Lavoro, Comunità, Futuro. L’assemblea di Confcooperative Piemonte Sud traccia la rotta della cooperazione

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Si è svolta martedì 25 febbraio ad Alba la prima assemblea di Confcooperative Piemonte Sud, un appuntamento che segna l’avvio di una nuova fase per il mondo cooperativo delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Dopo la fusione tra le realtà territoriali, il nuovo assetto organizzativo si è consolidato con l’obiettivo di rafforzare il supporto alle cooperative, migliorare l’efficienza dei servizi e promuovere investimenti in innovazione e sostenibilità. I temi della giornata, lavoro, comunità e futuro, hanno guidato il dibattito sui percorsi chiave per l’evoluzione del territorio: welfare, trattamenti economici dei lavoratori, transizione ecologica e sviluppo locale, con un’attenzione particolare al ruolo strategico della cooperazione.

L’assemblea ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo istituzionale ed economico. Tra gli ospiti intervenuti, il Presidente della Regione PiemonteAlberto Cirio, l’Assessore alla MontagnaMarco Gallo, e il Sindaco di AlbaAlberto Gatto, che ha sottolineato il valore delle cooperative nella gestione e nella valorizzazione dei beni culturali. Presenti anche Marco Brunetti, Vescovo di Alba, che ha ricordato il ruolo sociale della cooperazione, e i presidenti delle Camere di Commercio di Asti-Alessandria e Cuneo,Gian Paolo Coscia e Luca Crosetto, che hanno evidenziato l’importanza degli investimenti in infrastrutture, digitalizzazione e credito cooperativo.

Sono intervenuti anche il Vicesindaco di Cuneo, Luca Serale, e la Vicepresidente dell’ANCI Piemonte, Francesca Delmastro, che hanno evidenziato l’esigenza di una maggiore collaborazione tra pubblico e privato nel settore sociale.

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Sono 402 le imprese cooperative, 60.000 i soci e 15.000 gli occupati, per un fatturato pari a 1 miliardo e 600 milioni di euro. Numeri importanti, a cui si aggiungono quelli delle 9 Banche di Credito Cooperativo del territorio che, con 12 miliardi di raccolta diretta, rappresentano un bacino per 140.000 soci e 1.300 occupati.

Tra i settori di primaria importanza spiccano l’agricoltura, che produce oltre il 50% del fatturato dell’intera unione territoriale, e i comparti del welfare, che, in ambito sociale e sanitario, raccolgono più del 50% di tutti gli occupati.

Mario Sacco, Presidente di Confcooperative Piemonte Sud, ha dichiarato: “Questa assemblea rappresenta un momento storico per la nostra organizzazione. La fusione tra Confcooperative Cuneo e Confcooperative Asti Alessandria ci ha permesso di rafforzare la nostra presenza sul territorio, migliorando i servizi per le cooperative e investendo nella digitalizzazione e nella formazione. Dobbiamo colmare il gap negli investimenti in sostenibilità e innovazione, perché il futuro della cooperazione passa da qui. Il settore agricolo, in particolare, deve affrontare sfide sempre più complesse: dai cambiamenti climatici alla tutela dei lavoratori. Occorre infatti agire in sinergia per l’adeguamento delle tariffe del settore socio-sanitario al valore reale del lavoro compiuto quotidianamente dagli operatori. Servono strategie che mettano al centro la collaborazione tra pubblico e privato e che rispondano ai lavoratori, soprattutto in ambito socio-sanitario e agricolo”.

Il Vicepresidente Alessandro Durando ha commentato: “durante questo evento tutti i settori cardine del mondo della cooperazione hanno avuto spazio di confronto nella tavola rotonda dedicata alla funzione economica e sociale della cooperazione. Agricoltura, sanità e comunità energetiche rinnovabili sono stati tra gli aspetti più toccati, mettendo in luce le sfide e le opportunità che le cooperative possono cogliere per favorire lo sviluppo sostenibile e l’inclusione sociale. Occorre un’azione coordinata per rispondere ai cambiamenti del mercato e rafforzare il tessuto produttivo locale, con un’attenzione particolare alla tutela del lavoro e all’innovazione”.

“Confcooperative Piemonte Sud ha compiuto un passo importante: è nato un nuovo punto di riferimento per il mondo cooperativo regionale” – ha commentato Tino Cornaglia, Presidente di Confcooperative Piemonte, che ha proseguito con una metafora – “Un vero e proprio melograno che porta con sé nuove opportunità. Il nostro compito è garantire servizi di qualità alle cooperative, sostenendo le battaglie fondamentali come quella sulle tariffe e sulla tutela della produzione agricola di eccellenza. Dobbiamo proseguire sulla strada tracciata dai nostri predecessori, senza perdere il valore delle nostre radici.”

Fabiola Di Loreto, Direttore Nazionale di Confcooperative, ha affermato: “L’assemblea di oggi dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta: il rafforzamento locale è essenziale per rappresentare al meglio le cooperative e rispondere alle loro esigenze. La transizione digitale e quella ecologica sono due sfide imprescindibili, che le nostre imprese devono affrontare con strumenti adeguati per migliorare le loro performance. Oggi Confcooperative è più forte, più organizzata e più vicina ai territori. Il nostro impegno è chiaro: costruire il futuro del movimento cooperativo partendo dalle esigenze reali delle comunità.”

Maurizio Gardini, Presidente Nazionale di Confcooperative, ha dichiarato: “Quella di Confcooperative Piemonte Sud è una sfida ambiziosa e necessaria. Viviamo un momento di grandi incertezze geopolitiche ed economiche, in cui la cooperazione deve ritrovare un ruolo centrale. Non possiamo affrontare le sfide che ci vengono poste dinanzi in tutti i settori, dall’agricoltura italiana al settore socio-sanitario, senza ribadire parallelamente il ruolo fondamentale della cooperazione e ricevere il giusto riconoscimento per il lavoro straordinario che le nostre imprese svolgono ogni giorno. Piemonte Sud deve diventare un laboratorio per nuove strategie di cooperazione, un modello per tutto il Paese.”



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