Ad Amburgo si vota ancora e la Linke vuol fare il bis

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


«Avete certo ragione, abbiamo 150 nazisti al Bundestag, e questo è davvero ripugnante. Ma sia in parlamento che nelle strade noi siamo e saremo sempre di più» – così Heidi Reichinnek, giovane leader della Linke, saluta un migliaio di militanti, in gran parte ventenni con bandiere rosse e anche qualche bandiera della Palestina, che alle 14:00 in punto – non proprio l’orario dei comizi infrasettimanali – l’aspettavano per l’ultimo slancio di campagna elettorale amburghese.

IL 2 MARZO infatti, a una settimana dal voto federale, si tornerà ai seggi ad Amburgo per rinnovare il Landestag, il parlamento di questa città da due milioni di abitanti sospesa fra le rive dell’Elba che gode, quasi come privilegiato prolungamento del proprio passato di libera città anseatica, dello statuto di città-stato. Se Francoforte è la capitale finanziaria della Germania, e Berlino quella politica, Amburgo, con il suo scalo ferroviario e il suo porto – secondo in Europa solo a quello di Rotterdam – è senza dubbio la capitale commerciale – pur avendo un’industria non trascurabile, dalla Airbus al settore farmaceutico.

«Città rossa», qui la Spd ha consolidato il suo consenso fin dalla ricostruzione post bellica e l’ha sempre guidata con l’unica eccezione di un decennio di esecutivi Cdu dal 2001 al 2011, anno in cui il Cancelliere uscente Olaf Scholz ne divenne borgomastro. Oggi l’Spd governa la città in coalizione con i Verdi (non è in discussione che continueranno a farlo pur perdendo voti). Qui domenica scorsa nel voto per il Bundestag la Linke ha raddoppiato i voti del 2021 e ora vuole raddoppiare anche i 13 seggi che ha nel parlamento del Land. Il fatto che alle amministrative ad Amburgo possano votare anche i sedicenni gioca a favore di un partito popolare soprattutto fra i giovani.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Proprio qui, nello Schanzenviertel, di fronte al Rote Flora, ex teatro occupato e dal 1989 centro sociale ben noto oltre i confini di Amburgo, hanno scelto di fare la propria prima apparizione dopo aver formato il gruppo ieri a Berlino, alcuni dei più noti tra i neo eletti parlamentari del partito: da Sören Pellman, che ha vinto a Lipsia uno dei sei mandati diretti, alla super social Caren Lay, fino alla stessa Reichinnek. Doveva esserci anche Jan van Aken, co-segretario del partito – residente peraltro ad Altona, a pochi isolati da qui – ma è dovuto rimanere a Berlino, spiegano, per seguire uno dei primi discussi atti della Cdu: un’interrogazione parlamentare al governo federale per fare chiarezza sui finanziamenti pubblici e gli incentivi fiscali che riceverebbero Ong e associazioni della società civile, come le note «nonne contro le destre» (Oma gegen Rechts).

NEI COMIZI tornano i temi della campagna elettorale delle scorse settimane: dalla necessità di eliminare i rigurgiti razzisti che hanno scaricato sui migranti ogni colpa delle crisi del paese fino alla tassa patrimoniale; dall’aumento del salario minimo alla sanità pubblica fino al Mietendeckel, il calmiere degli affitti che – come dice al manifesto Maria Kleinert, candidata di Altona per il Landestag – «riproporremo anche nella prossima legislatura». Paradossalmente in una città così grande mancano spazi, per abitare ma anche per fare sport, arte e cultura. Sullo sport insiste Massimo Finizio, direttore di tuttostpauli.com e riferimento italiano sul St. Pauli in città che ribadisce: «È proprio intorno al calcio e all’associazionismo sportivo che resiste la sinistra di questa città».

Tra le priorità anche il porto, la cui recente privatizzazione con la cessione della metà delle quote dell’Hamburger Hafen und Logistik Ag (Hhla) a Msc da parte della maggioranza Spd-Grunen ha portato a scioperi dei portuali e a grandi manifestazioni in città. «E la Linke è sempre stata dalla nostra parte» – ricorda Kay Jager dal palco. Quarta generazione di lavoratori portuali e sindacalista, se fosse eletto nella sua Wilhelmsburg sarebbe il primo portuale eletto a sinistra della Spd dal 1933 (allora c’era il Kpd). L’economia della città non è in recessione, ma le diseguaglianze sono aumentate. «Per combattere i fascisti in questo paese dobbiamo saperci mobilitare nelle piazze, ma anche essere capaci di rispondere all’inflazione e ai bisogni sociali attraverso misure e concrete e una cultura della solidarietà» dice al manifesto Yavuz Fersoglu, candidato curdo-tedesco.

Il comizio dura l’essenziale e lascia spazio a una mezz’ora di musica techno in pieno pomeriggio. Poche decine di minuti prima dell’inizio i candidati ballavano e cantavano un testo a sostegno della legge sul calmiere degli affitti accompagnati da Heidi e Caren: un prevedibile post su TikTok da decine di migliaia di like. Tutto sotto gli sguardi dei militanti più anziani.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare