Capra (Trentino Sviluppo): «Le start up rappresentano la voglia di osare e di crescere»


Innovare significa guardare oltre, anche nei momenti più difficili, proprio quando il contesto economico e geopolitico sembra fermare ogni slancio. Eppure, è proprio in queste fasi che le idee migliori trovano spazio per nascere e svilupparsi. Ne è convinta Trentino Sviluppo, la società per azioni della Provincia Autonoma di Trento che dal 1986 lavora per far crescere l’ecosistema dell’innovazione.

In questa puntata di Focus Verona Economia, nel percorso verso il Premio Innovazione 2025, abbiamo incontrato Luca Capra, vice direttore dell’area startup e innovazione di Trentino Sviluppo, per conoscere da vicino questo modello che unisce imprese, startup, territori e investimenti.

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Come nasce Trentino Sviluppo e qual è il vostro ruolo oggi?

Trentino Sviluppo nasce nel 1986, quando l’ex stabilimento Pirelli di Rovereto chiuse, lasciando spazio a un progetto di rigenerazione industriale. Allora si puntò a creare una casa per le imprese del territorio, partendo da quelle innovative. Oggi siamo molto di più: offriamo servizi, spazi, supporto finanziario e progetti di accelerazione per le imprese di tutta la provincia di Trento.

Abbiamo sei Business Innovation Center (BIC), ospitiamo oltre 110 aziende, con circa 750 addetti, e seguiamo sia startup che PMI e grandi imprese. Il nostro obiettivo è sostenere la crescita delle imprese, con uno sguardo ampio, che va dalla formazione al networking, dall’internazionalizzazione al marketing territoriale.

In un periodo di incertezza economica, qual è il valore delle startup innovative?

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Le startup innovative sono fondamentali, sia come imprese che portano idee nuove sul mercato, sia come fenomeno culturale. Le startup non sono solo nuove imprese, ma rappresentano la voglia di osare, di fare impresa in un momento in cui sarebbe più facile rifugiarsi in ruoli tradizionali. Coltivare questa attitudine imprenditoriale è essenziale per affrontare le crisi, per creare un tessuto produttivo dinamico.

Nel nostro Trentino, nonostante la dimensione contenuta (circa 530.000 abitanti), abbiamo una densità di startup innovative tra le più alte d’Italia, se rapportata al numero di società di capitali. Attualmente ci sono circa 140 startup innovative nella provincia autonoma di Trento, di cui circa 27 ospitate direttamente nei nostri BIC. Ogni anno, con programmi di accelerazione come StartUp Valley, accompagniamo 20-30 idee imprenditoriali, aiutandole a diventare imprese vere e proprie.

Quali sono i principali servizi che offrite per accompagnare le startup e le imprese?

La nostra struttura è molto articolata. Siamo un’agenzia di sviluppo che serve tutto il territorio trentino, non solo le imprese ospitate nei nostri centri. Oltre alla formazione e ai programmi di accelerazione, offriamo:

  • Bandi e finanza privata: aiutiamo startup e PMI a trovare contributi pubblici e partner privati per progetti di innovazione.
  • Internazionalizzazione: non solo fiere e missioni, ma strategie di penetrazione sui mercati esteri.
  • Attrazione di imprese: lavoriamo per portare in Trentino nuove imprese innovative da fuori regione, rafforzando l’ecosistema.
  • Marketing territoriale: attraverso la nostra controllata Trentino Marketing, curiamo l’immagine del Trentino, sia industriale che turistica, con campagne come “Respira il Trentino”.

In più, gestiamo anche partecipazioni in settori strategici, come il funiviario, per rafforzare l’economia delle valli e sostenere tutto il tessuto locale, dall’artigiano all’albergatore.

Quindi seguite le startup non solo nella fase iniziale, ma anche nella crescita?

Esatto. Lavoriamo in rete, accompagnando le imprese anche oltre la fase di avvio. Quando una startup cresce e si consolida, il nostro ruolo è continuare a supportarla, offrendole strumenti per espandersi, internazionalizzarsi o trovare nuovi partner finanziari.

L’innovazione ha età?

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Assolutamente no! Anche se la maggior parte delle nostre startup sono fondate da giovani, abbiamo diversi startupper senior. L’elemento comune è avere una mente aperta, pronta a guardare al futuro, a mettersi in discussione e ad abbracciare il cambiamento. È questo che conta, più dell’età anagrafica.



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