il ‘sistema Trentino’
favorisce questa sinergia, attraverso politiche di rete e iniziative che
aiutano e sostengono i giovani a capire come sviluppare scelte consapevoli e
autonome, per essere protagonisti attivi della loro crescita e dei cambiamenti
che queste importanti fasi della vita comportano. La presentazione di questo
progetto è particolarmente importante per il suo carattere di ricerca, ma anche
di invito a confrontarsi con buone pratiche e modelli innovativi che i
territori del Trentino, Alto Adige e del Tirolo mettono in campo per essere a
fianco dei ragazzi proprio in quei delicati momenti decisionali che sono le
transizioni tra scuola, formazione e mondo del lavoro”.

Presenti, tra gli altri, il sovrintendente scolastico della Provincia autonoma
di Trento Giuseppe Rizza e la rappresentante del Trentino nel
Segretariato generale dell’Euregio Elisa Bertò,

Come ha spiegato Bertò, “il progetto si propone di analizzare e migliorare i
percorsi di transizione dei giovani tra la scuola e il mondo del lavoro. Allo
stesso tempo, punta a sostenere le amministrazioni dei tre territori
nell’attuazione di misure efficaci e a rafforzare il lavoro di rete”.

I dati raccolti offrono uno spaccato significativo delle sfide affrontate dai
giovani nei tre territori dell’Euregio, evidenziando differenze e similitudini
nei sistemi di orientamento e accompagnamento.

I rappresentanti di Tirolo, Alto Adige e Trentino hanno
illustrato i rispettivi approcci all’orientamento scolastico e professionale,
evidenziando le pratiche attuali e le sfide affrontate nel sostenere i giovani
durante le transizioni tra scuola, formazione e mondo del lavoro. Il Tirolo ha
focalizzato soprattutto l’attenzione sull’orientamento extrascolastico e sulle
collaborazioni con le imprese locali. L’Alto Adige ha presentato il suo sistema
di orientamento continuo e permanente, evidenziandone le potenzialità e le
sfide legate all’equità di accesso. Il Trentino, attraverso il sovrintendente
scolastico Rizza, ha illustrato il modello integrato di orientamento tra primo
e secondo ciclo e le recenti innovazioni di sistema.

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I risultati della ricerca condotta nell’ambito del
progetto “Euregio Transizioni”, presentati dai docenti
dell’Università di Trento Franco Fraccaroli, responsabile scientifico della
ricerca, con Alberto Casciano e Carlotta Giorgis
e dai partner del Tirolo, Paul Resinger della
Pädagogische Hochschule Tirol e Nikolaus Janovsky della Kirchliche
Pädagogische Hochschule Edith Stein, hanno offerto una visione
approfondita delle dinamiche di adattabilità e delle competenze psicosociali
dei giovani nei tre territori. Le presentazioni hanno fatto emergere le
competenze di adattabilità alla carriera: curiosità, fiducia in sé, controllo e
preoccupazione per il futuro, fondamentali per affrontare efficacemente le
transizioni. Un alto livello di fiducia in sé e un forte senso di
controllo sulle proprie scelte, infatti, migliorano il benessere psicosociale e
aiutano a gestire lo stress legato alle decisioni di carriera.

Anche la percezione di occupabilità, come fiducia nelle proprie competenze e
risorse professionali, è essenziale per il successo in queste delicate fasi di
passaggio.

Nel pomeriggio l’evento ha visto una tavola rotonda con
la partecipazione di rappresentanti del mondo della scuola, della formazione
professionale, del lavoro e dell’università. Oltre al sovrintendente Rizza,
hanno partecipato, tra gli altri, la dirigente generale di Agenzia del lavoro Stefania
Terlizzi
e il direttore di IPASE Luciano Covi. L’obiettivo
principale è stato quello di collegare i dati emersi dal progetto con le
esperienze pratiche e le strategie politiche dei tre territori, individuando
soluzioni concrete per rafforzare i percorsi di orientamento e supporto alle
transizioni giovanili, condividendo buone pratiche e modelli innovativi
già in atto nei diversi contesti territoriali. Sono state identificate le
sfide comuni nei sistemi di orientamento e il possibile supporto, individuando
le policy per migliorare l’integrazione tra scuola, formazione
professionale e mondo del lavoro.

La discussione ha evidenziato l’esigenza di un
accompagnamento continuo e personalizzato, che supporti i giovani non solo
nella scelta della scuola superiore o dell’università, ma anche nelle fasi
successive, come il riorientamento e l’ingresso nel mondo del lavoro.
I partecipanti hanno suggerito di rafforzare le reti territoriali tra
scuole, università e aziende per creare un ecosistema di orientamento
integrato. Inoltre, è emersa la necessità di formazione continua per gli
orientatori, per garantire approcci innovativi e aggiornati alle esigenze del
mercato del lavoro. Sono stati quindi presentati, soprattutto dai
dirigenti scolastici presenti, esempi di percorsi di orientamento
formativo, con suggerimenti per estendere queste pratiche in modo più
sistematico nei tre territori.

Per preparare meglio i giovani alle sfide del mondo del
lavoro, è stata sottolineata l’importanza di sviluppare competenze
trasversali e psicosociali, come l’adattabilità, la resilienza e le soft
skills. I partecipanti hanno poi ribadito la necessità di una maggiore
collaborazione transfrontaliera tra i tre territori dell’Euregio, per
condividere risorse, buone pratiche e strumenti innovativi.

 





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