Nelle settimane scorse si è concluso l’iter di aggiudicazione di un importante finanziamento destinato a Palazzo Magnani ed erogato dalla Regione Emilia-Romagna tramite la L.R. n. 7/2020, relativa a interventi di restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale.
La Provincia di Reggio Emilia, titolare dell’immobile, si è aggiudicata un contributo di 394.455,50 euro che, sommati ai 150.000 euro precedentemente stanziati e ad un mutuo bancario da 250.000 euro (sostenuto dalla Fondazione Palazzo Magnani), andranno a comporre l’investimento complessivo necessario ai lavori. L’intervento si rende necessario sia per sostituire gli impianti elettrici e tecnologici a distanza di quasi trent’anni dal restauro del 1997, sia per rinnovare l’assetto allestitivo, fermo dal 2015.
Il nuovo progetto allestitivo, assegnato allo Studio MPA di Mattia Parmiggiani tramite concorso di idee, introdurrà importanti novità nella fruizione della sede espositiva. I criteri che hanno orientato la scelta del progetto vincitore sono stati la valorizzazione dell’impianto architettonico del palazzo – molto sacrificato nella sua percezione dal precedente allestimento -, l’incremento della superficie espositiva potenziale e la destinazione specifica di spazi alle attività didattiche ed esperienziali.
Il ripensamento della funzione degli spazi risponde ad una precisa volontà della direzione della Fondazione (coadiuvata dalla giuria del concorso composta da Marzia Faietti, James Bradburne, Andrea Rinaldi e Raffaele Aliperti) di inserire la dimensione esperienziale come momento essenziale della fruizione della mostra: fare esperienza di determinati contenuti legati alle intenzioni degli artisti in mostra o a situazioni di contesto culturale, significa predisporsi diversamente alla visita o consolidare conoscenze successivamente al percorso di mostra.
Una efficace anticipazione di tale visione museologica è stata realizzata in occasione di Marionette e Avanguardia, nell’inverno scorso. Fare esperienza diretta di uno spettacolo live di teatro di figura ha consentito ai visitatori di guardare “con altri occhi” l’esposizione degli oggetti artistici.
Durante i lavori saranno definiti momenti in cui sarà possibile visitare gli ambienti in sicurezza, in modo da coinvolgere il più possibile tutti i cittadini che hanno a cuore Palazzo Magnani in un percorso condiviso e trasparente, fino alla riapertura prevista per Fotografia Europea del prossimo anno. «Dopo tanti anni daremo una veste nuova a Palazzo Magnani – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni -. Per la Provincia è molto importante oltre che per l’aspetto patrimoniale rappresentato dal palazzo in sé anche per tutte le attività che vengono fatte all’interno dalla Fondazione, di cui appunto la Provincia è socia avendola fondata nel 2010, e quindi tutte le mostre di fotografia che sono diventate punti di riferimento sul territorio. Per questo siamo riusciti a creare un cronoprogramma che permettesse effettivamente di programmare l’apertura per FE 2026 e non interrompere l’annualità della manifestazione. Cercando di non restare fermi troppo a lungo. Ed è molto bella l’idea delle visite, proprio per non tener chiuso un anno senza dare visibilità. Non sarà forse un’idea gradita al capocantiere, ma glielo abbiamo già detto e lui ha risposto che si può fare… quindi lo faremo». Tra gli obiettivi dei lavori che partiranno a breve c’è anche quello di rigenerare un luogo secondo gli standard museali in grado di consentire il prestito di opere di valore, perché se gli spazi non sono conformi agli standard internazionali le opere non vengono prestate.
In questo periodo di chiusura le attività della Fondazione non si fermano: il 24 aprile inaugurerà la XX edizione di Fotografia Europea nelle sedi dei Chiostri di San Pietro e di Palazzo da Mosto, così come nelle medesime sedi sarà programmata la ricca stagione espositiva autunnale con tre appuntamenti di cui daremo notizia a breve.
Nei prossimi giorni sarà anche attivata una campagna di sostegno economico al progetto di recupero, attraverso lo strumento dell’Art Bonus, erogazioni liberali che aziende e privati cittadini potranno effettuare verso la Fondazione Palazzo Magnani per vedersi riconosciuto un credito d’imposta del 65% da utilizzare nei tre anni successivi all’erogazione. Un modo ulteriore con cui cittadini e imprese possono concretamente partecipare alla vita culturale della città.
Tutte le info su www.palazzomagnani.it
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