Tornano i contributi per installare colonnine di ricarica delle auto elettriche


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Torna in pista il bonus per le colonnine per la ricarica domestica delle auto elettriche. Chi ha installato un impianto di questo tipo lo scorso anno potrà infatti presentare la domanda fino al prossimo 27 maggio. Il bonus consiste in un contributo a fondo perduto che copre l’80% delle spese sostenute per acquisto e posa in opera. Previsto un rimborso massimo di 1.500 euro per gli impianti privati e di 8.000 euro per quelli condominiali. Si può presentare una sola domanda per un solo impianto. La procedura va effettuata on line sul sito di Invitalia.

Contributo a installazione completata

Il bonus per le colonnine elettriche consiste in un contributo a fondo perduto pari all’80% per l’acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica gli utenti domestici effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Possono ottenere il bonus sia le persone fisiche che i condomini in caso di posa in opera sulle parti di uso comune. In ogni caso l’uso della postazione di ricarica deve essere non accessibile al pubblico, e quindi, per le installazioni in condominio, riservato ai soli proprietari degli appartamenti dell’edificio. Per questo bonus è stato previsto uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro, parte dei quali, però, è rimasta inutilizzata in quanto lo scorso anno lo sportello era stato chiuso a novembre. Ma poiché il bonus si può ottenere solo a fronte della certificazione dell’installazione, e non con il semplice acquisto della wallbox, chi ha installato l’impianto nell’ultimo mese dell’anno non ha potuto presentare la richiesta. Di qui la riapertura dello sportello dalle ore 12 del il 29 aprile scorso.

Le spese ammesse

Il bonus è riconosciuto esclusivamente per le infrastrutture di ricarica nuove di fabbrica di potenza standard. Tra le spese ammesse, oltre ai costi della colonnina, ci sono quelle per: installazione; impianti elettrici; opere edili strettamente necessarie; dispositivi per il monitoraggio; progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).

Pagamenti tracciabili

Per poter ottenere il bonus è necessario inviare documenti di spesa e la copia dei pagamenti. Se non è possibile visualizzare le fatture elettroniche accedendo alla propria area riservata presente nel sito dell’Agenzia delle Entrate, si potrà chiedere al proprio fornitore di fornirgli una copia in PDF della fattura elettronica stessa. I pagamenti debbono essere effettuati esclusivamente con strumenti tracciabili, quali bonifico, carta di credito o di debito intestata a chi intende richiedere il contributo. Si dovrà allegare per questo una copia dell’estratto del conto corrente dal quale risulti l’addebito della spesa in questione. Tra gli altri documenti richiesti una relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute e la certificazione di conformità che attesti l’avvenuta installazione a norma dell’infrastruttura.

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La scadenze per le domanda

Le domande relative alle installazioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 debbono essere trasmesse entro il 27 maggio alle ore 12 sul sito di Invitalia. Per presentare la domanda occorre accedere all’Area Personale tramite Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Necessario avere un indirizzo di una posta elettronica certificata. Le domande sono ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Il contributo viene erogato in un’unica soluzione direttamente sul conto corrente indicato entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello.



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